«...Il suo giardino era pieno di violette profumate. Ogni giorno regalava la più bella al suo innamorato. Un giorno raccolse una violetta sciupata, e l'ha gettò via. Quella violetta ero io. Desiderosa di arrivare da lui, quel lui che non mi avrebbe mai avuto. Daltronde ero solo una stupida violetta destinata a morire...»
Lei non sa parlare di sè. E voi la costringete a farlo. Allora Lei parla in terza persona, così sarà meno difficile.
Conchiglie, sabbia, mare, azzurro cielo. Lei è un insieme confuso di tutte queste cose.
Un pò scrittrice, un pò Miss Complessi.
Un pò occhi azzurri, un pò naso arrossato dal freddo.
Un pò matita nera e rimmel, un pò labbra secche.
Nessuna perfezione, solo semplicità.
E poi a chiudere tutto questo pacchetto di emozioni e modi di essere c'era un nastro arcobaleno, di nome amore.
Un amore un pò complicato, fatto di pianti, sorrisi, ombre e canzoni di Mina.
Sì, Lei è innamorata.