Marzio continuò a baciare Rea, chinandosi su di lei finché la ragazza non si ritrovò completamente distesa sul letto; le sfilò lo scialle che aveva addosso e le accarezzò le spalle e le braccia, finalmente arrendevoli e immobili sotto il suo tocco. I rapidi respiri della ragazza cominciarono a rallentare, ed infine, incapace di resistere ulteriormente, gli mise le braccia intorno al collo e si lasciò andare a quel bacio sempre piu appassionato.
A quel punto Marzio si svegliò di soprassalto, alzandosi a sedere sul letto a grande velocità. Rimase immobile qualche istante, respirando rapidamente e fissando con occhi sbarrati il muro davanti al suo letto regale. Quando il battito del suo cuore cominciò a decelerare, chiuse gli occhi e si massaggiò la fronte.
“Era un sogno” pensò nella sua mente con un sospiro “Solo uno… strano… sogno”
Si stese di nuovo sul letto molto lentamente, con gli occhi fissi al soffitto ornato della ricca stanza; poi si voltò e vide al suo fianco Bunny, la Principessa della Luna, che dormiva beata con un largo sorriso stampato in faccia. Lui si girò verso di lei e allungò un braccio per posarlo sulla sua spalla, ma notò poco prima di toccarla, che le sue dita tremavano ancora per il nervosismo, così ritrasse rapidamente la mano.
Tornando a stendersi sulla schiena, provò a richiudere gli occhi per riposare ancora un po’. Ma dopo pochi istanti, le immagini di ciò che aveva appena sognato balenavano nuovamente nitide fra i suoi pensieri, come se le avesse realmente appena vissute. Si girò di scatto dall’altro lato, dando le spalle alla bionda ragazza che dormiva accanto a lui, e tirandosi indietro i capelli notò di avere la fronte leggermente umida.
In quel momento sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla.
-Marzio… -disse una voce assonnata dietro di lui –va tutto bene? –
Lui si girò e vide che Bunny si stava svegliando, benché avesse ancora gli occhi pieni di sonno.
-Ti ho sentito agitare… -riprese lei con la sua affettuosa vocina da bambina.
-Sto bene –rispose lui con tono dolce, sorridendole –non ti preoccupare –
-Ho fatto un bel sogno questa notte –disse Bunny tornando a sorridere anche lei con gli occhi semi chiusi –Seiya… Seiya veniva qui per trovarmi… per trovare me… -sbadigliò prima di riprendere –mi sarebbe piaciuto… rivederlo per davvero… - i suoi occhi cominciarono a richiudersi lentamente mentre queste ultime parole uscivano un po’ confusamente dalle sue labbra. Si era riaddormentata.
Il sorriso di Marzio svanì lentamente dalle sue labbra. Quelle parole lo avevano come congelato. Seiya era il ragazzo con cui Bunny, anni prima, aveva avuto una sorta di relazione. Nulla di ufficiale ma fra i due c’era senz’altro stato del tenero.
“Fantastico” pensò. Deglutì un po’ forzatamente e finalmente si decise ad alzarsi dal letto. Le prime luci dell’alba cominciavano a filtrare tenuamente dalle pesanti tende della loro stanza. Uscì silenziosamente dalla camera e andò a indossare i suoi abiti regali, deciso ad iniziare la sua giornata il prima possibile per distrarsi da quella mattinata agitata.
*
Finalmente, verso tardi quella mattina, la grande tavola da pranzo del palazzo della Luna era apparecchiata per una squisita colazione, a cui molti sudditi e conoscenti della Principessa avevano come d’abitudine preso parte.
Bunny sedeva a capotavola come al solito, e alla sua sinistra sedeva l’amica Ami, vestita di un abito principesco dal delicato colore del cielo. La ragazza dai lunghi codini biondi si guardava intorno agitata, e le sue scarpette battevano ripetutamente sul pavimento.
-Bunny, cosa ti prende? –le chiese Ami sorridendo dolcemente –sembri in ansia per qualcosa –aggiunse ridacchiando educatamente come solo lei sapeva fare.
-Io? In ansia? –Rise Bunny grattandosi la nuca –ma che dici Ami! Io sto benissimo! Però non vedo ancora Marzio… mi stavo preoccupando… in genere è puntualissimo –
-Tu ti preoccupi troppo Bunny –le disse Ami con tono affabile –sarà qui a momenti, come vedi non siamo ancora tutti presenti –aggiunse indicando la sedia libera davanti a lei, dall’altro lato di Bunny.
