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Autore: 9_LaDY_aSHe_4    29/10/2010    3 recensioni
...una ragazza ricorda il primo rapporto 'importante' della sua vita. Ne sente la mancanza, e si sente in parte soffocare da un senso di colpa che non le permette di guardare totalmente avanti. I sogni a volte aiutano, ma possono anche essere causa di confusione. E' un'esperienza autobiografica, di conseguenza queste sensazioni sono mie e le sento particolarmente forti oggi. ( ONE SHOT )
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Loving Memory'
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Lo ammetto, questa è tutta farina del mio sacco.

Non so se la persona interessata leggerà mai questa cosa, ma dopotutto non è per quello che sto mettendo qui questa one shot.

Io adoro le giornate in cui sento QUESTE sensazioni. Vorrei che le provaste anche voi, magari non forti come le sento io. Ma dovreste riuscirci.

Fatemi sapere cosa ne pensate ^^

kiss kiss

martola

 

Su: My Love di Sia (Magari ascoltatela ^^)

 

 

Ci sono quei giorni in cui vuoi rileggere un libro che ti piace molto e, quando lo apri, ti ritrovi davanti una bella dedica a caratteri cubitali. Non una semplice dedica, la dedica che ti ha fatto il tuo primo ragazzo per il tuo quindicesimo compleanno. Una dedica importante, non mantenuta. La solita cosa 'per te ci sarò per sempre' e dopo un mese ti lascia su MSN, senza troppe spiegazioni.

Ci sono quei giorni in cui rovisti nell'armadio dopo l'ennesimo ultimatum di tua madre. Soprattutto, c'è quel momento in cui ti capita tra le mani qualcosa di significativo: qualcosa riguardante lui. Sorridi pensando alla tua ingenuità. Dopotutto sono passati due anni, povera sciocca. Due anni in cui vi siete odiati, ignorati e infine apprezzati. Nonostante la tua poca voglia di abbandonarti ai ricordi, non riesci a rimettere quella strana rosa di peluche nello scatolone dal quale l'hai presa. Non sai se ridere o se piangere, e non puoi farci nulla.

Ci sono quei giorni in cui lo vedi arrivare in classe e pensi 'E' tutte come al solito'; invece non è così. Non puoi semplicemente corrergli incontro, abbracciarlo e sussurrare il suo nome. Non puoi. E la cosa ti dispiace, ti rode. Perchè tu con lui ci sei stata bene, nonostante la vostra storia sia finita male. Torni al tuo banco, dispiaciuta, e racconti tutto alla tua migliore amica, la quale ti minaccia di morte. 'Non eri più tu quando stavi con lui: adesso sei tornata! Non voglio più che tu faccia certi pensieri'. Lo sai, lo sai. Non eri tu. E sei contenta di aver abbandonato quella maschera con le tue sembianze, eppure così diversa da te.

Ci sono quei giorni in cui ti capita di vedere in TV un film che avevi visto al cinema con lui. Arrossisci di vergogna, o di piacere, mentre rivedi tutte le scene che ti fanno ricordare cosa stavate facendo in quell'attimo. Ti sfuggono dei risolini mentre pensi 'Ecco, qui aveva tentato di baciarmi ma...' e poi ti blocchi. Che stupida! Non sei nemmeno riuscita a baciarlo, peggio di una bambina dell'asilo!

Ci sono quei giorni in cui, alle 7 del mattino, accucciata tra le calde braccia di un'amica tra i sedili del pullman, vedi il suo che passa nella rotonda in cui sta per entrare il tuo. I tuoi occhi, non si sa se per davvero o per l'inganno della mente, riescono a scorgerlo tra le figure dormienti negli ultimi sei sedili. Ti viene il magone a pensare ai messaggi che vi mandavate quando, per alcune strane coincidenze, riuscivate a scorgervi e magari anche a scambiarvi qualche sorriso da un pullman all'altro.

Ci sono quei giorni in cui ti rendi conto che le tue spese per le ricariche del cellulare sono diminuite drasticamente. Ci sono addirittura dei giorni in cui non ti arriva nessun nuovo messaggio e ti senti sola, nonostante tu sappia che non è così. Ricordi i messaggi del buongiorno, degli auguri, messaggi d'amore, contenenti luoghi e orari precisi per le uscite, titoli di film, messaggi inviati e ricevuti sotto le calde coperte invernali. Ci sono giorni in cui ti ricordi di avere un vecchio cellulare e, quando lo accendi, trovi alcuni suoi messaggi salvati. Quelli che ti hanno fatto ridere, sorridere e anche piangere. No, forse quelli che fanno piangere è meglio cancellarli.

Ci sono quei giorni in cui un commento malizioso da parte di qualcuno, un sorriso sincero, uno sguardo dolce mandano in tilt i tuoi sensi facendoti credere di poter andare avanti. In effetti tu puoi andare avanti, ma una parte di te rimarrà sempre lì. Ad ascoltare i suoi discorsi seri, le sue spiegazioni accurate, le sue esperienze. Non ce la fai, la curiosità di sentire quanto sia cambiato in questi due anni ti uccide. Vuoi sapere tutto: ma ti ha dimenticata completamente? E quanto ci ha messo? E cosa pensa di te adesso? Vorrebbe essere tuo amico?

Ci sono giorni in cui la casualità vuole che siate voi due soli. Per quei cinque minuti contati che stanno tra la scuola e la fermata del pullman, lui è tutto per te. Vorresti porgli quelle fatidiche domande, ma il tuo cervello ti dice di stare zitta. Stai ancora raccogliendo i pezzi di un rapporto che tutto sommato ti piaceva e non vuoi mandare tutto a monte con una semplice domanda.

 

Ci sono giorni in cui ti senti tornare a due anni fa.

Ti senti... Innamorata? E' una parola troppo grossa forse...

Tu lo guardi e pensi... Ma quanto mi piaceva!

Perchè ti piaceva?

Gli occhi.

E' vero, eri totalmente annegata nei suoi occhi, dal primo giorno di scuola.

Allora pensi, sì mi piacerebbe.

Mi piacerebbe poter ripetere tutto.

Mi piacerebbe poter riparare.

 

E ci sono notti in cui sogni.

Sogni una sera primaverile all'aperto, sotto il cielo stellato.

Sul tuo dondolo, in giardino, ci siete tu e lui.

La tua mano stretta nella sua.

Lui che ti chiede scusa per come si è comportato.

Tu che gli chiedi scusa per come ti sei comportata.

Un semplice abbraccio per riallacciare un rapporto che ormai sembrava perduto, mentre affondi il viso nel suo petto, cercando un riparo dalla fredda brezza che si alza dai campi.

   
 
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