Non ho mai avuto una visione ottimista della vita.
Sono quello che vede il bicchiere sempre mezzo vuoto. Ho sempre creduto che l'unico scopo della vita è soffrire. Triste, ma vero.
E nella mia vita le occasioni per avvalorare la mia visione così cinica della vita, non sono mancate. Di delusioni ne ho collezionate molte. La musica non mi ha mai deluso, almeno lei.

Eppure...
Sento di aver scoperto grazie a te, nuovi colori, odori, sapori.
Soprattutto emozioni che credevo di non essere destinato a provare. Si può morire di felicità?
No che non si può. Si può vivere di essa.

Come tutte le cose, però anche la felicità non è destinata a durare per sempre. Ne sono sempre stato convinto.
Ma il tuo sguardo così profondo, è riuscito a riaccendere in me la speranza che credevo di aver smarrito. Forse era solo scivolata nel baratro, schiacciata dalla paura di soffrire di nuovo.

Il solito stupido. Mi è bastato vederti poche volte, tra gli scaffali di quella libreria così piccola, da credere quasi egoisticamente di conoscere solo io.
Improvvisamente, i miei pellegrinaggi non erano più dedicati ai libri che avidamente sottraevo di giorno in giorno per farli solo miei.

Erano per te.
Quando finalmente mi sono deciso a parlarti, erano passate già due settimane. Non sono mai stato un grande conquistatore. Anzi, sono piuttosto imbranato e tu te ne sei resa conto.
Bé, sarebbe stato un po' difficile non capirlo, visto il modo in cui mi sono indirettamente presentato a te, facendo cadere una pila di libri mentre mi avvicinavo.

Hai soffocato una risata e mi hai aiutato a raccogliere uno ad uno i volumi, mentre imprecavo rosso in viso. Mi hai chiesto se stavo bene e ti sei presentata. Semplice.

A te sembra riuscire sempre tutto così semplice. Mi chiedo come fai.
Quattro chiacchiere, due caffè e tante risate. E' bastato così poco!

Non credevo che il vero amore sarebbe stato questo.
La banalità di piccoli momenti condivisi insieme. Niente aspettative. Nessun gesto epocale.

Mentre i miei amici hanno costruito da tempo una famiglia, io non avevo altro se non la mia musica. L'amore più grande della mia vita. O forse no.

Forse dovevo solo aspettare che una ragazzina dagli occhioni marroni entrasse nella mia vita. Sono passati mesi dall'ultima volta che ci siamo visti. Purtroppo la mia vita è questa. Continui viaggi, interviste, spettacoli. Questo sono io. Non posso farne a meno.

Non ho pensato nemmeno per un secondo che mi aspettassi. So bene come va a finire. E' un copione che ho letto e riletto mille volte. Nessuna mi aspetta, né ho mai voluto che qualcuna lo facesse in fin dei conti. Ho imparato a non essere egoista dopotutto. Ho imparato a sopportare di buon grado la solitudine.

Dico sempre che adoro starmene da solo nella mia torre, per fatti miei a strimpellare la mia chitarra acustica.
La verità? Ho appena scoperto che è una bugia.
Ora sei qua, tra le mie braccia che dormi serenamente, e hai voluto tenere duro. Sei testarda.

E' anche per questo che ti amo.
Hai la testa più dura della mia, e mi sei sempre stata accanto, anche solo con una telefonata. Nonostante ti avessi risposto male ogni volta che ero preso a fare musica o che il mio umore non fosse certo alle stelle.

E tu caparbiamente sei rimasta con me.
Sei l'unica ad avere capito che ho bisogno di aggrapparmi a qualcuno. Non sono così forte come voglio far credere a tutti.
Nemmeno io lo sapevo.

Domattina, quando ti sveglierai...dimmi di sì. Per sempre.