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Autore: Elos    28/10/2010    1 recensioni
- Come faccio ad uscire? - domandò ad alta voce, sentendo un nodo stringerglisi attorno al cuore. - Sono troppo grande. Passare è impossibile. -
- Impassabile, vorrai dire. -
Allen aggrottò la fronte, sollevando la testa per poter guardare nuovamente negli occhi la serratura - per poter guardare Bookman.
- Impassabile? - gli fece eco, sconcertato.
- Impassabile. - confermò la serratura, serenamente. - Nulla è impossibile. -[...]

Lulu Bell è riuscita a trascinare Allen Walker attraverso il gate della nuova Arca: chiuso in uno dei possibili mondi di Road, Allen si troverà alle prese con le bizzarre regole che lo muovono ed i suoi assurdi abitanti. La strada che porta verso casa è lastricata di ricordi.
Ispirato a Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo Specchio e quel che Alice vi trovò. Seconda classificata al concorso Alice nel paese di... indetto da Fabi_.
Genere: Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allen Walker, Road Kamelot, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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start. looking-glass world



Il colpo gli giunse in piena faccia e il mondo cominciò a girare come in una folle giostra, tutto strisce guizzanti di luce bianchissima, abbacinante, a striargli gli occhi annebbiati. Resta sveglio, pensò disperatamente, resta sveglio, resta sveglio, resta sveglio, ma non riusciva a trovarsi in mezzo al groviglio di quei suoi arti pesantissimi, le gambe pesavano come macigni, pesavano le braccia e pesava il mantello, Crown Clown era un'incudine poggiata sulle sue spalle.
- Capita a puntino. - Disse la Noah, chinandosi per guardarlo. - Lo porteremo con noi. -
Allen non era più capace di alzare la testa. Vide l'Uovo scomparire inghiottito dall'altra parte dell'Arca, dritto dritto nelle mani del Conte, e gli Akuma sciamare nel laboratorio, e si aggrappò a quel filo di coscienza di sé che gli restava come ad una scialuppa, ti prego, muoviti, muoviti, ti prego, c'erano gli altri lì sotto, Bookman e il signor Reeves e Johnny e ciascuno di quelli che gli avevano dato il bentornato il giorno in cui aveva messo piede nell'Home con il cuore di Lala in una sacca.
- Possiede la qualifica di suonatore lasciata dal Quattordicesimo... -
Cosa cosa cosa cosa cosa cosa non era qualcosa che poteva capire anche se sapeva benissimo che stavano parlando proprio di lui, aveva gli occhi pieni di un pianoforte dai tasti invertiti e tutto ad un tratto gli ronzavano le orecchie, poi il ragazzino si è addormentato.
Poi il ragazzino si è addormentato. Le fiamme che respirano pesanti tra la cenere

- Lo consegneremo al Padrone. -
migliaia di sogni si abbattono al suolo. Tu che risplendi nato dalla notte riflessa negli occhi d'argento, occhi d'argento - nonostante i milioni di anni che passano riportino alla polvere ogni preghiera
- Uccidete gli umani rimasti. -
No no no no e quando lo lasciarono cadere nel gate continuò a gridare no no no no e non era sicuro che qualcuno potesse sentirlo perché forse era solo la sua testa a strillare, tutti i suoi pensieri impazziti per il terrore mentre attraversava il passaggio e no no no no, li avrebbero uccisi, no no no no, avrebbe dovuto impedirlo, fermarli,
nonostante i milioni di anni che passano riportino alla polvere
cercò di forzare le braccia a sollevarsi e non c'era nulla che si smuovesse in risposta, e in quel momento la sua testa sprofondò nel gate. Fu come cadere in un lago nero, e non c'era nessun fondo.
Sentì qualcuno chiamarlo.
ogni preghiera, io continuo a...
E' solo un incubo, la sua mente si aggrappò al pensiero, solo un incubo. E' solo un incubo.

Svegliatemi, vi prego.

