Fanfic su attori > Robert Pattinson
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Autore: Betti    30/10/2010    4 recensioni
- Sei diverso da come ti immaginavo.-
- E come mi immaginavi?-
- Te l'ho detto, diverso.-
Una piccola follia veloce, spero vi piaccia!
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il giornale

Piccolo sclero su un attore che adoro.  Mi mancava scrivere di lui. Ringraziamenti sotto e buona lettura. xD

Il giornale

Sono le cinque di un pomeriggio afoso d’agosto, mi trovo sul terrazzo all’ultimo piano del mio appartamento a Manhattan e sto sfogliando con interesse la mia rivista preferita. Guardo l’indice per notare se c’è qualcosa di nuovo sulla sezione moda e negli inserti piccolini in fondo trovo un articolo su Robert. Il mio Amore personale con la A maiuscola.

Cioè, Robert non mi conosce ma io conosco lui. Mi leggo qualsiasi inserto io riesca a trovare su di lui e lo ritaglio per tenerlo, nel caso in cui un giorno riesca ad incontrarlo per un miracolo divino non indifferente.

Anche oggi, come mio rituale quasi settimanale, prendo un paio di forbici ed inizio a staccare le pagine che riguardando Robertino dal giornale.

Mi arriva un messaggio sul cellulare e finchè leggo un soffio d’aria fresca fa svolazzare i fogli giù dal terrazzo:- NOOOOOOOOO!!!!!-

Un urlo di panico mi esce dalla gola e mi fiondo per le scale con il cellulare in mano per andare a recuperare le pagine che devo ancora leggere, e finchè esco dal portone di ferro della piccola palazzina in cui abito, sbatto contro un ragazzo.

- Hey! Stai attento a dove vai…!-

- Mi sembra che quella che deve stare attenta  sei tu…-

- “IO”, DEVO RECUPERARE DEI DOCUMENTI IMPORTANTI! E se ora non ti dispiace vado a prenderli!- Devo ancora guardare in faccia il ragazzo, per il fatto che sono troppo impegnata a capire dove sono volate le mie preziose pagine anche se, con l’amaro in bocca, non riesco a intravederle da nessuna parte.

- Sono per caso questi i tuoi “documenti importanti”? – Il tipo strano mi porge le mie pagine che afferro stizzita, per poi dirigermi verso il portone di casa.

- Hey! Prego eh! Comunque non avrei mai creduto che qualche persona arrivasse a così tanto! Cioè, tagliare delle pagine di giornale su un attore? È… folle!-

Mi rigiro controvoglia verso questo tipo decisamente antipatico e puntando il dito contro di lui, con uno sguardo decisamente fulminante, gli rispondo:- Non sono affari tuoi quello che mi interessa o meno.-

- Ah sì? Beh, io invece credo che debba interessarmi la cosa… dato che quelle pagine riguardano me

- Sì, certo, come no. Infatti tu sei Robert Pattinson. Il grande, inimitabile Robert. Ma fammi il piacere - Mi scappa una risata di scherno, che irrita notevolmente il mio interlocutore coperto da cappellino e occhiali scuri.

- Non ci credi? – Il tizio si avvicina a me con fare deciso e prendendomi per un braccio, mi porta nella penombra di una stradina isolata vicino a casa mia:- Guarda allora – Mi dice con aria di sfida togliendosi occhiali e cappello.

“Mannaggia che figura” mi ritrovo a pensare tra me e me guardando il viso più bello che io abbia mai visto: “Come ho potuto non accorgermene? Come ho fatto? Cavolo è lui, lui in persona! Il mio sogno, il mio tutto! Ed io non me ne sono accorta?”

- Allora? Adesso ci credi Miss “Non rompermi le scatole che ho qualcosa di importante da fare”?-

- Sc - scusa – Mi ritrovo a balbettare come un’idiota guardando con riverenza Robert.

- Cos’è? Non hai più parole per offendere? Non ti mangio sai? – Si avvicina impercettibilmente al mio viso per squadrarmi un po’.

- Io… io non ti ho offeso! – Mi volto verso la strada principale che dà al portone e faccio per salire al mio appartamento, per sbollire la rabbia.

- Beh, comunque credevo ti fossi messa ad  urlare, vedendomi. Ne sono abituato, non mi sarei spaventato...-

- Ah, ah, ah… divertente. –

- Cos’è? Non ti sto più simpatico? –

- Sei diverso da come ti immaginavo…-

- E come mi immaginavi? –

- Te l’ho detto, diverso… -

- Ma in che senso diverso? –

- E troppo complicato da spiegare… mi servirebbe del tempo.-

- Allora fammi salire…–

- C- cosa? Salire? Tu? – Le guance mi si infiammano per la proposta e sento un qualcosa nello stomaco.. Agitazione, decisamente agitazione.

- Sì perché? Ti dà fastidio? – Mi sorride con quel suo sguardo così seducente, sicuro del fatto che gli dirò di sì.

- No! Cioè, sì… mi da fastidio.-

- Stai mentendo.-

- Chi te lo dice? – Socchiudo gli occhi, come per sfidarlo.

- Il tuo sguardo. E il fatto che le pagine che hai in mano oramai sono tutte spiegazzate. – Sorride in maniera furba mentre io inorridisco rendendomi conto della realtà.

“Andiamo, lo capirebbe anche un bambino che muori dalla voglia di averlo a casa tua”. Mi arrendo e apro il portone di casa, facendolo passare.

- Grazie. –

- Di niente. – Bofonchio con una voce che risalta l’eccitazione e la rabbia perché ce l’ha avuta vinta, anche se non mi sembra ancora vero:- Comunque… Ci stavi provando, prima quando mi hai chiesto di farti salire? –

- Non lo saprai mai...- Sorride malizioso e così lo faccio anch’io.

Arrivati al quarto piano apro la porta di legno e lo faccio entrare per primo:- Bella casa. – Afferma con un tono sorpreso.

- Ho gusto, io. – Rispondo voltandomi verso di lui e chiudendomi la porta alle spalle.


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