-Sì, manca anche Rea –constatò la ragazza –ma non è strano da lei, si alza quasi ogni mattina alle 4 per meditare al tempio… e chi lo può sapere quanto tempo serve per una meditazione! A volte ha anche saltato la colazione! –e così dicendo arricciò il naso in un’espressione severa, che fece scappare un’altra risatina ad Ami –Eh sì, io me le ricordo queste cose! Non si fanno certe scortesie alla Principessa! –Ami ridacchiò ancora di piu, con una mano chiusa davanti alla bocca per contenersi, tanto che le due attirarono l’attenzione di Marta, seduta accanto al posto vuoto di Rea.
-Ehi voi due! –disse lei alzando un sopracciglio –di cosa si lamenta Sua Altezza “Serenissima”? –
-Di Rea –rispose Ami con un sorriso.
-Aha, certe cose non cambiano proprio mai! –rise la ragazza.
-Spero di non disturbare la vostra chiacchierata, fanciulle –disse una vellutata voce maschile alle loro spalle. Senza che se ne accorgessero, Marzio aveva fatto il suo ingresso nella sala e si trovava proprio dietro Bunny, la quale si morse le labbra e diventò leggermente rossa. Guardò fissa il ragazzo, ma le sue paure svanirono quando si accorse che sembrava sereno. Prima di sedersi al suo fianco, Marzio le diede un bacio sulla fronte, poi fece un piccolo inchino alle altre Principesse sedute lì vicino e finalmente si accomodò anche lui. Bunny continuò a guardarlo di sottecchi, poi finalmente parlò.
-Marzio… io… ecco… volevo chiederti scusa… -bofonchiò imbarazzata –ehm… ecco, beh… quando mi sono svegliata… insomma, ho detto delle stupidaggini… non ero ancora sveglia come si deve… forse non avrei dovuto… -
-Non devi preoccuparti –rispose lui –non hai detto nulla di male –nella sua voce c’era tranquillità e affetto, ma per qualche strano motivo Bunny continuava a sentirsi in colpa. C’era come una sorta di placido distacco nel suo sguardo. Annuì e tornò a concentrarsi sul suo piatto.
In quel momento anche Rea entrò nella sala, un po’ ansante. Si diresse senza una parola verso il suo posto, alzò a malapena lo sguardo verso Bunny e poi si sedette, spostando molto discretamente la sua sedia verso Marta, allontanandosi così di qualche centimetro da Marzio. Nessuno sembrò farci caso.
-Allowa cawa Wea –esordì Marta dopo aver infilato in bocca un grosso boccone di torta che quasi la fece strozzare. Aspettò di aver ingoiato e poi si schiarì la voce –Dicevo… allora, cara Rea! Cosa ti ha fatto far tardi stamane? Qualche previsione catastrofica? Qualche sogno premonitore che ci svelerà come si svolgerà la nostra entusiasmante giornata? –
-Sì! Dai Rea dicci qualcosa! Mi diverto un sacco ad ascoltare le tue previsioni mattutine! –si intromise gioiosamente Morea battendo le mani –Anche quelle sciocche, come ad esempio che Bunny farà un capitombolo inciampando per le scale! Oppure… -
-Morea, sei ingiusta! –la interruppe Bunny piagnucolando, mentre gli altri intorno ridacchiavano –lo sai che quelle previsioni se le inventa lei! –
Marzio rise.
-Però devi ammettere che indovina quasi sempre anche quelle–
Bunny gli rivolse una linguaccia indispettita e incrociò le braccia; lui, ancora sogghignando divertito, si girò per guardare Rea, che a quel punto avrebbe risposto con una delle sue solite battute acide, scatenando l’ennesimo litigio a cui tutti gli altri avrebbero assistito con sommo divertimento. La ragazza però non alzò lo sguardo, e interruppe invece quella discussione.
-Questa mattina non ho avuto nessuna premonizione… e soprattutto nessun sogno premonitore –disse risoluta –per ulteriori informazioni rivolgetevi ad una sfera di cristallo –concluse altezzosamente iniziando a mangiare e facendo sbuffare Morea che invece stava aspettando trepidante.
-Ooh! Finalmente la spara-sentenze ha deciso di starsi zitta –disse Bunny soddisfatta –e io suggerirei di imitarla e di finire questa squisita colazione, sto morendo di fame! –
Nessuno ebbe nulla da obiettare, così la colazione venne consumata velocemente, e si concluse con l’alzarsi consecutivo di tutti i commensali, che pian piano si ritirarono per tornare alle loro occupazioni.
