Disclaimer:
E’ tutta roba della BBC. Io ci scrivo solo per diletto e
senza alcun guadagno.
You
got it wrong
Non
se l’aspettava.
Anche
se l’intuito avrebbe dovuto farle capire che qualcosa sarebbe
successo, non
aveva dato retta al suo istinto e a quella sua capacità di
percepire cose ancor
prima che il Dottore potesse pensare che accadessero. Non aveva dato
retta a
quella voce in lei che la metteva in guardia… il tradimento
del Dottore era stato
improvviso. Imprevisto.
L’aveva
abbandonata.
A
lei non era mai veramente importato chi viaggiasse col suo Dottore; non
era mai
stata gelosa di nessuno (anche se forse sarebbe stato meglio dire
nessuna) di
loro perché alla fine loro se ne andavano, lei invece era
sempre al suo fianco.
Era stata rapita anni e anni fa – secoli, forse, sarebbe la
giusta unità di
tempo – ma per lei, ed era certa che per lui fosse stato
altrettanto, era stato
amore a prima vista. O primo viaggio.
The
Doctor in the TARDIS.
In
tutto l’universo, quasi su ogni pianeta, quella frase aveva
un suo perché ed
era in grado di far tremare ogni razza... molte di queste dovevano al
Dottore
un vita pacifica. Altre, a causa dell’ultimo dei Signori del
Tempo – avevano
incontrato la loro fine. Il Dottore però era troppo
magnanimo e – benché la sua
razza si fosse oramai estinta – i suoi nemici continuavano a
perseguitarlo.
Persino coloro contro i quali aveva combattuto durante
l’ultima Guerra del
Tempo.
Lui
aveva perso tutto, loro erano
riusciti comunque a sopravvivere.
Però
loro due, insieme, avevano continuato a viaggiare attraverso il tempo e
lo
spazio, portando scompiglio ovunque arrivassero riuscendo comunque a
salvare sempre
la situazione in extremis o semplicemente cambiare la vita di qualcuno.
Talvolta in bene, qualche altra volta in peggio. I punti fissi delle
storia non
potevano essere alterati, e questo in certe occasioni significava dover
sacrificare delle vite. Che fosse una o fossero mille per il Dottore
non faceva
differenza. La morte era un qualcosa che non era capace di accettare e
forse
questo dipendeva dalla sua natura. La razza a cui apparteneva aveva
molte
possibilità di vivere nuove vite prima di andarsene
definitivamente. La sua
capacità di rigenerarsi altro non era che un modo per
scappare alla morte.
Talvolta però il Dottore doveva chinare il capo davanti alla
Nera Signora e
accettare il fatto non potesse salvare sempre tutti.
Eppure
loro due – insieme – ce l’avevano sempre
fatta. Si prendevano cura l’uno
dell’altra. Quando lui era in pericolo. Ricordava ancora
nitidamente la volta
che lo raggiunse nella fossa di Satana.
Non
importava come, lei riusciva sempre a trovarlo.
E
lui era altrettanto in grado di ricambiare. Quella volta che lei era
morta
catapultandosi per errore in un universo parallelo, il Dottore aveva
sacrificato dieci anni della sua vita pur di salvarla. Il
loro era sempre un dare e avere.
Il
fatto che fossero intrappolati in un altro mondo e che lei fosse
l’unica
speranza di salvezza per Rose e il Dottore (Mickey aveva scelto di
rimanere
indietro) era davvero un dettaglio insignificante. Non poter viaggiare
per lei
significava morire. Esattamente come per il Dottore.
E
ora lui non c’era più.
O
meglio, non c’era più il suo Dottore preferito, la
rigenerazione che più di
tutte le altre aveva amato.
Sapeva
benissimo che nonostante il cambio – e di conseguenza nuovo
aspetto, nuova
voce, nuovi gusti, abiti e passioni – l’uomo che
abitava dentro di lei sarebbe
stato sempre e comunque il Dottore. Questo però non le
impedì di piangere
quando l’energia e la forza della rigenerazione
s’insinuarono nei suoi
circuiti, facendole così capire che il tempo per quella
rigenerazione era ormai
finito.
Il
suo Dottore l’aveva lasciata.
Non
appena si rese però conto che il primo viaggio del nuovo
Dottore sarebbe durato
poco, TARDIS capì quanto ingenua era stata a lasciarsi
andare a sciocchi
sentimentalismi e alla rabbia nei confronti del suo decimo Dottore. Non
l’aveva
abbandonata. Non l’aveva mai fatto per niente e nessuno.
L’avrebbe fatto solo nel
momento in cui non avrebbe più avuto né la forza
né l’energia per rigenerarsi,
ma allora, in quel caso, anche lei sarebbe morta con lui.
Ma
non era quello il giorno.
Non
appena sarebbero atterrati – ed era sicura che ce
l’avrebbero fatta, il Dottore
era troppo intelligente perché non potesse salvare entrambi
e questa,
nonostante le rigenerazioni, era una cosa che non cambiava mai
– avrebbe
trovato il modo di farsi perdonare. Se fosse stata una donna, una delle
companion del Signore del Tempo,
avrebbe
detto che si sarebbe fatta bella per lui.
Glielo
doveva e sapeva che lui avrebbe apprezzato.
Lei,
in fondo, era sempre l’unica per il Dottore. La sua sola sexy
thing.
Se
solo avesse potuto, probabilmente questo l’avrebbe fatta
arrossire.
Note
dell’autrice:
Questo
fandom m’ispira flashfic malinconiche,
romantiche ed het. Ok, in questo caso è un het un
po’ strano, ma vabbé. E’ un
amore platonico su cui in fondo anche nella serie scherzano di tanto in
tanto.
Mi sono sempre chiesta perché la TARDIS prendesse
fuoco… questa è la risposta
che mi sono data XD
Il titolo viene dall’omonima canzone dei The Rasmus =)
Spero vi sia piaciuta, a me personalmente è piaciuto
prendere in esame le cose
in questo modo XD
Grazie mille a KillerQueen86 e Little Fanny per aver recensito Eine Chance <3 *tanto, tantissimamente commosa*