- - -


- Portarlo lì... - stava dicendo qualcuno proprio sopra la sua testa. - ... lo terrà tranquillo mentre il Lord decide cosa farne. -
- Capisco. -
Allen pensò per un attimo che avrebbe potuto aprire gli occhi, guardare chi stava parlando, perché quelle erano due voci familiari e qualcosa in lui aveva la sensazione che sarebbe stato meglio svegliarsi, adesso, reagire. Non era al sicuro, ma era al caldo, adesso. Stava bene, adesso. La testa non gli faceva male, il corpo non pesava. Anche l'occhio sinistro non doleva più.
Li aveva lasciati morire tutti, quello non era un ricordo, era dolore. Li aveva lasciati morire tutti. Si raggomitolò in un angolo della propria testa, nauseato, ma poi le due voci ripresero a parlare: ed erano così forti, così vicine, che annebbiarono per un attimo il ricordo-dolore.
- A che cosa stai pensando, Tyki? -
- A niente. A che cosa dovrei pensare? -
- Ti fa ancora male qui? -
- Ugh, Road, non premerci le mani sopra! -
Qualcuno rise. Era una risata di ragazza, e suonava così piccola e gentile e innocua che quel che in Allen restava teso e nervoso si sciolse.
- Allora, allora... - Quel qualcuno con la risata e con la voce di ragazza aveva appoggiato i gomiti sul cuscino ai lati della testa di Allen. Sentì il capo affondare nella stoffa e poi il tocco evanescente di due dita sulla fronte. La voce suonò dolce a due centimetri dal suo orecchio sinistro: - Dormi bene, Allen. -
Lui non voleva dormire. Lui voleva dormire. Voleva star sveglio, reagire, voleva riposare. Aveva il corpo stanco, i pensieri in pezzi. Li aveva lasciati morire tutti.
Qualcosa di liquido gli colò nella testa e per primo sparì il ricordo del gate, la Noah si disperse in una manciata di scintille, poi gli Akuma nel laboratorio, la colazione, discutere con Link a proposito di una torta, porte che si chiudevano, qualcuno lo trascinava lontano da Marian Cross. Erano nell'Arca, l'Arca andava in pezzi. Un pianoforte suonava da qualche parte. Era in Cina, gli veniva offerta una lampada accesa per tenere lontane le tenebre. Le tenebre stavano arrivando, sarebbero arrivate. Aveva appena perso un braccio; guardava verso l'alto e Tyki Mikk rideva mentre gli infilava una mano nel petto. Cercava di salvare Suman, Crowley stava piangendo nel castello in rovina e poi più indietro, più svelti. Lavi, aghi, Bookman. Fare a gara a chi uccideva più Akuma. Candele nell'occhio, dolore, Road, un ombrello parlante. Il tempo si srotolava. Miranda. Linalee sorrideva, bentornato, Allen, la Noah aveva ordinato d'ucciderli tutti ma adesso stavano scomparendo uno ad uno. Non era mai esistito nessuno da salvare, e così faceva meno male.
Indietro, ancora, ancora, abbandonato sulla porta di un alberghetto di periferia con niente più che una valigia, una lettera e Timcampi sulla spalla: Timcampi era l'unica cosa che avrebbe voluto veramente salvare, ma invece le aveva conservate tutte. Anni e anni con Marian Cross, indietro sempre più in fretta.
Riflesso nello specchio sopra di lui, Mana gli sorrideva. Cani. Un tendone. Il circo. Il braccio gli faceva male, male, male. Non c'era nessuno che gli aggiustasse le coperte al calar della notte.
Poi il ragazzino si è addormentato.

Qualcuno nel fondo dei suoi ricordi diceva:
- Sogni d'oro, piccolo. -
Dolore al cuore. Poi, buio.

- - -



Aprì gli occhi, svegliandosi, e sulla testa aveva un tetto di cielo terso come un'opale, azzurrissimo e fresco. L'aria sapeva di fiori, dolce, di polline ed erba lavata. Forse aveva piovuto da poco. Alle sue spalle ondeggiava mormorando un enorme cespuglio di ortensie.






Questo racconto ha partecipato al concorso Alice nel paese di..., indetto da Fabi_, classificandosi secondo a pari merito con Il sorriso della Luna di PaytonSawyer. Vorrei fare i miei complimenti (oltre che a PaytonSawyer) a tutte le altre partecipanti al concorso: Aya Lawliet (che ha pubblicato già il primo capitolo di Crossroads ~ Strade di sogni infranti), Kuri Chan e, soprattutto, ad hotaru, prima classificata.
Un grazie alla giudiciA per avermi permesso di partecipare al concorso, per la gentilezza, la disponibilità e il giudizio: completo, oltre che lusinghiero, ma soprattutto utile. Grazie di cuore. Aggiungerò i collegamenti alle altre storie quando saranno pubblicate!

