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Autore: KuromiAkira    23/10/2010    2 recensioni
Ogni loro movimento era coordinato e si percepiva, tra loro, un certo feeling e anche caratterialmente si somigliavano, il ché rendeva impossibile agli altri avvicinarsi.
Sembravano proprio una principessa col suo cavaliere.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Lituania/Toris Lorinaitis, Polonia/Feliks Łukasiewicz, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Titolo: La principessa e il suo cavaliere
- Personaggi: Fem!Lituania (Corinne Lorinaitis), Fem!Polonia (Alicja Łukasiewicz), Male!Ungheria (Elias Héderváry), altri nominati semplicemente. Vedere note per la lista.
- Genere: sentimentale, romantico
- Rating: verde
- Avvertimenti: genderbend, shojou-ai, oneshot.
- Conteggio parole: 1152
- Note: - Sì, lo ammetto, adoro il genderbend (tanto quanto amo il crossdressing)!
Questa fiction l'ho 'creata' pensando a un AU dove i personaggi di Hetalia erano in genderbend ma non erano nazioni, in effetti inizialmente era proprio il classico ballo scolastico tipico dei film americani.
Ma una fiction AU e con i sessi opposti mi sembrava troppo... diverso da Hetalia così ho messo tutto in un universo dove almeno sono ancora delle nazioni.
Tanto cambia poco e niente.

- I nomi in genderbend li ho pensati tutti io senza prenderne nessuno dal fandom.
Siccome li ho scelti personalmente e sono quindi (penso, almeno) l'unica che usa certi nomi per certi personaggi faccio una piccola lista, spiegando eventualmente perchè ho usato proprio quelli.

Il nome di Fem!Lituania e Fem!Polonia sono frutto di ragionamenti strani miei XD Però per Alicja volevo un nome che somigliasse al nome usato per Italia, ovvero Felicia.
Elias per Ungheria è stato il primo nome ungherese maschile che inizia per E insieme a Elek ma ho preferito il primo perchè somiglia di più a Elizaveta..
Amanda per America è perchè si somigliano e perchè il nome Amanda mi dà proprio l'idea di americana bionda maggiorata XD
Il nome di Fem!Inghilterra, Liza, viene chiaramente da Elisabetta, come la regina. Ma era simile a Elizaveta, Fem!Ungheria, così l'ho abbreviato in Liza.
Per Fem!Germania ho scelto Ludovica perchè Ludwiga non mi piace come nome XD
Roda per Austria è sempre per la somiglianza con il nome Roderich anche se esistono altri nomi femminili tedeschi che iniziano per 'Rod'.
Sun per la Corea del Sud viene da una cantante sud-corena, Lee Sun-Hee






Le parole 'festa dopo il meeting' non erano mai piaciute a Lituania, sopratutto se in bocca ad America.
Aveva avuto una strana sensazione e, quando Austria aveva dato la propria disponibilità per trovare un' orchestra seppe che la cosa sarebbe degenerata.
Ovviamente non poteva rifiutare di andarci così, avvolta nel più semplice vestito elegante che aveva nell'armadio, era appoggiata alla parete di quella che era diventata in pochi minuti una sala da ballo che le ricordava i balli scolastici dei film che produceva la stessa Amanda.
L'età apparente dei presenti, in effetti, si aggirava più o meno a quella degli studenti delle superiori o universitari, a parte rare eccezioni.
L'americana, in quel preciso momento, salì su un tavolo, subito ripresa da Inghilterra, e dando il benvenuto a tutti, li invitò a dare il via alle danze.

La musica partì immediatamente e, subito dopo, tutta l'attenzione era concentrata al centro della stanza dove, dopo gli inchini di rito, una coppia iniziò a danzare.
La maggior parte delle Nazioni osservava ammirata Ungheria e Polonia esibirsi con grazia e naturalezza in un walzer, accompagnati dall'orchestra tra cui figurava, chiaramente, Austria e il suo pianoforte.
Corinne non staccava gli occhi da loro, provando una punta di gelosia.

Chiunque, infatti, guardandoli pensava che fossero proprio una coppia perfetta.

Elias, seppur vestito come al solito con jeans e camicia bianca, aveva un portamento fiero e nobile e uno sguardo suadente da cui traspariva molta fiducia in se stesso, faceva arrossire qualunque ragazza lo guardasse.
Alicja invece era avvolta in un leggero vestito rosa e rosso e i capelli raccolti, guardava il suo accompagnatore con spontaneo entusiasmo, sorridendogli dolcemente, e appariva elegante e bellissima.

Ogni loro movimento era coordinato e si percepiva, tra loro, un certo feeling e anche caratterialmente si somigliavano, il ché rendeva impossibile agli altri avvicinarsi.

Sembravano proprio una principessa col suo cavaliere.

Lituania sapeva che quella sua gelosia era immotivata.
Prima di tutto era risaputo che Elias era fidanzato con Roda e che tra lui e Polonia c'era soltanto un' amicizia quasi fraterna. Ungheria era uno a cui piaceva fare il casanova con le altre e aveva sempre avuto una predilezione per il Nord Italia e Polonia, che chiamava 'le mie ragazze' pur non avendole mai considerate davvero delle donne da amare.

