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Autore: Hurricane93    26/10/2010    1 recensioni
Anche se i nostri corpi erano rimasti così lontani così a lungo, le nostre anime erano rimaste insieme per tutto il tempo, facendoci comportare come se fossimo rimasti l’uno accanto all’altra.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Siamo in arrivo all'aeroporto J.F Kennedy di New York, preghiamo i gentili passeggeri di allacciare le cinture di sicurezza. Fra qualche minuto cominceremo le manovre di atterraggio."

< Finalmente - pensai dentro di me - non vedo l'ora di andare in hotel e farmi una doccia >. Eccomi lì, seduta ad aspettare di arrivare a N.Y. city e la prima cosa a cui penso è quella di farmi una doccia. Forse penerete che io sia pazza, e forse lo sono, ma dopo aver fatto la spola fra Milano-Londra-New york per lavoro, credetemi non vi farà alcun effetto arrivare in queste metropoli così tanto sognate i  gioventù.
Ok, non sono così anziana, ho appena 28 anni ma la mia vita in questo ultimo decennio è stata veramente frenetica.
Mi sono laureata, sono andata a vivere da sola a Milano, ho convissuto con un uomo e ho trovato lavoro come avvocato internazionale per una multinazionale. Diciamo che gran parte dei miei sogni nel cassetto si sono realizzati,e diciamo anche che me li sono stramaledettamente meritati.

Sto aspettando che la mia valigia compaia magicamente sul nastro trasportatore, l'auto di servizio è già parcheggiata fuori. Guardo il mio riflesso su uno specchio lì vicino, il trucco per fortuna ha resistito...ma la mia criniera rossa non può dire altrettanto!
Un'orda di giornarlisti si fiondarono su un uomo appena arrivato anche lui da chissà quale volo; non lo riconobbi eppure mi ricordava...ecco la mia valigia.
Infilo le chiavi nell'auto, una mustang nera; avvio il motore e mi fiondo in strada; ho solo qualche isolato da fare per arrivare in hotel ma ci misi comunque circa trenta minuti a causa del traffico. Odio il traffico.
Dopo essermi sistemata in camera, fatta la doccia e cenato decisi che forse era il caso di fare un giro per la grande mela. Le luci di questa città sono incredibili, solo quando  sei qui capisci veramente cosa significhi la frase " la città che non dorme mai ".
Cerco un bar dove ci sia poca gente, cosa a dir poco impossibile in una città così ma stranamente quella sera fui fortunata. Entrai in un pub che si trovava  in angolo tra una via secondaria e la avenue principale. Mi sedetti in un tavolo a fianco alla vetrata che si rivolgeva alla strada trafficata, mi piace osservare la gente; ordinai un martini, cosa che mi fece tornare alla mente quella stupida è pubblicità con Clooney ed un mio compagno di liceo.
Non feci caso alle persone presenti in quel bar, ma sentivo su di me uno sguardo che mi osservava. Ecco se mi piace osservare la gente, odio la gente che fissa; non la sopporto, in più penso di avere un sesto senso o cose simili per queste cose perchè appena qualcuno fissa lo sguardo su di me io lo sento. Ho già detto che sono pazza no?
< Forse quel qualcuno-pensai-ha notato il tuo tatuaggio,sai com'è non è facile non notarlo... >
Già, la A tatuata tra le scapole sovrastata da una corona non potrebbe di certo passare inosservata,e che poi mi metta una maglia aperta sulla schiena di certo non migliora la cosa.

Incuriosita dal voler sapere chi fosse il mio osservatore non tanto segreto mi guardai intorno facendo finta di osservare l'arredamento del pub. Non mi accorsi però che qualcuno si stava avvicinando al mio tavolo...
Lo vidi solo quando si sedette di fronte a me, non lo riconobbi, eppure ebbi la sensazione di averlo già visto, e di conoscerlo bene...

