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Autore: Feel Good Inc    01/11/2010    5 recensioni
Forse loro non si rendono conto dello sconcerto e dell’incredulità che rallentano i suoi piedi; ma la verità è che Sam ha paura. Una paura matta, che gli fa sudare le mani e che lo fa inciampare e restare indietro mentre Gandalf e il padrone si allontanano veloci verso il crepuscolo.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frodo, Gandalf, Sam
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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~ Promise ~

{  walk  to  the  twilight  }

 

 

 

 

« Credevo di avervi perso. »

« Ma di che stai parlando? »

« È una cosa che ha detto Gandalf... »

 

 

« Vieni, Sam! Tieni il passo! »

E Sam ci prova. Non soltanto perché è Gandalf il Grigio a parlare; non soltanto per la paura che lo tramuti in un rospo tartagliante con uno dei suoi incantesimi. Gli obbedisce perché sa che non può essere altrimenti, che ora che è venuto a conoscenza del compito del padrone non può tirarsi indietro.

Eppure sembra una storia così assurda. Anelli malevoli, nemici risorti, creature striscianti in buie caverne e albori di guerre: non c’è spazio per tutto questo nella Contea, nella sua bella e placida Contea. Non è alla luce di tali racconti che è cresciuto, Sam il giardiniere. Per lui conta solo sapere quanta acqua è necessaria alle campanule per rifiorire, quanti giorni bastano ad un baco per infestare un roseto. Ma ecco, in quale pasticcio si è andato a cacciare, per essersi preoccupato una sera delle urla del padrone!

Forse loro non si rendono conto dello sconcerto e dell’incredulità che rallentano i suoi piedi; ma la verità è che Sam ha paura. Una paura matta, che gli fa sudare le mani e che lo fa inciampare e restare indietro mentre Gandalf e il padrone si allontanano veloci verso il crepuscolo.

« Sam! »

Sam è lì, ma il respiro affannoso gli impedisce di parlare. Una cucitura della borsa salta, e molte delle cose che ha ritenuto opportuno portarsi dietro per quel viaggio insospettato cadono a terra. Sam maledice tutti gli Anelli di tutti i Sauron mai esistiti, si ferma e raccatta tutto alla bell’e meglio – sforzandosi di non immaginare l’espressione che Gandalf deve aver messo su.

Sente che si avvicina, con quei passi pesanti della Gente Alta che da parte sua appaiono ancor più minacciosi, e si solleva giusto in tempo per non farsi incenerire dalle sue fatture: o almeno così pensa.

Quando però alza gli occhi atterriti sul viso dello stregone, inaspettatamente vede che, pur non sorridenti, i suoi tratti sono pacifici.

« Tutto bene? »

Sam annuisce, tanto sorpreso dalla mancanza di una qualsiasi minaccia da non riuscire a spiccicar parola.

Gandalf lo osserva come per studiarlo, e d’un tratto sospira e gli pone una mano sul capo, come fa con i bambini di Hobbiville che vengono a chiedergli di mostrar loro l’ennesimo trucco.

« Prima di proseguire trovo opportuno che tu mi faccia una promessa. Non devi perderlo, Samvise Gamgee. »

Sam lo fissa sorpreso; poi sbircia oltre, laggiù alla curva del sentiero ove il padron Frodo si è fermato ad aspettarli.

E in quel momento si dice che, se lui si è ritrovato coinvolto in quella storia per un mero capriccio del destino, il padron Frodo invece lo fa perché ha scelto di farlo. E non può farlo da solo. Non può essere lasciato solo.

Guarda Gandalf e annuisce di nuovo, ora più convinto.

« Ve lo prometto, signore. »

Lo stregone quasi sorride, ma si volta subito e di nuovo si dirige in fretta verso il padrone che attende: magari quel bagliore nel suo viso era solo un riflesso del sole morente.

E Sam si fa coraggio, e lo segue di corsa verso un viaggio dall’esito oscuro e dalla meta forse inesistente, conscio che la Terra di Mezzo ha bisogno di Frodo – ma che forse Frodo ha bisogno di lui.

 

 

« Ho fatto una promessa, padron Frodo; una promessa. “Non devi perderlo, Samvise Gamgee.” E non voglio farlo... Non voglio farlo. »

 

 

 

 

 

____________________________________________________________________

 

 

 

 

 

 

Mmm. Bene. Ecco, lo so che alla fine della mia precedente fic su Il Signore degli Anelli avevo detto che probabilmente non mi sarei più fatta vedere in questo fandom, e che Tolkien per me è intoccabile, e tutto il resto. Però non ho resistito. E a mia discolpa posso dire che stavolta ho osato avventurarmi nel film piuttosto che nel romanzo – cosa leggermente più scusabile, dai, perché nel film ci sono talune situazioni che si possono prestare alle fic senza essere per forza disonorate (sì, esatto, mi sto arrampicando su uno specchio. E pure piuttosto scivoloso x’D).

La frase che Sam rivolge a Frodo sulla promessa che ha fatto a Gandalf, quella di non perderlo mai, nella scena del campo mi fa sorridere e in quella del fiume mi fa piangere a dirotto. Credo che sia la mia citazione preferita in tutto il primo film, e sfiga vuole che, quando una cosa mi ossessiona, io comincio a rimuginarci una storia – già, anche se il fandom è appunto sacro. u////ù

Niente – ho solo immaginato come dovesse essersi svolto quel colloquio tra Gandalf e Sam, ho preso fiato e ho scritto, citazioni escluse, 535 parole.

Che spero vi piacciano. ^^

Aya ~

   
 
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