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Autore: Lightning Rory    26/10/2010    0 recensioni
[LightningXFang]Lightning, giovane ventenne alle prese con la professione da insegnante in un istituto superiore presa dalla solita routine verrà catapultata in una nuova vita, anche se è da poco divenuta professoressa la noia la pervade fino a quando non giunge il periodo del consiglio con i genitori degli alunni...
Il racconto non c'entra con il videogioco, solo i personaggi.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I giorni continuarono a rilento, più si avvicinava il fatidico giorno più i giorni sembravano non voler passare e Lightning ne sembrava abbastanza compiaciuta, più tempo sarebbe passato più avrebbe potuto maturare l'idea che sarebbe andato tutto bene ma pensava anche al fatto che se quella maledetta assemblea fosse arrivata subito si sarebbe tolta il problema...

 

Anche quella mattina si sveglio presto, si preparò e si mise in ordine come suo solito mentre in cucina la caffettiera era sulla fiamma e preparava il caffè, fece un veloce salto in bagno giusto per pettinare i lunghi capelli rosa, aprì lo sportellino accanto allo specchio e vi frugò dentro poi ne estrasse una scatolina bianca e l'aprì ma non vi trovò quello che stava cercando.
-Accidenti, le lenti...-
Fece un piccola smorfia buttando la confezione nel cestino, si era dimenticata di passare a comprare delle nuove lenti e ora non ne aveva più nemmeno una, così il giorno avrebbe dovuto usare gli occhiali per leggere, rassegnata si diresse in cucina, tolse la caffettiera dal fuoco e versò il contenuto in una tazzina, rimise l'oggetto sul fornello e si alzò sulle punte per prendere dallo sportello al ripiano più alto lo zucchero, lo riuscì ad afferrare senza fatica lamentandosi per averlo messo così in alto poi si versò due cucchiaini nel liquido e lo ripose, stavolta lo mise nel primo ripiano poi tornò a terra sbuffando, ultimamente era così distratta, forse per il troppo lavoro e per i troppi pensieri però la cosa non le andava troppo bene, per quel giorno aveva programmato una verifica in classe e doveva essere attenta e lucida per ogni evenienza.
Finì di bere velocemente il suo caffè e mise la tazzina nel lavandino, fece scendere un po' l'acqua poi la chiuse e si asciugò le mani con un telo da cucina, recuperò il cappotto e la borsa poi si infilò le scarpe, il giorno decise di mettere un paio di ballerine visto e considerato che l'altezza non era un suo problema e finalmente lasciò l'appartamento chiudendo la porta dietro di se con le solite chiavi...

