Questa fanfiction è stata scritta con la collaborazione di Silvy85 ed ha inizio dall'ultima scena della prima stagione di The Vampire Diaries.
Sono stanca, cammino cercando di non pensare a quello che è successo, le urla, l'incendio, la paura, si la paura di perdere nuovamente tutto, di ritrovarmi sola...
Ho bisogno di rilassarmi, di un bagno caldo e di una buona dormita, svuotare la mente e pensare che il male non esiste, non esistono vampiri, non esistono ombre...
Arrivo di fronte alla porta ed improvvisamente lo vedo uscire, cosa ci fa qui Damon?
“-E tu che ci fai qui?
-Ho cercato inutilmente di rendermi utile.
-E in quale modo?
-Non ha importanza, lascia che ti aiuti.
-Sei gentile.
-Quando sono arrivato in questa città la volevo distruggere, ma questa sera ho sentito di volerla proteggere. Come è potuto accadere? Io non sono un eroe, non faccio il bene perchè non è da me.
-Forse ti sbagli.
-No, il bene lo fa mio fratello e tu e Bonnie. Nonostante avesse tutte le ragioni per odiarmi comunque ha aiutato Stefan a salvarmi.
-E perchè questo ti sorprende?
-Perchè lei lo ha fatto per te, e ciò significa che per qualche ragione tu hai pensato che io meritassi di essere salvato e per questo motivo ti volevo dire... grazie.
-Non c'è di che.”
Sento il suo sguardo fisso su di me, come se fossi una sua preda da ammaliare, il suo respiro si fa più vicino e la sua bocca si avvicina alla mia guancia sfiorandola.
Il contatto mi fa rabbrividire, non so cosa mi prenda, in un attimo dimentico tutto, e chiudo gli occhi cercando di assaporare al meglio quella sensazione di calore, proibito, voglia di fuggire dal caos e di rifugiarmi in quello sguardo così magnetico.
Apro gli occhi e mi perdo nella notte, continua a fissare la mia bocca, con la mano mi accarezza un fianco e mi avvicina a lui.
Vorrei fermarlo, ma non riesco a muovermi, voglio ricominciare a respirare ed in questo momento lui è l'ossigeno.
Si china con cautela e mi bacia. Resto immobile per qualche secondo, il tempo di realizzare che lui mi sta baciando, e poi rispondo al bacio consapevole che in questo momento sono una traditrice.
Damon mi attira maggiormente a sé ed improvvisamente un rumore metallico ci sorprende.
Il mio ciondolo è a terra, mi chino a raccoglierlo e come una dura verità pronuncio il suo nome:
-Stefan.
Damon mi guarda e vedo sul suo volto la delusione, la rabbia e le sue mani si stringono in un pugno.
-Io non posso...
Mi appoggia un dito sulle labbra per zittirmi e in un attimo mi ritrovo sola sul porticato.