"Ciao" mi fece.
"Ciao" risposi.
"Sono Jared piacere di conoscerti."
"CAZZO!" esclamai in italiano
"Cosa scusa?" per fortuna non capiì cosa dissi.
"No scusami...sono Anna"
Quando disse il suo nome ebbi un flash nella mia mente: era jared Leto, frontman dei 30 seconds to mars!
Come ho potuto non riconoscere quegli occhi di quel azzurro così intenso, e quel viso così...stupendo è dire poco!
"Bello il tuo tatoo" mi fece riportandomi sulla terra.
"Oh grazie, ne hai anche tu?" Come se non lo sapessi, pff!!
"Oh..sì, beh uno e questo " e mi fece vedere il tatuaggio che ha all'interno del polso:


 

Così ebbi la prova concreta che fosse lui.
Non so perchè feci finta di non riconoscerlo, cioè avevo uno dei miei artisti preferiti qui davanti a me e faccio finta di non sapere chi sia. Forse feci così perchè sembrava che lui volesse avere qualcuno con cui parlare, non sembrava volesse avere qualcuno che lo idrolatrasse, quella sera sembrava volesse sembrare un uomo qualunque.
"E cosa significa questo tatoo?" chiesi
"Beh, io ho una band,e questo è il logo del suo nome, non so se conosci i 30 seconds to mars..." fece lui..
"sì forse ne ho sentito parlare..."
Cooosa??? No ma veramente nella cena di questa sera c'era qualche stupefacente, cioè come posso aver risposto così quando sono stata ad ogni loro concerto possibile ed immaginabile, ho fatto mille sacrifici per vederli, ed ora sono solo in grado di rispondere così? sono una vera ingrata lo so.

"Ma...sei inglese?" mi fece riportandomi nuovamente sulla terra.
"Eh? no no, sono italiana! non noti il mio continuo gesticolare ed il tono di voce che è tipo 10 decibel superiore rispetto a qualunque tono di qualsiasi essere umano che non sia italiano?" La buttai sul ridere, cosa tipica di me, e sul suo volto si aprì un sorriso che...beh era stupendo!
"ahahaha in effetti l'avevo pensato ma parli veramente bene inglese" mi disse.
"sai com'è, quando vivi praticamente più a Londra che in Italia si fa presto ad imparare bene la lingua. Comunque...cosa ci fa una rockstar in questo buco di pub?" Cambiai  discorso, non mi piace molto parlare di me con un "estraneo", diciamo così.

"avevo bisogno di starmene da solo, allontanarmi dalla mia vita caotica così mi sono rifugiato qui...poi mi sono incuriosito vedendo una certa A coronata e così..." sorrise.
"Mmmmh...chissà perchè ma quella A mi ricorda molto qualcuno..." Alchè feci una delle mie tante facce da cretina e scoppiammo tutti e due in una sonora risata.
< E' proprio come me lo sono sempre immaginato > mi dissi.
In quel momento mi cominciai a grattare ferocemente il polso sinistro,
"Stupida zanzara" esclamai in italiano.
"cosa?" rispose lui, ovviamente non aveva capito quello che ebbi detto.
Tradussi la frase ma intanto quel prurito non voleva cessare, così alzai la manica della maglia pensando di fare meglio se avessi grattato direttamente sulla pelle. Fu una cosa fatta sovrapensiero... eccolo lì, il mio secondo tatuaggio, una frase che per molti non voleva dire niente, forse perchè eran una frase latina, ma sia per me che per Jared significava molto:

PROVEHITO IN ALTUM

 "E quello cos'è??" esclamò lui, dilatando gli occhi e rimanendo a bocca aperta, aveva capito che gli avevo mentito per tutto il tempo.
"Uhm...ehm...niente" riuscì a mugugnare; nel frattempo cercai qualche dollaro nelle tasche della giacca per pagare il mio martini, trovai solo 20$ ; misi i soldi sopra il tavolo, presi la mia borsa e afferrai la mia giacca. Non mi accorsi che qualcosa scivolò a terra dalla mia tasca.
Uscì di fretta dal pub, fermai velocemente un taxi e in pochi minuti che mi parvero ore mi ritrovai nella hall dellìhotel.
< Sono scappata da quel pub come se fossi una ladra. Sono una stupida > mi dissi fra me e me.






Nota dell'autore: Salve a tutti, allora questo è il primo capitolo della mia "psuedo" storia. Ok allora questa probabilmente è una gran ca****a...però boh a me piace.
In questa storia vorrei non cadere nel'ovvio diciamo.Nei prossimi capitoli probabilmente capirete cosa voglio intendere.
Have fun and see you soon!

 

   
 
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