La scuola era desolata ma non rimase stupita di ciò era normale visto che erano appena le sette e mezza del mattino, gli studenti non erano ancora arrivati e i pochi professori mattinieri si fermavano in mensa a fare colazione, il giorno però appena messo piede nell'istituto il bidello l'accolse con un sorriso insolito, lei rispose cordialmente con un "buongiorno" e questo le si avvicinò di qualche passo, era già pronta a reagire al minimo segno di violenza ma questo le annunciò velocemente che era richiesta in sala professori, per un attimo la giovane insegnante rimase immobile poi sorrise dolcemente e si congedò per dirigersi nella stanza dove i professori si riunivano solitamente per discutere di tutto ciò che riguardava professori-famiglia-studenti.
Quando arrivò davanti alla sala la porta era già aperta, dovette solo entrare ma al suo interno sembrava non esserci nessuno, forse chi doveva parlarle era andato un secondo in bagno si avvicinò ad una delle sedie e vi poggiò la borsa ma appena fece il gesto la porta si chiuse alle sue spalle, la giovane con prontezza scattò e guardò dietro di se, nella stanza era appena entrato un uomo alto e ben piazzato dai capelli neri di media lunghezza, aveva un portamento elegante ed era vestito in giacca e cravatta entrambi blu e alle gambe dei pantaloni grigi e calzava scarpe classiche nere.
-Oh, mi scusi signorina Farron! Non volevo spaventarla!-
Light si calmò e si ricompose in poco tempo, l'uomo non aveva brutte intenzione da qual che sembrava quindi poteva rilassarsi.
-No, non si preoccupi, non è nulla.-
L'uomo la guardò e sorrise rammaricato, fece qualche passo in avanti e chinò la testa in segno di scuse ma anche per anticipare la sua presentazione.
-Piacere. Io sono Raines Cid, sono il Vicepreside dell'istituto Sanctum.-
Si rialzò dal suo inchino e guardò il viso della giovane, la ragazza sorrise, finalmente poteva conoscere il famoso uomo che stava mantenendo il sistema nell'attesa del ritorno del preside.
-Piacere mio, Claire Farron.-Non amava dire il suo vero nome o essere chiamata con esso ma era doveroso in quel momento dirlo, dopo tutto non era una persona come un altra, lui era il suo superiore e gli doveva rispetto, la cosa strana fu che in quei mesi che era lì non lo incontrò mai.
-Bene! Finalmente ti conosco Farron! Era da tanto che volevo conoscere questa nuova insegnante, a quanto pare le voci che mi sono giunte erano vere! Sei davvero una bellissima donna!-
Il moro la guardò sorridendo come un ebete per un attimo le sembrò di avere Snow di fronte, avrebbe voluto tirarli un pugno.
-Da quanto so sei anche molto intelligente, sei giovanissima per essere un insegnante...-
Osservò bene la giovane studiandola con lo sguardo, dal canto suo Light lo guardò pensando che nemmeno lui era così vecchio dopotutto o forse era solo una sua impressione.
-Mi scusi ma lei non è molto più anziano di me.-
Disse ridacchiando, non le piaceva molto stare in certe situazioni per di più con un uomo così, quel tipo di persona le facevano andare il sangue al cervello ma dovette trattenere il suo istinto e ragionare, doveva conoscerlo prima di giudicarlo.
Reines cominciò a ridere a crepapelle poi si avvicinò a Lightning e le mise una mano sulla spalla cercando di trattenere le risate, a quanto pare le parole della ragazza avevano causato grande ilarità nel giovane tanto da non riuscire quasi più a respirare.
Quando finalmente riuscì a riprendere fiato Cid sorrise e si allontanò da lei dirigendosi verso le finestre, il silenzio riempì la stanza e Light si voltò verso l'uomo, ora era lui a darle le spalle, questo fece un respiro profondo poi iniziò a parlare mentre la giovane lo ascoltava senza interrompere.
-Mia cara, ti ho convocata qui perché devo parlarti di due cose...-
Raines si voltò e Lightning ebbe per un attimo timore, forse aveva fatto qualcosa e ora la voleva cacciare.
-Allora...presto ma non si sa quando, probabilmente dopo le vacanze natalizie ma comunque arriverà, verrà messo nella tua classe un nuovo studente, e ti pregheremmo di tenerlo sotto controllo, è orfano di madre quindi fai attenzione a come parli e controlla le sue reazioni, il suo nome è Hope Einstein viene dall'america ma ha vissuto in Giappone, il padre è Americano ed è uno scienziato, quando Hope era piccolo poi il padre per motivi di lavoro si dovette tornare in patria e si portò dietro la sua famiglia...però...qualche hanno fa la madre venne a mancare...-
Fece una breve pausa, i loro occhi si incontrarono nuovamente e la Farron sembrò un po' turbata, non era difficile immaginare ciò che le passava per la mente, il pensiero di quel ragazzo le stava attanagliando il cuore in una presa malinconica, di certo il Vice non poteva nemmeno lontanamente immaginare i ricordi che riaffiorarono nella mente della giovane.
-Ok, questa era la prima cosa, la seconda questione è la signorina Oerba.-
A quel nome l'attenzione di Lightning tornò alle parole dell'uomo, per qualche strano motivo le tornò in mente la ragazza che guardava con uno strano sguardo vuoto fuori dalla finestra dell'aula, il dolce e triste viso della ragazza le ricordò lei quando era più giovane.
-Devi sapere che quella ragazza a più o meno lo stesso problema di Hope, anche lei ha perso i genitori...-
Un altro colpo. Gli occhi di Lightning si sgranarono, il cuore si fermò di colpo e si sentì come paralizzata, Raines se ne accorse e fece un passo verso di lei, allungò la mano destra verso il suo corpo ma in quel piccolo arco di tempo lei arretrò e scosse la testa.
-Non è successo nulla. Continui la prego...-
Voleva sapere, non poteva aspettare ora lo sentiva nella pelle, quella ragazza...doveva conoscere qualcosa di più su di lei.
Cid annuì e tornò sul suo posto, si schiarì la voce e chiudendo gli occhi riprese il filo del discorso.
-I suoi genitori sono morti durante l'estate passata, nonostante tutto lei ha continuato gli studi...la cugina divenne il suo tutore ma Vanille rimase costantemente chiusa...ora ti dico questo perché entrambi i caratteri dei due ragazzi sono simili...molto simili e vorrei che tu almeno dove puoi...li facessi trovare...-
Finito di parlare riaprì gli occhi e sul viso di Lightning notò uno strano sorrisetto, non capì il perché ma sorrise anche lui, confidava in lei e nelle sue capacità nonostante non la conoscesse minimamente.
-Non si preoccupi...penso che non ci sarà bisogno di alcun aiuto...quei due prima o poi si troveranno da soli...-
Disse solo quello poi con un piccolo inchino salutò il suo capo, prese la borsa e lasciò la stanza, mentre percorreva il corridoio per l'aula la campanella suonò, il sorriso pian piano sparì mentre scacciò qualunque pensiero dalla testa, era meglio non pensare a tutto ciò, l'unica cosa che doveva fare era continuare a vivere per vedere come sarebbe andata a finire.

