"Urgh.... Anf...Anf.... Non possiamo fare una pausa! Questo pacco pesa una tonnellata!"
"Siamo già in ritardo per la serata, e poi sei un Cavalieri quei pacchetti dovresti sollevvarli com un nonnulla!"
Tenma squadrò il padre dopo aver sentito quelle parole, mentre si arrampicava sullo spuntone di roccia dove c'era la cattedrale del bosco, mentre suo padre svolazzava con le ali create dal suo cosmo intorno al figlio (a cui aveva rimessso la tenuta d'allenamento) incitandolo.
"Perché non mi hai trasportato coi tuoi vortici come al solito?"
"Ecco...forse perché ho scoperto cosa ne fai di tutti i regali che ti faccio a Natale e al tuo compleanno! Hai idea di quanto mi siano costati i raiban che ti ho comprato e che tu hai buttato via senza neanche aprirli?O del libro che ti ho regalato quando avevi 5 anni, che ho scritto personalmente per farti vedere che in fondo ti voglio bene?"
"Intendi La cicogna non esiste? Guarda che quello me l'ha subito sequestrato la suora dicendo che era immolare o qualcosa del genere!"
"Già è vero!
Dannazione! Non dovevo affidarti ad orfanatrofio crisitano, ma tenerti con me!"
"COSA? TENERMI CON TE!" urlò il ragazzo spavento solo all'idea di come sarebbe potuto diventare se fosse cresciuto con suo padre.
"Guarda che bastava anche non lasciare morire la mamma e...", ma il gnitore continuò a scuotere la testa!
"Che errore imperdonabile!
E poi vieni su che non capisci cosa voglia dire quando metto il cappello sul pomello della porta della camera da letto!
Che padre sciagurato che sono!
Non dovevo pensare così tanto al lavoro da trascurare l'educazione del mio piccolo deicida e lasciarlo in mano a quei... a quei....
Va beh lasciamo perdere!
Comunque, Tenma-kun non preoccuparti!
Una volta arrivato in cima tutte le tue fatiche saranno ricompensate, e avrai anche tu la tua fetta del dolce che stai portando!"
"E...urgh... si può sapere....di che dolce si tratta e.... perchè pesa....così tanto?" chiese il ragazzo prima di giungere in cima per riprendere fiato. Yoma scese e gli mise una mano sulla spalla: "Il tipo di dolce è una sorpresa, ma sappi che pesa così tanto perché ho dovuto prenderne uno più grosso visto che ci sei anche tu! Fortuna che la.... pasticcera è una mia amica, così mi ha fatto lo sconto!"
"Spero per te che non siano quel genere di amica, caro Yoma!" disse Lune (che era uscito appena aveva percepito il loro Cosmo avvicinarsi) comparendo alle loro spalle.
"Secondo la lista che mi ha mandato tua moglie, affinché la serata sia innoqua a questa festa non ci devono essere supplici o professioniste di qualche genere!" "Fammi vedere la lista...." chiese lo Specter del Comandante del Cielo tendendo la mano, e Lune gliela porse. Dopo una rapida occhiata disse: "Non ti preoccupare!
Non è l'amica che pensi, anche se la conosco da molto tempo! Si tratta di...." e sussrò un nome all'orecchio dello Specter di Barlog che impallidì! "Hai chiamato loro?" bisbigliò a voce bassa Ma loro sono...." "Sacerdotesse, mio caro!
Di una dea particolare, che servono in modo particolare ma sono sacerdotesse!" rispose Yoma con un risolino
"Anche perché non c'è scritto che è vietato far diventare Tenma-kun un uomo!".
Il procuratore della Prima Prigione a quelle parole lanciò uno sguardo pieno di odio all'avversario e gli sussurrò:
"Per questa volta hai vinto tu, ma giuro che manderò a monte il tuo matrimonio e rovinerò la tua immorale vita richiamandoti a comportamenti più consoni al tuo rango!" e detto ciò ritornò nelal cattedrale.
Yoma non disse niente, e si limitò a ridare al figlio lo smoking che tanto "amava" e a convincerlo di quanto stesse bene vestito elegante.
"Dopo quest'esperienza sarai fiero di aver preso tutto da me a livello estetico!" disse sorridnedo al figlio "E forse, finalmente, mi chiamerai papà!"
"Non so perché ma non mi sentire sicuro!" pensò il ragazzo deglutendo a quella parole e avendo una terribile visione di sè stesso che diceva al padre
Voglio diventare come te da grande, papà! e lui che rispondeva
Non sono mai stato più oroglioso di te, figliolo!" e roba simile
"E poi non preoccuparti per gli altri invitati!
Papà ha pensato a tutto: starai al sicuro e tornerai a casa senza neanche un osso rotto, una ferita aperta o un occhio nero!" aggiunse Yoma sicuro di sé, prima di avvolgere lui stesso, il figlio e il pacco in un vortice scuro, anche se il povero Tenma non era affatto tranquillo!
"Ehm.... scusa se te lo chiedo.....ma visto che l'autore di quel libro sei tu.... Se la cicogna non esiste come arrivano i bambini?" domandò Tenma poco prima di riapparire col padre all'interno della cattedrale!
Yoma non disse nulla ma dentro di sé pensava:
"Perché l'ho affidato a quell'orfanatrofio?!
Guarda come me l'hanno ridotto da quel punto di vista! Non preoccuparti Tenma-kun, stasera papà rimedierà a tutti i suoi sbagli con te!
Il «dolce» risponderà a tutti i tuoi dubbi!"

"Come....sì certo sorellona!" disse Tokusa al cellurare, mentre il vascello nero di Garuda si avvicinava alla cattedrale "Sì!
A proposito, come va con Yato? Ti tratta bene vero?"
"Certo Tokusa, non preoccuparti! No! oggi non sono con lui, ma in missione con delle compagne...."
"Yuzu, sbrigati! Inizia la maratona notturna di SEX AND THE CITY!" urlò la voce di Sasha dal salotto vicino
"Devo andare ora, Ciao!" disse la Sacedotessa rimttendo giù "Ragazze, preparate i pop-corn!" urlò correndo verso il salotto per poi prendere posto tra Atena e Partita.
"Cosa prevede poi il programma, Lady Pandora?" chiese Violate alla Sacerdotessa, mentre partiva la sigla della serie TV.
"Il gioco della verità sui nostri uomini...." rispose la sacerdotessa maliziosa