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Autore: vero15star    24/10/2010    1 recensioni
Non aveva mai pensato che quel giorno si sarebbe presentato così in fretta.
In realtà in cuor suo aveva sperato non si presentasse affatto e che sarebbe riuscita a vivere un'esistenza felice accanto a Stefan.
Che stupidità,che sciocca illusione.
Per fortuna le era rimasto accanto Damon. (spoiler 2x06)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Life've got    The Life you've got.






Non aveva mai pensato che quel giorno si sarebbe presentato così in fretta.
In realtà in cuor suo aveva sperato non si presentasse affatto e che sarebbe riuscita a vivere un'esistenza felice accanto a Stefan.
Che stupidità,che sciocca illusione.
Nel preciso istante in cui aveva visto quella macchia di sangue estendersi sulla camicietta di seta beige di sua zia Jenna,Elena aveva capito che non poteva combattere contro una forza così forte,così oscura.
Non aveva le energie ,non poteva più permettersi di perdere una parte importante della sua vita.
E se questo significava perdere Stefan,avrebbe accettato le conseguenze e avrebbe imparato a farsene una ragione.
Ricordava esattamente ogni pensiero che le era balenato in mente tra il tragitto di casa Salvatore a casa Gilbert dopo aver lasciato Stefan,dopo che con le lacrime che sgorgavano sul viso e il trucco colato aveva terminato un capitolo della sua vita,uno dei più belli.
Ricordava gli occhi azzurri di Damon chiederle perdono,quello specchio maledetto dell' anima che sembrava non avere.
Eppure aveva visto tristezza,dispiacere sincero in quei pozzi di oceano,quel rimorso che uno come Damon Salvatore non era più abituato a provare.
Lei era la cosa più vicina all'essere un'amica per lui,la sua fonte di umanità.
Si ricordava quella volta che gliel'aveva detto scherzosamente e lei si era sentita quasi orgogliosa di quelle parole,di avere una certa importanza nella sua vita.
Eppure Damon era anche la sua fonte di guai ,il motivo per cui Jeremy e Jenna avevano rischiato di morire,solo perchè lui il fratello cattivo e strafottente potesse dimostrare di non provare più nulla per Katherine,quando si vedeva che la sua presenza lo mandasse in bestia.
Katherine Pierce.
Se solo ci fosse stato un modo per ucciderla,per gettarla via dalla faccia della terra lei avrebbe fatto qualsiasi cosa.
Ma Katherine era Katherine,una fonte di male inesauribile che non avrebbe mai smesso di esistere e di uccidere per ottenere ciò che bramava.
E lei bramava Stefan.
Lo voleva così disperatamente che aveva trasformato Caroline in un vampiro,quasi ucciso zia Jenna ed era la causa per cui Mason Lockwood era diventato un licantropo e successivamente trovato la morte per mano di Damon.
Quel Damon che lei aveva contribuito a far diventare pieno di odio,di astio,di furia, di insicurezza e sofferenza.
Quel Damon che non sapeva come reagire all'ennesimo rifiuto, all'ennesimo dolore, privazione di affetto e colpi all'anima.
Elena si distese sul letto mentre asciugava le lacrime che ancora prepotenti le scendevano sul viso diafano e le sporcavano le guance di nero.
Il vento le accarezzò delicatamente il viso e i suoi occhi cioccolato si scontrarono con quelli acqua marina di Damon Salvatore.
Non si spaventò nemmeno, nè si domandò come fosse riuscito ad entrare nella sua stanza ;le bastò guardare la finestra aperta per avere la risposta.
-Cosa vuoi?- chiese debolmente ricomponendosi sul letto e scacciando via le lacrime dagli occhi.
Mostrarsi nuovamente debole davanti a lui non era la cosa migliore.
-Volevo assicurarmi che tu stessi bene,per quanto possa sentirti in questo momento-
Dall'esterno sarebbe sembrato lodevole da parte sua preoccuparsi per lei, gentile e premuroso ma lei conosceva Damon, conosceva ogni sua piccola particella di essere e sapeva che non poteva essere lì senza uno scopo.
-Se sei venuto qui per approffittarti del mio dolore, della mia rottura con Stefan  hai sbagliato decisamente momento e persona Damon-
Vide i suoi occhi azzurri intristirsi immediatamente e il suo sguardo corrucciarsi.