Entrò nella sua aula, tutto era al suo posto come sempre, i banchi divisi l'uno dall'altro e il tutto pulito alla perfezione, adorava entrare in aula e sentire il profumo delle pulizie che venivano fatte a turno dagli studenti della classe, le dava una strana sensazione e comunque era sempre bello lavorare in un ambiente pulito.
Si diresse alla cattedra e vi mise la borsa sopra, l'aprì e vi estrasse una cartelletta trasparente contenente dei fogli bianchi poi prese una scatoletta e l'aprì, tirò fuori gli occhiali e gli diede una pulita con il fazzoletto apposta poi se li mise e ripose la scatola nella borsa, subito dopo iniziò a girare per i banchi e a posare le verifiche a seconda della fila, per evitare copiature aveva deciso di fare due tipi diversi di verifiche, forse era eccessivo ma era meglio che lasciarsi prendere per il naso da un gruppo di mocciosi.
Arrivò all'ultimo baco sulla fila a sinistra, era quello di Vanille. Vi mise sopra la sua verifica e la osservò quasi persa con lo sguardo nei numeri, chissà se aveva studiato e come le sarebbe andata, sperava in un risultato positivo per essere la prima verifica ma quello si sarebbe visto in seguito.
Si diede una piccola sistemata agli occhiali dalla montatura leggera color bianca poi tornò a girare tra i banchi e a depositare le verifiche su di essi, appena finito il suo compito tornò alla cattedra e vi lasciò i test rimanenti, prese un gessetto e scrisse alla lavagna delle raccomandazioni per gli alunni, il giorno, l'orario in cui si sarebbe svolta e come avrebbe diviso le valutazioni, appena finì i primi studenti entrarono in classe e tra di loro c'era anche la giovane Oerba, come d'abitudine era sola dietro a tutti gli altri e camminava con lo sguardo vuoto verso la propria meta, appena vide il foglio coperto sul banco sbuffò appena e Lightning ci rimase un po' male ma non lo diede a vedere.
Appena suonò la campanella delle otto il test ebbe iniziò...


Buonasera a tutti! ^^ Sono Rory, nel primo capitolo avevo perfino dimenticato di presentarmi e chiedo perdono per ciò! Anche se non è molto seguita ho deciso di continuare la stesura della storia, noto solo ora che forse la mia Lightning lascia filtrare troppo le sue emozioni o almeno in questo capitolo Raines coglie a pieno quando è turbata ma vabbhe ormai. Mi piace com'è scritto il capitolo e non ho intenzione di cambiarlo! ^^ Bhe che dire, un Grazie a Shunid per la recensione al primo capitolo e a presto a tutti gli altri! Il prossimo capitolo a breve... Baci Rory
  
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