25/10/2010
3 recensioniInsegnami
Il generale d’armata, dopo aver invano cercato di reprimere una sonora risata, si limita ad osservare il bambino di fronte a sé; e non dice niente, sorride e basta, mentre con la mano destra gli scompiglia affettuosamente i capelli - l’altra mano, invece, come sempre, tiene un bicchierino colmo di sakè.« Oooh fratellone Ken! Si può sapere perché fai così? Non sono mica un moccioso! » sbotta contrariato Goku, senza però sottrarsi al tocco del dio.
« Per la tua domanda, forse? » e ritrae la mano, ma non riesce a smettere di sorridere « -e comunque... Cos’è questa curiosità? »
« Uhm... Così... » balbetta la scimmia, per la prima volta insicura; tuttavia, dopo un po’ di pausa, riprende con le domande « Ma a te... Chi ti ha insegnato? Eh? » e le brillano gli occhi, perché è certa di aver trovato una domanda “intelligente”, a cui Kenren non può sottrarsi con una risata.
Infatti l’altro sembra pensarci un po’ su, seriamente, prima di rispondere: « Direi... Lo zio Ten »; ma riprende subito a ridacchiare dopo aver visto il piccolo Goku, con gli occhi luccicanti per l’emozione, correre via alla ricerca dell’appena menzionato Gensui.
***
Ovviamente, Tenpou si trova nella sua stanza, sepolto dai libri; ma si riscuote volentieri per dare una mano al giovane demone, il quale sembra incapace di venire a capo di un irrisolvibile dilemma: e lo ascolta, nonostante, anche lui, trovi difficile trattenere qualche risatina - tuttavia, al contrario del collega, riesce a non farsi notare, e a nascondere la sua ilarità dietro ad un pacato sorriso.« Allora? » lo incalza Goku.
« Allora cosa? »
« Il fratellone ha detto che sei stato tu ad averglielo insegnato! Cosa hai fatto? »
Ma davvero?, pensa il dio, e non riesce a fare a meno di sorridere: non lo credeva affatto. Forse un po’ più felice di prima, chiude il libro che aveva in mano e lo posa accanto a sé; riflette un momento: cosa aveva detto?
Ah, già...
« Glie l’ho ordinato. Lui mi aveva chiesto di ordinarglielo; quindi, forse, è stato lui ad aver insegnato qualcosa a me, no? » confessa, ma l’altro è ancora piccolo, e non sembra capire molto. Allora Tenpou scuote la testa, suggerendogli di non pensare più alle sue ultime parole.
« Forse... » riprende però, il dio, dopo poco « -dovresti semplicemente chiederglielo. »
« Ma è... Sarebbe... Strano, no? Il fratellone Ken dice sempre- »
« Non badare a lui; tu sei ancora piccolo. A volte, l’ingenuità è meglio di mille tattiche. E Nataku ne sarà felice. »
« Nataku? » chiede ora, perplesso. « Cosa c’entra? »
E, forse per la prima volta, il gran generale è perplesso: ma, allora, di chi stavano parlando?
« Comunque, grazie mille! Ci proverò! » esclama la scimmia, prima di precipitarsi fuori, senza nemmeno lasciare il tempo all’altro di esprimere i suoi dubbi.
***
Come Goku apre la porta, però, si ritrova a sbattere contro qualcuno dall’altra parte, il quale cade miseramente all’indietro. Subito dopo l’urto, Tenpou, anche se non può vedere fuori, sente una risata familiare e qualcun altro che inizia ad imprecare.« Oh, Konzen... » mormora, pensando che il biondo dovrebbe evitare un simile linguaggio di fronte ai bambini; e si alza, per andarlo ad aiutare: Kenren, in piedi poco dietro il nipote di Bosatsu, non sembra affatto intenzionato a far nulla se non ridere; Goku, invece, lo fissa e basta.
« Insomma, stupida scimmia! » sbotta Konzen « Ti sembra il modo?! Correre così senza nemmeno guardare dove vai! »
Goku, però, sorride « Ti stavo cercando, a dire il vero! »
« Per fare..? Non dobbiamo mica passare tutto il tempo insieme. » è sempre il solito, irascibile, dio.
« Comunque... » tuttavia, c’è da dire che da quando c’è Goku, con lui, si è ammorbidito un po’ « -cosa ci facevi qui? Non dovresti importunare Tenpou mentre lavora. »
« No, sai... Io... Volevo dirti una cosa... »
E Kenren smette di ridacchiare, improvvisamente interessato alla conversazione; i due militari, forse, sono un po’ di troppo, ma nessuno dei due vuole perdere quel momento.
Konzen, ancora a terra, si limita ad inarcare un sopracciglio - che poi, sarebbe soltanto un modo per incitare il più giovane ad andare avanti. « Che idee strambe ti hanno messo in test- »
« Konzen! » esclama Goku, sorridendo, ma allo stesso tempo un po’ imbarazzato « Insegnami ad amare! »
End ~
Note Finali ~
Ehm. Che dire? Saranno circa... Uno o due anni che non scrivo una fanfiction (già, è sempre più facile scrivere di personaggi della propria fantasia, in fondo... :P). Tuttavia... Non so. Sarà la frustazione per un capitolo di un'altra mia storia che è incompleto da mesi, dal momento che Mamma Ispirazione s'è presa una vacanza proprio nel momento in cui doveva aiutarmi a metter su un finale decente; saranno tante cose, non so... Ma, alla fine, ho scritto questo. Da collocare, presumibilmente, appena dopo il primo volume del Gaiden..? Spero di non aver fatto i personaggi troppo ooc (nonostante la lievissima -quasi inesistente- nota shounen ai :P); devo proprio "riprenderci la mano" con le fanfiction xD. Comunque... Il "glie l'ho ordinato" di Tenpou, in realtà, è una banalissima copia di un dialogo avvenuto tra loro nel manga, quando Kenren gli dice di ordinargli di sistemare la stanza. Sapete, la banalità (mia)... In ogni caso, spero vi sia piaciuta, nonostante, in fondo, sia una fanfiction un po' sciocca e priva di senso :) Le recensioni, ovviamente, sono sempre ben accette! (e accolte molto felicemente xD)
Baci, Aki :D