-Sono sinceramente dispiaciuto per ciò che ho fatto Elena. Sono un mostro e non credo ci sia bisogno di ricordarmelo,dato che ci vedo anche io, ma questo non cambia il fatto che  mi senta veramente in colpa per ciò che è successo a Jenna e sono venuto qui a chiederti scusa umilmente. Se da domani io e te non ci parleremo più,mi sarà chiara la motivazione. Vada come vada però non dovrai preoccuparti, non ti farei mai del male-
Indugiò un secondo sul continuare il suo discorso e poi si sporse verso la finestra per ritornare a casa.
-Damon- la voce flebile di Elena lo indusse a restare ancora un attimo.
- So che non l'hai fatto deliberatamente e il fatto che tu sia qui,mi dimostra che sei davvero dispiaciuto. Scusami per ciò che ho detto-
-Non hai bisogno di scusarti Elena,è solo colpa mia.-
-No,la colpa è stata mia e di Stefan.Avremmo dovuto capire che non sarebbe stato così facile ingannare Katherine e che lei ci avrebbe scoperti prima o poi . Siamo stati inguenui e sciocchi a pensare di avergliela fatta sotto il naso.-
-Volevate solo stare insieme e non ci vedo niente di male in questo-
-Cos'è Damon Salvatore sta diventando un romantico e sensibile ragazzo?- chiese ironicamente mentre tirava su con il naso.
Damon rise debolmente prima di incrociare di nuovo il suo sguardo.
-Ci sono passato anche io Elena e una sofferenza del genere,non la si dimentica mai. Per quanto possano passare gli anni,i secoli nel mio caso, il dolore è quel tipo di ferita che non riesci a curare mai,per quanto ci provi. Rimane sempre aperta a testimonianza che sei stato debole per un secondo e che qualcuno si è approffitato di quella tua debolezza per farti del male. Tutti credono che io sia il più forte tra me e Stefan ,eppure credo di essere quello che si è fatto più male tra noi due,quello che è stato ucciso una seconda e terza volta dalla stessa donna, segno che  rimarrà sempre il solito stupido ed ingenuo di sempre-
Non aveva mai guardato la questione da quel punto di vista ed Elena se ne pentì in quel preciso istante.
Per Damon non era mai stato facile,non era mai stato semplice.
Aveva ragione a definirsi il più debole tra i due riguardo la sfera sentimentale ; Stefan aveva dimenticato il dolore,Damon non ci era mai riuscito.
-Ma infondo me la sono cavata piuttosto bene, ho fatto i miei errori certo ma ho avuto anche i miei momenti buoni-disse cercando di riprendere un pò il controllo di quella situazione.
Si alzò in piedi e voltò lo sguardo verso la finestra.
-Io ora vado e ti lasciò un pò in pace,a riposarti. Se hai bisogno,non esitare a chiamarmi ok?-lei annuì ma sentiva che non era ancora pronta per essere lasciata da sola.
-Damon- lui si girò verso di lei aspettando le sue parole.
-Quando ero più piccola mi immaginavo una vita semplice,normale. Volevo diventare popolare al liceo,avere un ragazzo normale, delle amiche normali e vivere una vita tranquilla e regolare,senza troppi preamboli,casini e difficoltà. E guarda cos'ho adesso?Questo non era ciò che volevo.-
Damon la guardò intenerito e con gli occhi pieni di calore e lacrime.
- Non ho più i miei genitori, il mio ex ragazzo è un vampiro,mio fratello si è intestardito con l'idea di aiutarvi con il soprannaturale,le mie migliori amiche sono una strega ed una vampira ,mia zia ha rischiato di morire perchè una vampira egocentrica e stronza che sembra la mia gemella vuole il mio ex ragazzo .E poi ci sei tu, il fratello del mio ex per la quale provo un sentimento che non so definire e che mi manda in confusione.Questa non era la vita che mi ero programmata di vivere-
-Ma è la vita che hai, l'unica che hai- rispose Damon prima di stringerla tra le sue braccia,tra il calore del suo petto,inspirando il profumo dolciastro del suo shampoo alla lavanda.
-Mi chiedo se valga ancora la pena-
-Non provarci nemmeno a dire queste cose hai capito? Tu sei importante,tu hai tanti sogni da realizzare e tutto il tempo per farlo,tempo per innamorarti di nuovo o di ritornare con Stefan. Tu sei speciale-
-Lo sono?-
-Lo sei,per me. Tu sei tutta la vita che ho-
E i loro occhi si incrociarono un'ultima volta prima che Damon Salvatore scomparisse dalla stanza come un vento gelido e caldo allo stesso tempo.






  
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