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Autore: ChiaraBella    04/11/2010    1 recensioni
Gli amori di una ragazza qualunque...
Chi di voi non ha mai scritto un nome più volte su una pagina bianca, pensando al viso associato a quel nome? Beh lei lo ha fatto molte volte.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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My loves - I miei amori


Salgo le scale che portano alla soffitta di casa mia. Devo traslocare e voglio vedere cosa portare con me e cosa lasciare dai miei. I miei passi non si sentono sul legno pesante, indosso delle ciabattine aperte: è estate, e fa molto caldo.

Prendo la macchina fotografica digitale che ho in mano, e scatto l'ennesima foto di oggi.

Ho girato per tutte le stanze di questa enorme casa a scattare fotografie, penso che ci riempirò un album. Mi scappa un risolino: sono proprio strana!

Tutti si sono chiesti perchè giro a fare foto in stanze che sapreri ricostruire interamente a memoria. Semplice: è la mia casa, non voglio dimenticarmene.

L'ho fatto con la casa dei miei nonni e quella degli zii... perchè non dovrei farlo con la mia?

Dopo un secondo di luce, quella del flash, tutto torna nella penombra e mi decido ad accendere la luce.

Vedo dei pastelli a cera abbandonati a terra.

 

Flash Back

«Rebecca? Rebecca? Rebecca dove sei?» la voce di mia madre, Loredana, mi chiamava dal piano inferiore.

Non me ne importava: avevo appena litigato con mio fratello maggiore e non mi andava di fare altro che stare sola.

Nonostante avessi nove anni, ancora adoravo colorare con i pastelli a cera. I miei colori preferiti erano il giallo e l'arancione. Perchè? Perchè invece del rosa preferivo il giallo? Perchè erano colori vivaci, come il blu elettrico. Vivaci come me, che con i mei due codini neri con i fiocchetti colorati, andavo saltellando in giro per la casa.

Mio fratello, quello che dopo un po' avrei iniziato a repuatare un dongiovanni, si chiama Daniel.

Bhè, quel giorno avevamo litigato perchè lui non voleva farmi da "baby-sitter" nonostante io fossi più matura di lui, che aveva tre anni in più. E io avevo, giustamente, obbiettato che potevo anche stare da sola e che lui era, eh si, che era un cretino. Ed era una delle nostre tipiche conversazioni. Non sapevo che dopo un po' io e mio fratello saremmo diventati inseparabili.

Fine flash back

 

Continuo a far vagare lo sguardo su tutta quella roba accatastata, e trovo un vecchio armadio di legno scuro, che ricordo contenere alcune mie cose.

Apro la prima anta che rilascia uno scricciolio alquanto sinistro, mentre alcuni fogli cadono a terra.

Probabilmente erano stati infilati lì da me, ovviamente molto alla rinfusa.

Li prendo e vedo che sono fotografie, non carta scritta come immaginavo.

Un sorriso estatico si dipinge sul mio volto mentre faccio passare le immagini, tutte che ritraggono me e le mie amiche, a svariate età. Il bello è che non abbiamo ancora smesso di fare le pazze neanche dopo i venticinque anni. E lì ne avevamo si e no diciassette, anche se non ricordo bene quando le avevamo scattate.

Continuo a frugare nell'armadio, e continuamente trovo cose da cui non mi vorrei separare. Lo ammetto: odio separarmi dalle mie cose, dai miei ricordi, e dalle persone più svariate.

Dopo mezz'ora trovo un quanderno, da cui rimango affascinata. Non è grosso, anzi è piuttosto piccolo, con una spirale di ferro e una copertina con un cagnolino sopra.

Decido di aprire la prima pagina, per ricordare, anche se so di cosa si tratta, e non so quanto reggerò ai ricordi.

Sulla prima faccita, opportunamente colorata di giallo e arancione c'è scritto, con un nel pennarello blu "My loves". I miei amori.

Al solo vedere quella pagina una lacrima solca il mio viso.

Questo è una specie di diario... ma è particolare.

Ci sono pagine e pagine piene di nomi.

Nomi che adesso, per chi lo leggerà, non significheranno niente.

Sono nomi di persone, nomi di ragazzi.

I nomi dei miei amori.

Tutti fino ad oggi, fino al mio eterno amore. O, almeno, a quello che spero sarà il mio eterno amore.

Continuo a sfogliare le fragili pagine di carta che racchiudono tutto un mondo, almeno per me.

Vedo piccoli appunti, cose fatte, frasi dette, in mezzo a quell'infinità di nomi.

Anche se sono solo quattro nomi diversi... a cui è stato destinato poco spazio, anche se è un quaderno intero. Mi sembra che non possano essere contenuti in quelle pagine, non credo che loro meritino così poco spazio.

Nella mia vita hanno occupato tanto di quel tempo... tutto il mio tempo è stato dedicato, mano a mano che passavano gli anni, ad ognuno di loro. Stavo giorni, ore, minuti a pensare a quei nomi, ai loro fantastici sorrisi, ai loro occhi... ai loro baci, e tutto l'amore che provavo per loro.

Un'altra lacrima scende sulla mia guancia, mentre il mio cuore si stringe in una morsa fastidiosa. Non è un rimpianto, è solo... tristezza.

Per loro. Loro che mi avevano donato tutto il cuore, ma che avevo dovuto lascirare. Abbandonando una parte di me, del mio cuore, che probabilmente ora non ricordavano neanche. Come io, fino a qualche minuto prima, non pensavo a loro.

Ma il mio cuore, anche solo un piccolo pezzetto del mio amore, era ancora lì con loro... e non li avrebbero abbandonati mai. Qualunque cosa fosse accaduta. Qualunque nuovo amore avessi trovato. E loro stessi, erano conservati nella mia anima, e mai li avrei lasciati andare... sì, perchè senza di loro non sarei stata mai io. Io come sono adesso: innamorata persa.

 

  
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