Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: Miyumi san    13/11/2005    0 recensioni
Questa è la mia prima fanfic, spero ke vi piaccia! Ci ho messo tanto x farla!! Buona lettura! Ah, a proposito, recensite!!!!
Genere: Azione, Comico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ichigo tornò a casa stanca morta. Era ora di cena. Sua madre le venne subito incontro. –Ichigo! Ma dove sei stata? Ci hai fatto preoccupare! Non credevamo che saresti tornata così tardi!- -Sono solo stata un po’ con le mie amiche, mamma- disse Ichigo, con un sorriso non del tutto convincente. Sua madre sorrise a sua volta. –Tra poco è pronto. Cambiati in camera tua e poi scendi- disse la donna, e rientrò in cucina. Ichigo corse su per le scale e si precipitò in camera sua, sbattendo la porta e chiudendo la porta a chiave (pessimo errore Nda). Poi si buttò sul letto, o perlomeno fece in modo di buttarsi sul letto. Perché Kisch (il solito Nda) l’aveva occupato. Ichigo indietreggiò. –Cosa ci fai qui?- disse in tono serio. Si guardò intorno per trovare la spilletta mew. -Cercavi questa?- chiese Kisch, reggendo tra due dita il ciondolo. Ichigo fece per afferrarlo, ma quasi gli cadde addosso. –Un altro errore del genere e mi renderai l’alieno più felice dell’universo!- disse in tono malizioso lui. –Smettila, cretino! Si può sapere cosa vuoi?- -Niente! Sono solo venuto a requisirti questa- disse facendo dondolare la spilletta mew, -e a salutarti. Oggi purtroppo sei stata tutto il tempo fuori portata…ma ora, incapace di trasformarti, chiusa a chiave qui, sei completamente in trappola. Potrei ucciderti- -Ma sì, uccidimi, tanto lo dici e lo dici che alla fine non lo fai mai!- disse Ichigo. Si morse la lingua. Brava idiota!! -Vuoi vedere?- disse lui. –Sì, fammi vedere come mi uccidi, sono proprio curiosa- disse Ichigo in tono di sfida. Sta zitta, scema! -Non i conviene sfidarmi, gattina. Mi stai facendo innervosire- disse Kisch. Quando perdeva la sua aria maliziosa e divertita era quasi spaventoso. Ichigo indietreggiò. –Comunque, non ho ancora intenzione di ucciderti! Io voglio portarti nel mio mondo! Aspetteremo insieme che Pai e Taruto si siano liberati di quelle altre tue amiche, e potrai ritornare nella tua adorata Terra! Non sei contenta?- Ichigo rabbrividì. –Non riuscirei a vivere sul mio pianeta invaso da voi! Questo ti importa?- -Per niente- Ichigo decise di ignorare il ragazzo. Si sedette sul letto e mise le gambe attorno alle ginocchia. Kisch prese a fissarla. Questo dopo un po’ innervosì la mew mew. –CHE CAVOLO VUOI? VATTENE!- gridò, sperando che i suoi al piano di sopra non avessero sentito! Kisch le mise la mano davanti alla bocca, avvicinandosi a lei. Si avvicinò così tanto che lei, per evitare un contatto troppo vicino, si ritrovò quasi stesa [;-)] Cercò di raddrizzarsi non appena se ne accorse, ma Kisch le rimaneva comunque molto vicino, e lei non voleva assolutamente trovarsi a faccia a faccia con l’alieno, quindi dovette restare in quella posizione. Siccome la sua schiena era piegata in modo sgradevole quindi lei faticava a tenersi in quella posizione, cedette e cadde sul letto. Guardò con terrore Kisch sopra di lei. Lui le liberò la bocca e la zittì con un sussurro, siccome lei aveva tutta l’aria di mettersi a gridare. –Non fare così, micetta mia, non ho intenzione di farti ancora quello che pensi tu!