Premessa: Questa fan fiction è una mia
creazione che ho deciso di sperimentare apposta per gli appassionati di Saint Seiya come me.
Sarà divisa in capitoli che posterò man mano, i personaggi sono ispirati al
mondo di Saint Seiya, infatti, vedremo i bronze Saint
e i golden Saint uniti per combattere il nemico comune .
A proposito dei nuovi nemici, volevo dirvi che saranno tutti opera mia perché
sono dei personaggi che ho creato in un
fumetto che ho fatto; magari vi farò vedere qualche disegno se siete
interessati, per ora godetevi la fan fiction che spero vi piaccia: D!!!
Ciauz!!!
Saint Seiya:
“I dodici guerrieri
provenienti dalle stelle!”
CAP1
“Il libro della leggenda antica, della creazione dell’universo e uno strano
incontro!...”
Prologo:
”La leggenda
antica della creazione dell’universo!”:
“Prima che l’universo fosse creato, si narra che Dio,
suprema creatura e padre degli dei, avesse creato tre mondi: il mondo Divino, perfetto in ogni minimo dettaglio, da
cui provenivano anche gli angeli e tutte le divinità dell’universo, compresi
gli esseri supremi. Il mondo dei demoni, un mondo maledetto da Dio, destinato
alle profondità degli inferi e All’oblio, in cui vivevano le creature
demoniache dell’universo, che si classificavano in esseri dell’ovest, del nord, dell’est e del sud. Questi,durante gli anni,
hanno distrutto metà dei pianeti dell’universo , prendendo parte anche a una
famosa guerra millenaria contro gli
arcangeli e gli dei. Ed infine vi era il mondo degli umani, conteso dagli altri
due supremi, ma che ha sempre voluto rendersi indipendente…”.
Questo era
ciò che scriveva un antico libro che stava leggendo la divina Atena nel suo
studio a Nuova Luxor, mentre i suoi Saint si allenavano come sempre.
Aveva trovato
quel tomo tra i vecchi volumi della sua biblioteca Mylok,
il suo maggiordomo, lo stava addirittura per buttare, pensando che non valesse
niente , anche perché la storia era assurda, inverosimile, scritta forse da un
fanatico visionario, un uomo antico che
forse amava inventare, un po’ come fanno tutti gli scrittori. Infatti il libro
riportava il nome di un autore sconosciuto, con un nome stranissimo che non si
riusciva neanche a ricordare, né si sapeva da dove venisse, né se questo suo
scritto avesse un valore storico … Beh,
forse un valore storico lo aveva, dato che sembrava essere molto vecchio e che aveva una copertina dorata con
il titolo scritto in lettere greche: “La
leggenda antica della creazione dell’universo!” .
Questo era il
suo titolo tradotto, una sorta di “ Genesi”; la copertina aveva anche molti
brillanti e pietre e uno strano simbolo, ma Mylock
non voleva tenerlo. Tanto lui diceva sempre:
“La signorina Saori è piena di questa
spazzatura!...Non si accorgerà nemmeno che manca questo libro così inverosimile
e fantastico! Deve essere stato un pazzo a scriverlo! Sì, lo butto!”.
Stava per
metterlo dentro un sacco nero insieme con altra robaccia, quando Saori lo fermò dicendo: “Ehi, Mylock,
che cosa stai facendo?...Ti ho detto mille volte di non buttare via i miei
libri!”.
Il
maggiordomo allora, tutto dispiaciuto, cercò di trovare una scusa per
giustificarsi.
Mylock:
“Ehm!...Ah, questo!...Eh eh eh
!...Ma pensavo che non le servisse più, l’ho trovato mentre facevo le pulizie
nella biblioteca! Avanti signorina, che ci fa con un libro del genere, ne ha
così tanti...”
Saori: “Non ti
ho detto che lo puoi buttare!”
La ragazza
andò vicino al suo maggiordomo e gli strappò dalle mani il libro.
Lesse il
titolo e si incuriosì molto, così la sera stessa iniziò a leggere le prime
pagine. Le piacquero molto, anche se sapeva benissimo che ciò che vi era
scritto era una cosa assurda ; del resto lei aveva giornalmente a che fare con
cose assurde, quindi perché non godersi un
libro così interessante che sembrava quasi più antico della stessa Bibbia?
