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Autore: Kessi    30/10/2010    1 recensioni
Emily ricambiò il suo sguardo, pensando che era il ragazzo perfetto.
Si guardarono negli occhi per qualche istante, poi arrossirono e distolsero lo sguardo, volgendolo verso il sole che stava tramontando.
Lo farò innamorare di me, pensò Emily.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I will make him love me
-Lo farò innamorare di me-

 

 

Emily era seduta tra i banchi di scuola e ascoltava la lezione, aspettando che finisse. L’ultima ora era la più pesante di tutte, soprattutto quando si trattava di biologia.
L’insegnante fece fare loro degli esperimenti con degli embrioni di coregone. Seguiva il programma avanzato, insieme alla sua amica Rebecca. Vennero distribuiti a tutti dei microscopi.
Dovevano individuare le varie fasi della mitosi, senza l’aiuto di appunti né tantomeno del libro. Dopo aver individuato le fasi, il professore diede un voto e continuò a spiegare fino a che la campanella suonò.
Vide tutti i suoi compagni alzarsi di corsa e buttare disordinatamente i libri nello zaino. Emily invece fece con calma, o almeno si sforzava di fare con calma e di apparire tranquilla.
“Ciao Emily. A domani” le disse Becks, facendole un cenno con la mano.
“D’accordo, ci vediamo domani”.
Prese lo zaino e se lo mise in spalla, uscendo nel cortile della scuola che era affollato di studenti, ansiosi di ritornare nelle proprie case.
La ragazza invece, si sedette sui gradini della scuola e cercò di individuare con lo sguardo Josh, il suo migliore amico, di cui era segretamente innamorata da sempre.
Il cielo si oscurò, nascondendo il sole e facendo presagire un temporale con i fiocchi. L’aria era divenuta più fredda e Emily indossava solo una felpa.
Qualche minuto più tardi arrivò un ragazzo a bordo di un motorino nero. Le sorrise, salutandola.
“Ciao!” esclamò il ragazzo radiante, togliendosi il casco.
“Ehi” gli corse incontro, abbracciandolo. Poi fece un passo indietro, per osservarlo. Aveva i capelli castani scompigliati a causa del casco, gli occhi che sprizzavano di felicità e un sorrise capace di illuminare il mondo. Era davvero bello. Portava una maglia che suo fratello Jamie gli aveva preso all’università che frequentava. Josh aveva la sua stessa età e si erano conosciuti alla scuola primaria. Erano compagni di classe.
Gli sorrise, mostrandogli la sua contentezza nel rivederlo: lui era appena tornato da un viaggio con i suoi genitori.
“Come stai, piccola?”.
“Molto meglio, adesso.” Confessò. Il ragazzo le sorrise, non capendo cosa significavano davvero quelle parole per la sua amica.
Le porse il casco.
“Dove andiamo?” chiese Emily curiosa.
“Andiamo a fare pranzo insieme, no?” le chiese come se fosse la cosa più logica del mondo.
Emily sorrise, sentendosi realizzata “Oh … Okay!” prese il casco rosso che Josh aveva preso apposta per lei, se lo mise e salì in moto.
Si tenne stretta al suo amico, che guidava più veloce del vento. Aveva paura, ma non così tanta. Era con lui e questo le bastava per affrontare ogni suo più piccolo e banale timore.
Passarono indisturbati tra le strade di New York, superarono la fila di auto interminabili e arrivarono nell’Elite di Manhattan, il posto per i ‘ricchi’.
Lei si sentiva a disagio, lui no. Josh era ricco.
Suo padre era il più famoso avvocato di NY e sua madre era una stilista di Victoria’s Secrets.
Emily invece viveva una vita normale, abbastanza ordinaria. I suoi genitori lavoravano la maggior parte del tempo e lei passava quasi tutti i giorni dai suoi zii o da sua nonna.
Josh la prese per mano, camminarono insieme per le strade affollate di Manhattan, fino a quando non si fermarono davanti a un ristorante. Il ragazzo spalancò la porta con nonchalance, mentre Emily si nascondeva dietro di lui, intimidita. C’erano un gruppo di amiche sedute al tavolo che la squadrarono dalla testa ai piedi, cercando di capire da dove venisse fuori. Non era adatta a quel luogo.
Quelle ragazze avranno avuto milioni di dollari. Indossavano cappotti di Chanel, Gucci, Armani e borse di Louis Vuitton ed altri famosi stilisti.
 Emily si pentì di aver messo i vecchi Levi’s al posto di una gonna elegante.
Sapeva che tuttavia, a Josh non importava se lei fosse ricca o meno. Lui la considerava diversa, unica nel suo genere. Le ripeteva sempre che era molto diversa dalle ragazze che frequentava solitamente, perché lei non era bella solo d’apparenza, ma anche d’animo.
“Andiamo.” La incitò Josh, conducendola verso un’altra sala.
Il cameriere fece loro accomodare ad un tavolo poi se ne andò.
La ragazza gli sorrise “Grazie per avermi portata a pranzo”. Ridacchiò “Anche se sai come la penso su questi posti”.