Aggiorno con i meravigliosi banner preparati da Fabi_. Sono particolarmente innamorata di quello per il Premio Stile, ma sono uno più bello dell'altro:



(Infinite) note della storia: Premetto che le note sono lunghissime. Lunghissimissimissime. Per cui, se volete, potete saltarle a piè pari e andare in fondo per leggere da dove è stato preso il titolo del capitolo. xD
Questa what if...? prende il via dal momento in cui, nel numero 16, Allen viene calato attraverso il gate della nuova Arca da Lulu Bell. Nell'originale viene salvato da Johnny, dal signor Reever e da quel che resta della Sezione Scientifica (e in seguito dall'arrivo dei Generali), ma in questa storia non è mai stato salvato, ed è stato rapito. Di conseguenza resta valido tutto quel che nel fumetto viene detto fino al numero 18 (l'ultimo pubblicato in Italia), ma Allen non ne è consapevole: nessuno gli ha mai parlato del Quattordicesimo, il suo rapporto con Link è ancora agli inizi, il suo Maestro è ancora in giro per l'Ordine.
Non posso inserire i riferimenti a tutte le citazioni di D.Gray-Man perché sono numerosissime e tratte praticamente da tutti i numeri fino al 16 (ossia fino al momento in cui Allen viene fatto sprofondare nel gate dalla Noah della Forma). Detto questo, ho sfruttato in particolar modo i numeri 2, 4, 5, 9 e 12. Alcune citazioni sono dirette (e sono quelle in corsivo), altre (come l'accenno a Marian Cross, quello a Miranda, quello a Aleister Crowley, sono nascoste nel testo). In ogni caso i personaggi e le idee appartengono a Katsura Hoshino. Io non ci guadagno assolutamente niente.
La decisione di utilizzare titoli in inglese per i capitoli è nata dal desiderio di sfruttare i titoli originali dei capitoli di Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e di Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò - opportunamente rimaneggiati: lavorare su quelli in italiano era complicato e non mi dava il risultato sperato, così ho preferito usare l'inglese. A questo punto, adoperare un titolo inglese per tutta la storia è stata una scelta praticamente obbligata: il titolo, Waking up dreamland Allen, si può tradurre come svegliando Allen del paese dei sogni. Pressapoco intraducibile, quindi. x°D L'ho lasciato in inglese per analogia con i titoli dei capitoli.
Non ho inserito crossover tra gli avvertimenti perché il mondo della storia è precisamente quello di D.Gray-Man, e tutti i personaggi sono quelli del manga. Tuttavia, gli elementi ai quali si rifà, seppur calati in questo contesto e in questo integrati, sono tratti da Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo Specchio e quel che Alice vi trovò, di Lewis Carrol.
Le possibilità che ho scelto del concorso sono la 2. (Un personaggio di un altro fandom si ritrova nel paese delle meraviglie) e la 5. (Potete lasciare perdere il crossover e basarvi solo sulla foto e sulla citazione, scegliere un fandom e scrivere).
Io ho scelto l'immagine 16 (qui) e la citazione r (Serratura: Impassabile; Alice: Vuoi dire impossibile?; Serratura: Noo!! impassabile!.. nulla è impossibile!).

Note del capitolo: ... se siete arrivati alla fine del capitolo e vi state chiedendo perché non ci avete capito un accidente, be', ottimo. xD Non ci ho capito un accidente neanche io. Si è praticamente scritto da solo, e no, non migliora in chiarezza nei capitoli che seguono: è un racconto ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie, che non è precisamente il romanzo più lucido di questo mondo. Diciamoci la verità, per metà del tempo sembra, leggendolo, che Carrol si sia dato agli oppiacei in giovane età, e con ottimi risultati.

1. start - looking-glass world (titolo originale: Looking-glass house, 1° Capitolo di Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò)
Traduzione: il mondo dello specchio/la casa dello specchio

La canzone di Road è tratta da Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie: è la canzone che il Cappellaio Matto avrebbe dovuto cantare al concerto della Regina di Cuori.
  
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