Always
Dylan rimase per un po’
immobile a fissare la porta chiusasi alle spalle di Brenda, non sapeva
realmente cosa fare ma sapeva che non poteva fare altro che aspettare, forse
prima o poi le sarebbe passata, i suoi pensieri furono interrotti dal pianto di
Kim che proveniva dal salone, Dylan andò dalla figlia la prese in braccio e la
cullò, poi guardò l’orologio e decise di andare in cucina a preparare la pappa
per i bimbi.
A Beverly Hills, Kelly
pensava agli avvenimenti della sua vita, il riavvicinamento con Brenda aveva
portato a galla tanti ricordi: come scordare il ballo di primavera in cui loro
due erano vestite uguali, come dimenticare le liti con Brenda per Dylan, come
dimenticare Brandon che la consolava ogni volta che con Dylan c’erano dei problemi.
Già Brandon il suo vero amore, aveva amato anche Dylan, certo e forse lo amava
ancora ma erano due cose diverse, Dylan era il sogno di una ragazzina che vuole
accanto a se un ragazzo bello e dannato, mentre Brandon era stato un amore più
maturo, più concreto, ma era finito anche questo. Dopo Dylan e Brandon come non
pensare a Colin e come le stava per rovinare la vita, ma grazie ai suoi amici
aveva vinto quella battaglia. Adesso nella sua vita c’era Matt, ma non riusciva
a capire cosa provasse veramente per lui, ci stava bene, avevano una grande
complicità, ma non era certamente amore quello che provava per lui, invece
Matt, ne era sicura, l’amava. Questo spaventava Kelly non voleva che lui
soffrisse ma non lo voleva neanche lasciare, non voleva rimanere sola. Era
brutto da pensare ma era la verità Kelly stava bene al sentirsi amata, non
amava ma era amata e questo era già importante. Mentre faceva tutti questi
pensieri mentre sistemava il negozio, Matt entrò e le disse:”Buongiorno
Principessa”, e le porse una rosa rossa.
- Ciao Matt, che ci fai
qui? – chiese stupita Kelly.
- Grazie per
l’accoglienza, sembra quasi che la mia presenza ti disturbi.- disse un po’
offeso Matt.
- Ma no figurati, è solo
che non ti aspettavo. Credevo tu saresti rientrato dal tuo viaggio solo
stasera.
- Bhe volevo farti una
sorpresa, ma se ti disturbo me ne vado.
- No, ma che dici è che
mi hai preso di sorpresa, ero soprappensiero. Tutto qua.
- Spero che tu non
stessi pensando ad un altro.
- No ma che ti salta in
mente. E’ che in queste settimane che non ci sei stato sono successe un po’ di
cose.
- Spero, niente di
grave.- Disse con aria preoccupata Matt
- No, no non ti
preoccupare non è successo nulla di grave. Anzi.-
Detto ciò raccontò tutta
la storia di Brenda e Dylan. Il commento di Matt non fu dei più gentili, era
assodato che non soffrisse più di tanto Dylan. Kelly non reagì a ciò che disse
Matt: non voleva litigare con lui, ma non condivideva nulla di quello che Matt
aveva detto.
Kelly non era l’unica
che non era d’accordo su un commento fatto su Dylan, anche Steve a casa Sanders
doveva vedersela con i duri giudizi di Jenet nei confronti del suo amico. Steve
però non era diplomatico come Kelly e non stette zitto.
- Certamente Dylan ha
sbagliato non lo metto in dubbio, ma da qui a dire che è un cattivo padre e un
poco di buono ne corre, Jenet!
- Bhe,- ribatté Jenet –
io se tu avessi fatto una cosa del genere non ti avrei più rivolto la parola e
non ti avrei più fatto vedere Maddy.
- Bhe ma non l’ho fatto,
e ti ripeto non voglio giustificare il comportamento di Dylan ma lo capisco,
Dylan si spaventa facilmente davanti alle relazioni serie, lo ha sempre fatto.
Ma sai adesso dov’è Dylan è andato a Londra, per cercare di recuperare il
rapporto con i bambini, e probabilmente proverà anche a riconquistare Brenda ma
sa bene che lei non lo perdonerà facilmente però lei a differenza tua vuole che
i bambini crescano con il padre.
- Ma chi le dice che lui
non abbandonerà di nuovo la famiglia? – Chiese Jenet.
- Nessuno, ma secondo me
lei rischierà per i bambini.