“E cosa ne pensi?” chiese lui osservandola, e guardandola negli occhi.
Emily arrossì lievemente.
“Sono troppo, Josh. Spenderò una cifra incalcolabile” sospirò “I miei mi uccideranno”.
“No, se non paghi nulla”.
“No.”
“E dai!” insistette lui.
“No, Josh.” Gli rispose risoluta.
Emily prese un piatto di insalata, mentre Josh un piatto di carne con un contorno di insalata. Ordinò una coca cola per lei e una pepsi per lui. Era l’unica persona che conosceva Emily, in grado di distinguere la differenza. “La pepsi è più dolce” le diceva sempre Josh e lei le rispondeva sempre che era speciale, perché per tutti erano due bevande identiche.
Mangiarono con calma, serviti in modo impeccabile, dopodiché Josh pagò per entrambi, con il disappunto di Emily.
“Non te lo perdono questa volta” gli fece quando uscirono dal ristorante.
Andarono a Central Park, per godersi il sole di quel giorno. Questa volta, Josh non la prese per mano.
Si fermarono ad osservare dei bambini piccoli con i loro genitori, che giocavano allegramente.
“Non sono un amore?” chiese Emily.
“Sì, sono molto carini” sorrise affettuosamente.
Lui era anche l’unico ragazzo a cui piacevano i bambini. Emily non riusciva a non pensarci. Era più forte di lei. Aveva tutte le caratteristiche del suo ragazzo ideale, eppure lui non la vedeva in quel modo. Solo amici e nulla di più.
“Secondo te come si chiamano?” fece Josh.
Sorrise. Era il gioco che facevano sempre. Associare le persone ad un nome. Erano molto bravi.
“Il maschio si chiama Sam”. Il bimbo indossava una maglietta arancione e un giubbotto di jeans. Corse ad abbracciare sua sorella. “Lei si chiama Elise”.
Lui ridacchiò “Bei nomi. Grande fantasia. Ma sono troppo complicati, non trovi?” osservò Josh.
Lei storse il naso “E perché dovrebbero essere difficili?”.
Fece spallucce “Non lo so. Secondo me sono sbagliati”.
Emily incrociò le braccia al petto “E allora sentiamo, signorino So tutto io. Come si chiamerebbero secondo il tuo modesto parere?”.
Josh ridacchiò, divertito dalla finta rabbia della sua amica “Mmm …” ci pensò su, alzando gli occhi al cielo e vide un aereo passare. “Jhon e Katherine”. Le sue parole erano così sicure, da convincere anche Emily.
“Ok, chi va a chiederglielo?”
“Tutti e due” rispose Josh, astuto come sempre.
Corsero verso i genitori dei piccoli e chiesero loro i nomi. “Si chiamano Katherine e Sam”.
Qualche minuto dopo, erano seduti su una panchina e discutevano sull’accaduto di poco fa. Erano entrambi diventati bravi in quel gioco.
“Hai visto? Avevo ragione io” disse Emily.
“Ah, come no.” Fece lui sarcastico.
Sebbene a prima vista, sembrasse che litigassero, non era così. Il loro passatempo preferito era punzecchiarsi a vicenda, ed era ciò che Emily amava di più del loro rapporto.
“Io ho indovinato il nome di lui.” Si difese lei, che si stava divertendo un mondo.
“Va bene”.
Il loro discorso sui bambini finì in quel momento, fino a quando Josh le fece una domanda che la colse impreparata.
“Come li chiameresti i tuoi bambini?” fece lui, giocando con un braccialetto di argento, regalatogli dai suoi genitori.
Emily sorrise, e immaginò la sua vita futura. Accanto a sé, voleva Josh. Nessun altro.
“Isobel, se è una femmina”.
“E se fosse un maschietto?” ipotizzò lui.
“Matthew” rispose sicura.
Poi si alzarono e andarono insieme a vedere il tramonto sul mare. Era una cosa intima, da più che semplici amici, ma nessuno dei due fece commenti strani o imbarazzanti. Josh la guardò, e pensò che era la ragazza più bella che avesse mai visto, era la migliore amica che potesse desiderare.
Emily ricambiò il suo sguardo, pensando che era il ragazzo perfetto.
Si guardarono negli occhi per qualche istante, poi arrossirono e distolsero lo sguardo, volgendolo verso il sole che stava tramontando.
Lo farò innamorare di me, pensò Emily.
Lo guardò per un’ultima volta, come semplice amico, e gli fece l’ultimo sorriso da amica. Da quel momento in poi, lei avrebbe smesso di essere Emily, sua amica di infanzia.
Sarebbe diventata più che la sua migliore amica. Si sarebbe fatta amare da lui. Avrebbe trovato ogni modo per conquistarlo.
Lui sorrise, ignaro del piano messo in atto dalla persona che considerava sua sorella.
La abbracciò e quello fu l’ultimo che passavano insieme, da amici, per lo meno.


Note Autrice: Veramente non so che dire di questa fic xD
L’ho scritta tempo fa, senza un perché. Volevo scrivere e stop.
Ovviamente la storia è un classico clichè: due migliori amici e uno dei due si innamora dell’altro.
Il ragazzo, Josh è un ingenuo, mentre Emily è molto astuta. Sono diversi, ma simili tra loro.
Riusciranno a essere più che amici, secondo voi? xD
Commentate.
Fra.

  
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