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Autore: Preuby    25/10/2010    2 recensioni
Due ragazze, una serata, incredibilmente stregata.
Sarà amore?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Bielorussia/Natalia Arlovskaya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ero mai stata così agitata come quella sera, quella sera stregata. Stavo aspettando Natalie davanti al mio portone di casa, vestita per andare a fare dolcetto o scherzetto. Avevo un po’ di freddo e paura, ma non ci feci tanto caso. Vidi un cappello nero in lontananza e dei lunghi capelli biondastri oscillare. “E’ lei!” Pensai. Mi avvicinai per controllare.
“Ciao Lili! Come sei carina!” Le comparve un grande sorrisone sulla faccia. Era bello vederla felice, sempre meglio che uno sguardo maligno e un coltello in mano. Scosse la testa.
“G-Grazie, anche tu sei molto carina... Quel vestito ti dona molto… Andiamo a fare trick or treat?” Mi piaceva davvero tanto quel termine. C’incamminammo verso il centro, prendendoci per mano. Le strade erano tutte addobbate con zucche e ragnatele. Era gentile da parte di Natalie venire in quel paesino solo per passare assieme Halloween. Ero vestita da cappuccetto rosso, me l’aveva regalato Roderich per il compleanno. Era strano, però avevo sempre desiderato un costume, e quello era diventato il mio preferito, non solo perché era fatto bene, ma anche perché me l’aveva regalato una persona cara. Arrivammo davanti al primo portone, ci scambiammo un’occhiata e bussammo assieme, neanche farlo apposta.
“TRICK OR TREAT??” Eravamo diventate tutte rosse, poi ci aprì una signora, non molto giovane, ma neanche troppo vecchia.
“Oh, buon Halloween signorine..” Prese una zucca di plastica piena di dolci e ce la porse. Prendemmo un paio di manciate e le mettemmo dentro alla borsa.
“Grazie mille! E buon Halloween!” Ero diventata rossa e guardai la borsa con i dolcetti. La signora chiuse la porta e noi ci incominciammo a camminare lungo la strada. Ci prendemmo di nuovo per mano facendo casa per casa dolcetto o scherzetto.
Arrivarono mezzanotte e passa, e noi ci dirigemmo verso casa mia. Arrivammo a casa mia.
“Ti va oggi di dormire a casa mia? Se torni a casa, c’impiegherai tanto tempo e tornerai domani mattina, tanto vale che resti qui...” Ero sulla soglia della porta, infilai le chiavi e la feci entrare, anche perché stava diventando davvero freddo. Mi guardò con un leggero sorriso sulla faccia ed entrò nella casa.
“Permesso… Posso chiederti una cosa?” Mi guardò dolcemente.
“Dimmi pure” Posai la borsa per terra, ormai pienissima di dolci.
“Dove dormo?”
“Se ti va nel mio letto, oppure con me.. Se ti va io posso dormire sul divano, tanto per me non c’è differenza...” Ero diventata tutta rossa. “Vorresti farti una doccia? Posso darti degli asciugamani e, per il pigiama, posso darti solo una canottiera con dei pantaloncini.. Ti va bene?”
“Ma certo, anche se non voglio recarti nessun disturbo…” Scossi la testa e andai in camera, mentre Natalie mi seguiva. Gli diedi un paio di mutande, quelle che mi stavano più larghe, assieme ad un paio di pantaloncini ed una canottiera.
“Grazie mille, io adesso vado in bagno, ma, dov’è?” Sorrise, leggermente imbarazzata.
“Ho due bagni, così, mentre tu ti fai la doccia, me la faccio anche io, in ogni caso puoi usare questo della mia camera” Alzai il dito continuando a guardare nell’armadio, indicando il bagno.
[…]
Eravamo stese, sul mio letto a due piazze e avevamo incominciato a parlare dei nostri problemi.
“Grazie” Dissi “Grazie per essere venuta fin qui per passare una serata con me.” Mi sollevai appena e le stampai un bacino sulla guancia, lasciandomi cadere sul letto. In uno scatto veloce lei mi si mise sopra, bloccandomi le braccia e stampandomi un bacio in bocca. Il cuore mi batteva forte, e ricambiai quel bacio, anche se ero sorpresa. Mise la coperta sopra di noi ed incominciò a percorrermi il corpo con la mano, fino a mettermela sotto la maglia e palparmi dolcemente il seno. Mi baciò ancora, schiudendo la bocca e facendo giocherellare la lingua con la mia. Gli misi le braccia al collo. Ero diventata rossa e la sua mano, intanto incominciava a scendere..
“N-Non s-sono an-cora pronta..” Distolsi lo sguardo per non vedere la delusione nei suoi occhi. Mi diede un altro bacio dolce e si mise di fianco a me, abbracciandomi e coccolandomi.
“Non ti preoccupare, sono io che mi sono spinta avanti.” Sospirò.
Chiusi gli occhi, addormentandomi tra le sue braccia.
La mattina dopo, mi risvegliai da sola con un bigliettino vicino. Era sua.
“Lili,
Mi sono davvero divertita ieri sera. Spero di rivederti preso.
Con affetto, Natalie.”

“Grazie anche a te.” Feci un leggero sorriso mente una lacrima mi scese “A-A presto..”

   
 
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