- disse dolcemente, togliendole un ciuffo di capelli dalla fronte. Si chinò su di lei, e Ichigo, convinta che l’avrebbe baciata, chiuse gli occhi. Potette sentire il suo calore e le sue labbra che sfioravano quelle di lei appena. Poi improvvisamente, tutto finì. Ichigo aprì gli occhi e scoprì con sua grande sorpresa che Kisch si era smaterializzato, e con grandissima preoccupazione si accorse che la spilletta mew non c’era in giro. Seppe quindi che l’alieno se l’era portata. Quando ichigo scese a cena era piuttosto scossa e in ansia. Che idiota che era stata! Così dava agli alieni un’altra arma per sconfiggere il genere umano! Si sentì a pezzi, anche se a cena c’era il suo piatto preferito, pesce. Lo mangiò con appetito ma di malavoglia, poi salì subito in camera sua, e si rannicchiò sul letto. Lì le venne un’idea terribile (e ci credo Nda) che la fece rabbrividire. Ricordò le parole i Kisch: “non ho intenzione di farti ancora quello che pensi tu”. In mezzo alla frase c’era un maledettissimo ‘ancora’. Ichigo si sentì morire. Dunque non era finita? Si mise subito in pigiama e si coprì fino alla bocca col lenzuolo, tremando come una foglia…come avrebbe voluto che Masaya fosse vicino a lei in quel momento! Tremava come una foglia. Sapeva che Kisch sarebbe ritornato quella notte, ma voleva addormentarsi e non svegliarsi fino a domattina. Invece, la notte, quando le pareva di essersi appena addormentata quando una voce dolce la svegliò. Ichigo però rimase del tutto immobile, sperando che Kisch la lasciasse in pace. Ma purtroppo Kisch non era stupido, e riconobbe subito che Ichigo mentiva. –Svegliati, piccola, lo so che sei sveglia- disse lui. -Cosa vuoi ancora?- chiese lei senza aprire gli occhi. –Io te l’avevo detto che ti sarei venuto a farti visita stanotte- disse lui. –Beh, grazie alle tue romantiche visite notturne io non riuscirò a sopravvivere neanche un’ora a scuola, domani- -Domani non andrai a scuola- disse Kisch. -Ma che cavolo stai…?- -Domani è festa, da voi- -Ma cosa..?- con un sussulto Ichigo si rese conto che quel giorno erano cominciate le vacanze estive. -Bene, allora fammi un bel regalo e vattene- disse con voce impastata dal sonno. Si era appena riassopita che Kisch la drizzò a sedere tirandola per le braccia. Dopodiché le immobilizzò i polsi e la spinse contro il muro, guardandola. Poi la baciò (Ichigo naturalmente nn gradì tt ciò, anke xkè il bacio durò diversi minuti [ke chorta *ç*] Nda). Ichigo cercò da subito di dimenarsi, ma dopo poco era già esausta. Poi Kisch si staccò, soddisfatto (magari te si, ma lei no! Nda). –Ci scommetto che adesso sei più sveglia di un gatto la notte…- sorrise al paragone che aveva appena fatto. Ichigo si pulì la bocca, disgustata. –Non so se da voi è così, ma da noi la notte si dorme!- -Ma le gattine come te non dormono- sussurrò Kisch. Il suo tono fece rabbrividire Ichigo. -A proposito…quel tuo sogno…di che cosa trattava?- chiese. Ichigo lo guardò in faccia, e sentì che lui sapeva cosa aveva sognato. Sapeva di essere lui… -Non è affar tuo!- rispose. –Non fa niente se non me lo vuoi dire- fece lui, -tanto io lo so già cos’è che hai sognato- -Dici sul serio?. Chiese Ichigo, spaventata. –Dico davvero! Vuoi che te lo racconti?- -No!- -Lo so che stai pensando che sono io quello del sogno. Intuizione esatta- A Ichigo parve di cadere in un abisso profondo, si irrigidì e prese a tremare. -E quel sogno si dovrà avverare- Ichigo esitò, i suoi occhi fissi in quelli aurei dell’alieno che la fissava malignamente, le mani ancora strette attorno ai polsi di lei. Poi a Ichigo venne in mente una cosa. –Io non so come finisce- disse. -Ah, ma lo so io. Diciamo in parole povere: il cattivo vince e ottiene quello che vuole- Ichigo si dimenò. Doveva liberarsi assolutamente. Poi però si bloccò: non doveva scappare da lui, avrebbe solo anticipato il sogno, quindi rimase quieta. –E allora?- chiese. –Cosa vuoi che faccia?- -Oh, niente, mi diverte solo starti a guardare- -Ma io mi sono stancata di stare così. Ho sonno e voglio dormire!!- Kisch allora la tirò a sé e poggiò il viso della ragazza sulla propria spalla, abbracciandola. (*ç* belloooooooooooooooo!!! Fossi al posto suo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) Ichigo si rese vagamente conto di quello che accadeva attorno a sé, e si addormentò subito.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: Miyumi san