Era una
leggenda davvero affascinante, voleva parlarne assolutamente con qualcuno e
saperne di più .
Un giorno,
però, mentre era ancora immersa in quelle pagine affascinanti, sentì bussare
alla porta del suo studio.
Saori:
“Avanti” .
Aveva parlato
con la sua voce timida e piena di saggezza nello stesso tempo. Entrò Seiya.
Seiya: “Ciao Saori!...Cavoli che libro enorme che stai leggendo! È un
mattone! Certo che sei una lettrice accanita!”
Seiya era stato
ironico come sempre; tanto lui i libri
non sapeva nemmeno cosa fossero, quindi che cosa n’avrebbe capito lui?
Saori gli
sorrise.
Saori:”Sai, Seiya, è un testo
molto interessante!...Lo dovresti leggere!...”
Il ragazzo la guardò con una faccia stupita
e, sempre ironico:
Seiya: ”Ehm...
che cosa vuol dire leggere?”
Saori fece a
sua volta una faccia stupita , poi sorrise ironicamente:
Seiya: ”Ah,
dimenticavo, tu non sai che cos’e’ un libro!...Dimmi un po’, da quant’è che non ne apri uno, dalla prima elementare?”
Seiya: “Eh eh più o meno!...senti, di che parla in poche parole?”
Seiya aveva
scherzato, ma cominciava ad essere incuriosito da quella storia.
Saori:
“Allora, parla di una leggenda che risale alla creazione dell’universo in cui
si dice che Dio diede vita a tre mondi paralleli, destinati a vivere nell’universo!...”
Seiya: “Una
sorta di Bibbia, quindi!...Bleah, non fa per me!
Senti che ne dici di venire giù in piscina? Così ti spalmo la crema solare
sulle spalle?”
Quel
ragazzo non riusciva davvero a fare a
meno di assumere quel suo atteggiamento da cascamorto!.
Saori, visto
che Seiya non sembrava preso da ciò che stava leggendo, e visto che aveva
la sensibilità di un martello pneumatico, lo congedò presto.
Saori:”Uffa,
sei sempre il solito! Non provi mai interesse quando si tratta di una cosa
seria! Va’ via, non voglio vederti per oggi!”
Seiya:”Va
bene, come non detto!”
Lui alzò le spalle, e poi se n’andò. Raggiunse la stanza, dove c’erano anche Shiryu , Hyoga e Shun che erano ritornati dall’allenamento. Shiryu era indaffarato al pc,per
distrarsi capitava spesso che andasse su internet.
In fondo
anche lui doveva distrarsi, non poteva mica sempre meditare!. Hyoga era appena uscito dalla doccia e si stava asciugando
i capelli mentre cercava la sua roba.
Era un po’
un’impresa trovarla in mezzo a tutta la confusione creata dagli altri, ma il
biondino era un ragazzo piuttosto ordinato, ed era abituato a risistemare il
disordine altrui.
Shun, dal
canto suo, stava leggendo.
Seiya si
diresse verso il cavaliere del dragone.
Seiya:“Posso
andare su internet?...”
Shiryu:”Ci sei
andato ieri sera!”
Seiya :”E dai!
Tu non sei mai stato appassionato di queste cose!”
Shiryu:”No!”
Seiya:”Gentile
come al solito!”
E dopo questa uscita ironica, il ragazzo si sedette sul letto, mettendo il gomito su
una gamba, appoggiando la testa sulla mano, e sbuffando annoiato.
Hyoga: “Che
cos’hai Seiya?...”.
Seiya:”Sono
annoiato! È tutto il giorno che mi faccio un mazzo, voglio divertirmi!”
Hyoga:”Perché
non vieni giù in paese con me? Devo comprare le pile nuove per la radio!”
Seiya:”Va bene
ti accompagno!”.
Di comune
accordo, i due uscirono diretti alla loro meta.