Inoltre i due si erano messi a ballare solo per il piacere di essere al centro dell'attenzione consapevoli di essere bravi ed esteticamente piacevoli da vedere insieme.
Erano due esibizionisti e sicuramente, in quel momento, li divertivano tutti quegli sguardi d'ammirazione.

Gli altri, nel frattempo, decisero che era il momento di smettere di guardare e stavano prendendo poco a poco posto nella stanza, formando diverse coppie.

Corinne continuava a rimanere vicina al muro, tentando di tenere d'occhio la compagna.
Lei non aveva trovato un cavaliere anche se per molte nazioni non era un problema ballare con persone dello stesso sesso come nel caso di Felicia che aveva trascinato Ludovica nelle danze seguita, e ostacolata, dal Sud Italia che, ritrovatasi insieme a Spagna, andava spesso addosso alle altre due per disturbarle - e probabilmente tentare di allontanare la sorellina dalla tedesca.

La nazione baltica sospirò, annoiandosi e non trovandosi a proprio agio in quella situazione.
Si guardò attorno.

Amanda non era interessata alla musica e sembrava fare a gara con Corea e Australia a chi mangiava più schifezze nel minor tempo possibile.
Dietro le tre Inghilterra predicava l'importanza di mangiare cibi sani sentendo però Cina ricordarle che chi aveva insegnato a America e Australia a cucinare era proprio lei. Dopodichè Sun saltò addosso alla cinese e Liza fu libera di sgridare le altre due in tutta libertà.
Finché non venne prelevata da Francia in modo molesto ed equivoco, almeno...

Poco più avanti notò Ucraina e Canada.
L'uomo sembrava un po' triste, probabilmente anche questa volta aveva dovuto suo malgrado evitare la sorella minore che, per fortuna non solo del giovane, ma anche della stessa Lituania, fu placcata immediatamente da Bielorussia.

A dire il vero Corinne aveva tentato di farsi invitare dal più piccolo del tre fratelli slavi dell'est al ballo ma fu totalmente ignorata.
Di nuovo, la lituana sospirò e decise di uscire dall'edificio e prendersi una boccata d'aria.


Le danze erano iniziate da un po' e Ungheria, guardandosi appena attorno, si rivolse alla sua compagna di ballo.

- Ormai nessuno fa caso a noi... -
- Sì, ora puoi andare dalla tua vera principessa. Sempre che tu riesca a staccarla dal pianoforte. - rise la polacca, divertita.
- Oh, non preoccuparti. Riuscirò a convincerla. - le rispose lui facendole l'occhiolino, poi si fermò allontanandosi alla ragazza, inchinandosi poi in segno di saluto. - Anche tu puoi andare finalmente dalla tua vera principessa. -
- Certo! - esclamò Alicja sorridendo. - Grazie della serata. - lo salutò a sua volta con un inchino e corse fuori dalla stanza.
Elias la seguì con lo sguardo fino alla porta poi camminò senza esitazioni vicino all'orchestra e si appoggiò appena al pianoforte.

Roda si accorse immediatamente del ragazzo ma continuò a suonare seppur con un sorriso appena spuntato sulle labbra.
Sarebbe stato l'ultimo brano, per il momento. Poi gli altri avrebbero potuto anche fare a meno di lei, per un po'.


Il cielo estivo a casa di America era davvero bello, pensava Lituania.
Nessuna nuvola impediva alla ragazza di guardare le stelle e la luna, a tre quarti, splendeva in mezzo a loro, illuminando ogni singolo angolo del grande giardino.
Corinne conosceva bene quel posto, avendoci lavorato in passato, e si era fatta una passeggiata nei dintorni.
Sorrideva nostalgica, notando che l'abitazione dell'americana non fosse cambiata molto.
Guardò nuovamente la luna, mentre una leggera brezza tiepida la costrinse a spostarsi una ciocca di capelli, lasciata libera dalla lunga treccia che la ragazza portava abitualmente, dal viso.
- Liet! Ecco dov'eri! - proruppe una voce allegra.

Riconoscendola la lituana si voltò.
Alicja corse verso di lei - Cosa ci fai qui fuori da sola? - domandò raggiungendola.
Ma l'altra non rispose e la osservò stupita.

- Come ti sei conciata? - le chiese infatti.

Polonia si era infatti tolta il grazioso abito rosso, sostituendolo con un ugualmente elegante, ma decisamente mascolino, smoking. I capelli, prima raccolti, erano ora legati semplicemente in una coda bassa.

La polacca sorrise.
- Visto che non hai un accompagnatore ho pensato di farti io da cavaliere. - le spiegò. - Come sto? - chiese poi allargando appena le braccia e facendo un giro su se stessa.

La nazione baltica ridacchiò, pensando che in versione uomo non fosse proprio convincente anche se ugualmente affascinante.
Ma il vestito non c'entrava, era la giovane Alicja a essere bella.

La musica, che si sentiva distintamente anche lì fuori, cambiò e la nazione slava fissò la compagna.
- Mi concede questo ballo, signorina? - domandò con voce seria e solenne, porgendole la mano.
Lituania sorrise. - Stupida... - mormorò, afferrando l'arto e avvicinandosi alla compagna.
  
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