- E’ ammirevole.
- No, credo sia solo
molto, molto innamorata.
- Anch’io ti amo ma non
credo ti perdonerei.
- Come sei perfida!
I due continuarono a
battibeccarsi ancora un po’ ma poi ricominciarono a scherzare come due
ragazzini.
Ma non tutto andava per
il verso giusto, infatti all’After Dark, Noah stava cercando di far quadrare i
conti, ma non era facile, gli affari non andavano particolarmente bene, il
locale era sempre pieno, ma i costi per le varie esibizioni dal vivo non erano
coperti dagli incassi!
Noah era al telefono e
stava litigando con un fornitore, che non voleva portargli le casse di birra
ordinate, poiché non aveva ricevuto il pagamento:
- Non puoi dirmi oggi
che non mi consegni la merce, mi metti nei casini Jo.
- Lo so, ma è già la
seconda consegna che non paghi.
- Lo so, hai ragione ma
se mi davi un po’ di preavviso potevo organizzarmi, qui stasera suonerà uno dei
più famosi gruppi della città e io cosa da bere alla gente, acqua.
- Bhe, ma se hai tutti
questi gruppi mi spieghi come non riesci a pagare delle consegne di birra.
- Non è così semplice.
Per favore per questa volta dammi una mano, ti prometto che domani la prima
cosa che farò sarà saldare il conto con te.
- Mm è la stessa cosa
che hai detto la scorsa volta. Però mi stai simpatico e per questa volta ti
vengo incontro ma se domani non saldi, non sarà piacevole! E sai che non
scherzo.
- Grazie Jo. Domani
mattina vengo e saldo il conto te lo prometto.
Detto questo Noah
riagganciò il telefono, sapeva di aver rimandato il problema non di averlo
risolto. Era consapevole di non poter saldare il conto il giorno dopo. Aveva
creditori molto più pericolosi di quanto lo potesse essere Jo.
Mentre a Beverly Hills
la giornata trascorreva tra alti e bassi, a Londra Dylan era alle prese con i
bambini e si stava veramente divertendo. Come aveva fatto a rinunciare a tutto
quello non riusciva a spiegarselo, ma sapeva che adesso avrebbe fatto di tutto
per rimanere e per riconquistare la sua famiglia.
Mentre scendeva le
scale, dopo aver fatto addormentare i bambini (era proprio esausto), sentì
squillare il telefono, all’inizio non era sicuro se rispondere o no, ma alla
fine decise che poteva essere importante e rispose:
- Pronto?
- Dylan?!
- Brandon?!
- Si sono io, ma che ci
fai a Londra è accaduto qualcosa hai bambini? O a Brenda?- disse con voce
preoccupata Brandon.
- No, no stanno tutti
bene!
- Allora come mai sei
lì.- disse Brandon un po’ freddamente.
- Bhe… ecco… io, uff…
insomma io partiamo dal presupposto che hai un amico stupido…
- Su questo sono
d’accordo. Ma vai avanti.
- Insomma mi conosci e
sai che ci metto un po’ ma poi alla fine le cose le capisco e adesso ho capito
che non posso fare a meno della mia famiglia.
- Bhe, adesso cosa vuoi
fare? Ho parlato con mia sorella un po’ di volte e non mi sembra proprio che
lei ti voglia perdonare.
- Lo so me lo ha detto
anche a me, ma non mi arrendo. Intanto devo cercare di essere un buon padre e
poi magari lei si accorge che potrei essere anche un buon marito.
- Marito?!- disse incredulo
Brandon – Dylan McKay che si vuole mettere in catene.
- Ti ho detto che ci
metto un po’ ma poi alla fine le cose le capisco. E adesso ho capito che voglio
passare il resto della vita con tua sorella, e voglio che la nostra sia la
famiglia più invidiata del mondo e voglio che Will e Kim, siano orgogliosi di
me e anche Brenda, quindi metterò la testa a posto e metterò radici.
- Bhe amico mio sono
contento che dici così. Ora capisco che ami veramente mia sorella.
- Si Brandon, la amo con
tutta la mia anima. Il problema è che adesso devo convincere lei. Ed è la cosa
più difficile della mia vita.
- Ok, allora dille che
l’ho chiamata. Ciao fratello.
- Ciao fratello.
Dylan agganciò il
telefono e si girò e sulla porta vide Brenda con una lacrima che le rigava il
viso.
Fine 3^ puntata