-Rea, ti prego andiamo a prendere un po’ d’aria in giardino? –supplicò Marta tirando l’amica per un braccio –ho bisogno di a-r-i-a f-r-e-s-c-a! –disse scandendo ogni lettera in un tono leggermente esaurito.
-Certo, non hai una bella cera –le disse Rea guardandola perplessa –tanto sono libera fino a questo… pomeriggio… -disse lanciando uno sguardo fugace a Marzio, che però in quel momento stava pensando a Bunny.
-Ah già! –esclamò lei con uno sguardo luccicante –le lezioni da spadaccina… che emozione! Ma ora ANDIAMO –aggiunse cambiando improvvisamente tono e faccia, guardandola fissa con degli occhi da zombie.
Rea annuì freneticamente con una risatina spaventata, e le due si allontanarono. Quando furono in giardino e si sedettero all’ombra di un gigantesco albero in fiore, Marta abbandonò l’aria svampita che aveva avuto fino a poco prima per assumerne una perfettamente lucida.
-Allora. Devo davvero consultare una sfera di cristallo, o me lo dici tu cos’hai oggi? –
Rea alzò gli occhi al cielo. Era ovvio che avesse capito qualcosa. Rimase qualche istante in silenzio, poi alzò il viso per guardare il cielo attraverso le fronde dell’albero.
-Non è nulla… è solo che… questa notte… ho fatto un sogno piuttosto strano… -
*******
Aah
la mia prima fanfiction :D
Non so perché o da cosa sono stata ispirata a scriverne una
del genere…
probabilmente perché se c’è una cosa
che non mi piace di Sailor Moon, è la
frequente scontatezza dei personaggi e di alcune vicende… le
cose che vanno
sempre nello stesso modo, i personaggi poco umani o comunque spesso
banalizzati… volevo creare qualcosa di piu
“realistico”, mi piacciono i
cambiamenti, gli intrecci e gli imprevisti, le cose che mettono alla
prova i
personaggi, costringendoli ad interagire in maniera piu varia, invece
di
vederli sempre comportarsi in maniera prevedibile perché
devono seguire una
trama fissa e precisa. Immagino già che i fans della coppia
Usagi/Mamoru si
saranno allarmati leggendo questo capitolo iniziale, e spero non me ne
vogliano
per questo. So che molti dicono “io vedo Mamoru solo con
Usagi” e viceversa, il
che spesso vuol dire considerare possibili variazioni come delle
bestemmie xD, ma
io non amo le storie troppo “favoleggiate” e
surreali, in cui i personaggi
nascono con degli scopi prestabiliti e che quindi la pensano sempre
nello
stesso modo dall’inizio fino alla fine, senza essere
influenzabili da niente e
nessuno, neanche per un momento, solo perché “la
storia deve andare così”. Mi
piace invece credere che i personaggi siano umani e che i loro pensieri
anche
lo siano, che siano sempre in movimento e imprevedibili. Che ci si
domandi fino
alla fine cosa decideranno di fare. Quindi se la storia vi
incuriosisce, sarei
felice che voi continuaste a seguirla, io non vi dirò
né “tranquilli, anche io
amo UsagixMamoru, non c’è pericolo per la loro
coppia” né “Mi spiace ma non mi
piacciono insieme, non vi aspettate un lieto fine per loro”
xD Che senso
avrebbe svelare tutto fin dall’inizio? A voi scoprire come
continuerà e finirà!
^^
Un’altra
piccola nota, la storia
è ambientata sul Regno della Luna, ma come avrete notato non
nomino né Serenity
né Endymion. Questo perché li ho sempre
considerati persone quasi “staccate” da
Bunny e Marzio, sia per carattere che storia ovviamente; continuo a
considerarli semplicemente parte delle loro vite passate, e un
po’ troppo
“statuine”, per questo motivo preferisco
considerare il loro lato, mhmm come si
può dire, piu “terrestre” se vogliamo, e
pensare che anche da Principe e
Principessa della Luna, rimangano i soliti Bunny e Marzio xD
Ah,
e sì, ho inserito anche il
tempio di Rea, non è che mi sono dimenticata che stanno
sulla Luna xD Ma ho
deciso di trasferirlo lì in modo che Rea possa anche
continuare a fare ciò che
faceva sulla terra ovvero la sacerdotessa ^_- Giusto perché
è una cosa che mi
piaceva.
Detto
ciò, ditemi cosa ne
pensate!