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Autore: Haruakira    01/11/2010    4 recensioni
Possono i sogni essere gli stracci di un ricodo lontano?
Possono essere una storia in cui leggere tra le righe per vedere il futuro o per comprendere la distruzione di un passato troppo amaro, con troppe luci, troppe ombre? Per alcune persone di certo sono questo e altro e i guerrieri di Atena saranno costretti a confrontarsi con le proprie emozioni, a rivedere le loro convinzioni, il loro essere guerrieri,il loro esistere. Quattro ragazze mostreranno loro una nuova verità, un modo diverso di combattere per la giustizia, per il bene...per chi si ama.
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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cap. 1 rinaqscere
I sogni possono essere gli stracci di un ricordo lontano?
Possono essere una storia in cui leggere tra le righe per vedere il futuro?
Per alcune persone probabilmente sì. E Antares, Sophia, Talia e Febe questo lo scopriranno sulla loro pelle.
 Proprio a partire da un sogno.
Antares come al solito era uscita di buon mattino, decisamente molto prima dell' inizio delle lezioni. Amava percorrere la strada che la separava dalla scuola con calma, respirando a pieni polmoni l' aria frizzante del mattino, percependo distintamente i suoni e i rumori intorno a lei...eh sì, anche il silenzio. Quella mattina, come altre da qualche mese si svegliò triste e affaticata, la sua mente non poteva fare a meno di vagare tra le immagini di un sogno ambiguo, incomprensibile. Cosa ricordava? Delle  voci concitate, un uomo valoroso che combatte per la salvezza di chi ama, la fuga dal nemico...verso la salvezza, rappresantata da un portale. Al di là del portale..una luce accecante.  
Basta. Nulla di più, solo confusione.
- Antares! è..da..mezz' ora..che..ti chiamo e non mi senti...uff...mi sono dovuta mettere a correre>
-Scusa Sophia, ero distratta- e come ogni mattina puntualmente quei pensieri furono interrotti dalla voce familiare di una delle sue migliori amiche.
- A che pensavi?- inquisì l' altra che ben conosceva quell' animo e quel volto per non capire che qualcosa non andava
- Niente-
- Mh...andiamo in classe dai-
Una cosa sapeva Sophia di Antares con certezza. Se non voleva parlare di qualcosa era inutile insistere, si sarebbe solo irritata e avrebbe sofferto di più. Antares non era come la maggioranza della gente, non era come i più che parlando dei propri crucci e sfogandosi si sentivano meglio, questo non l' avrebbe fatta sentire bene o  libera. No, questo, se non si sentiva pronta, e raramente lo era, la faceva star male.
"Oggi sono quattro anni che ci conosciamo. - pensò all' improvviso la ragazza sorridendo mentre si accomodava al proprio banco, accanto ad Antares- Quattro anni a ridere, scherzare, tra gioie e dolori, tante persone sul nostro percorso, veri e falsi amici...ma noi..noi siamo rimaste qui. Sorrido,ancora. Mi guardi Antares, sai a cosa penso, lo sai sempre. Siamo pezzi di anima in corpi diversi, se credessi nella reincarnazione direi di avervi conosciute in un' altra vita: le MIE amiche."
"Eccola che inizia a punzecchiarmi il fianco con la matita, si diverte come una bambina. Mi fa il solletico, inizio a ridere, ridere..."

 Altrove un' altra ragazza, un alro sogno, un altro tormento.
Il fuoco, vedo fuoco intorno a me, è asfissiante, è pericoloso, è la forza di una guerriera che lotta disperatamente, come disperate sono le lacrime che le rigano il bel viso, lacrime amare e salate, colme d' amore e dolore. Non vedo più nulla, forse sono svenuta? Mi sveglio urlando e piangendo, mi guardo intorno con lo sguardo offuscato, sono nel mio letto.
Questo sogno..no..questo maledetto incubo..è, terribile, terribile. Le ragazze, oggi vedrò le ragazze, loro il mio conforto. Sorrido, penso a loro e mi sento un pochino meglio.
Alla fine dunque il risveglio tanto agognato...e con esso il conforto di un' amicizia.

.- Pronto-
- Talia...dove sei finita?!
-Arrivo, giro l' angolo...ECCOMI!
- E non potevi evitare di rispondere al cellulare visto che eri qua?!
La ragazza rise sonoramente. Antares a volte era proprio irascibile:- Guarda che ti vengono le rughe se continui così- non potè fare a meno di scherzare-
-Ok, basta su..oggi è un giorno importate quindi..non litighiamo-
- Come sei saggia Sophia- Affermò Talia vivacemente e con gli occhi luccicanti di ammirazione.
- E allora...iniziamo?- chiese sorridendo Febe
Le ragazze si guardano complici, si sorridono come fanno sempre, una bella giornata le attende..ma anche giorni altrettanto difficili.









Angolino (ino, ino) autrice(scribacchina):
E'  il mio primo esperimento, spero non eccessivamente vergognoso, di fanfic. Spero tanto che qualche povero viandante di passaggio si commuova e si fermi a leggere questa storia (cosa, massa informe, esperimento...chiamatelo come volete..non ho pretese) e magari, sempre commuovendosi, decida di lasciare un commentino affinchè la sottoscritta possa capire se mollare armi e bagagli, se modificare qualcosa, se continuare su questa linea. Grazie a tutti (ora che ci penso..tutti chi??!). Ah...dimenticavo.spero di non commettere plagi..se dovessi farlo avvisatemi...e se alcune parole che dovrebbero contenere consonanti doppie non le hanno...la colpa è del computer che ogni tanto fa i capricci. A presto!
   
 
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