Seiya, però,
prima di andare al supermercato voleva andare al bar a prendersi un caffé, e lo
propose all’amico.Hyoga accettò, così entrarono in un bar poco affollato.
Hyoga e Seiya si sedettero al bancone nell’attesa di ordinare.
Stavano aspettando il loro ordine, quando entrò un tipo davvero strano: era
vestito con uno smoking scuro, pantaloni e scarpe neri, camicia bianca e cravatta dello stesso colore dei vestiti. Aveva anche
un paio d’occhiali da sole che gli
coprivano gli occhi.
Di certo era
uno che non passava inosservato dato il suo abbigliamento elegante, però la
cosa più strana era che aveva la pelle
violacea, mentre le orecchie erano a punta come quelle degli elfi, e i
capelli erano di un viola scuro, molto
corti e rigonfi.
L’uomo,
seguito dallo sguardo di Hyoga dal momento in cui era
entrato, si sedette su uno sgabello vicino a Seiya,
che prese a guardarlo di sottecchi. Non
aveva fatto tanto caso ai suoi particolari fisici, però:era più incuriosito dal
suo modo di vestire, era la prima volta che vedeva qualcuno così elegante .
“Mai visto un
uomo in abiti raffinati, ragazzo?”chiese il tipo strano vedendo che Seiya lo scrutava in continuazione . Quello fece finta di
niente.
Seiya:”Ma
certo che ne ho visti! Ne passano tanti qui!...”
“Ah sì? Beh,
meglio così!...”
L’altro si
accese una sigaretta.
”Vi dà
fastidio se mi fumo una sigaretta qui?...”.
Seiya:”Ehm
no!...”
Hyoga scosse
la testa per chiarire che non gli
avrebbe dato fastidio.
Tipo:“Tu
sembri un tipo che non ha voglia di parlare!...”
Hyoga in
effetti era rimasto zitto perché non si fidava molto di quello strano tipo.
Hyoga: “Sono
un tipo taciturno!”
Tipo:“Capisco!.”
Mentre
parlava, Hyoga notò che la sua bocca aveva anche dei
canini un po’ più lunghi del normale, e questo lo inquietava molto.
Hyoga: “Sei un tipo
strano lo sai?...”
L’uomo sorrise.
”Lo so, me lo
dicono tutti ! Però noto che anche voi due non siete come gli altri,
giusto?...” Aveva notato che in Hyoga e Seiya c’era qualcosa di potente, riusciva a percepire il loro cosmo. Hyoga sorrise.
Hyoga: ”Beh,
nessuno è mai come sembra all’apparenza!...”
L’altro sorrise di nuovo, facendo intravedere leggermente ancora una volta i
canini allungati.
“Ehi,
ragazzo! Fammi un bicchiere di rum di quello più forte, sia per me sia per i
miei due amici strani! Eh eh !...”
Seiya: “Ehm
veramente!...” .
“Non
preoccuparti offro io! Mi siete simpatici! Ed è un bene, di solito non sono uno
che socializza molto con i comuni mortali!”.
Seiya si
rivolse a bassa voce al compagno.
Seiya: ”Ma chi
si crede di essere?...”
Hyoga:”E che
t’importa, sembra simpatico ! Non trovi?...”
Seiya:”Non so
se hai notato, ma un uomo non può avere le unghie così lunghe…e poi che mi dici
dei denti? E delle orecchie? Non mi sembra nemmeno umano! Meglio andarcene non
mi piace questo qui!”
Hyoga:”No,
godiamoci il drink!”
Così alla
fine i tre bevvero . Poco dopo, lo sconosciuto dall’aria così strana se n’andò
ringraziando Seiya e Hyoga…
“Bene io mi
ritiro!...è stato un piacere signori!...” .
Seiya:”Beh,
grazie!...Allora!”
Hyoga fece un
segno con la testa e lo salutò con la mano. Prima di oltrepassare la porta, lo
sconosciuto si voltò di nuovo .
“Sono sicuro
che ci rincontreremo presto!...”
Hyoga :”Può
darsi!”
Dopo di che
l’uomo uscì definitivamente dal bar .
Seiya e Hyoga comprarono le pile, dopo di ché andarono a casa.
Continua….