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Autore: SweetKaaos    04/11/2010    9 recensioni
Era stato facile tanto quanto difficile.
Mentre lo osservavo allontanarsi al seguito del suo Sire, mi ripetevo che non potevo far altro se non quello: osservare.

Spoiler Puntata 3x08
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Merlino, Principe Artù
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Terza stagione
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Era stato facile tanto quanto difficile.
Mentre lo osservavo allontanarsi al seguito del suo Sire, mi ripetevo che non potevo far altro se non quello: osservare.

Era facile tacere, poiché era impossibile non notare il legame tra Merlino e Artù.
Era difficile tacere, poiché a volte quel principe era arrogante e dava Merlino per scontato, senza comprendere quanto fosse fortunato ad averlo accanto.
Io potevo comprendere la sua fortuna, il grande dono che gli era stato fatto. Potevo comprendere poiché da esterno invidiavo e bramavo con tutte le mie forze quel dono, anche sapendo che mai ne sarei stato il ricevente.

Non aveva faticato molto Merlino a trascinarmi nella folle impresa di salvare il suo Sire. Gli era bastato presentarsi davanti a me e dirmi che aveva bisogno di aiuto.

Perché vuoi farlo?

Me lo chiese durante la prima notte all'addiaccio, davanti al fuoco, poco dopo aver udito lo stridulo verso delle viverne.

Per la tua stessa ragione…

Era stato facile tacere. Guardando Merlino negli occhi sapevo che non avrei fatto altro che aggiungere problemi alla sua vita, così la strada che potevo intraprendere era solo una: mentire.

Aiutare un amico.

Lo dissi distogliendo lo sguardo dal suo, e ritornandoci solo un attimo dopo per accertarmi che mi avesse creduto, che dalla mia voce non fosse trapelato nulla.
Così fu, ed era dannatamente difficile e doloroso da accettare. E, quando Merlino aggiunse che Artù era fortunato ad averci… beh, per un attimo le mie convinzioni si sgretolarono e, almeno quanto io tenga a lui, è venuto allo scoperto.

Non intendevo Artù.

Credo che siano stati i secondi più lunghi e intensi della mia vita, poiché essa era in bilico. Potevo vedere del sospetto, dell’indecisione nello sguardo di Merlino mentre indagava, indugiava nel mio. Ma era tutto inutile e già lo sapevo: Merlino non avrebbe mai interpretato ciò che celavo nel cuore, giacché i suoi occhi erano colmi di Artù.

Farei lo stesso per te.

Era il massimo che potevo ottenere, ne ero consapevole e mi attenni alle mie intenzioni iniziali.

Lo spero. Sei l’unico amico che ho.

Ed era vero. Era l’unico amico e l’unica persona che davvero importava nella mia vita.
Quando, dopo la nostra avventura, arrivammo ai confini del regno di Uther Pendragon, la mia rassegnazione si perse nelle parole mentre ricordavo ai miei compagni la mia impossibilità a continuare. Feci l’irriverente parlando del re di Camelot e colpendo così di rimando l’erede al trono. Merlino adorava la mia sfrontatezza poiché non avevo intenzione di farmi mettere i piedi in testa da nessuno. Quando mi chiese dove sarei andato, continuai la mia farsa. Decisi su due piedi di dirigermi verso le terre a sud.

Non puoi continuare a vivere così.

Non avrei voluto continuare a vivere così, a meno che Merlino non si fosse unito a me. Certo, magari avrei ridotto il numero di visite alle taverne di ogni villaggio, se lui fosse stato al mio fianco. Le taverne erano il mio unico modo per sapere che, nel caso in cui Merlino mi avesse cercato, avrebbe saputo in quale posto cercarmi. Nelle taverne chiacchierano e sparlano e, più crei scompiglio, più sei ricordato, lasciando così dietro di te una traccia ben seguibile.

Già, ma è divertente provarci.

Non era divertente, ma non volevo che si preoccupasse quando chiaramente non ero io il fulcro dei suoi pensieri. Era difficile stare lontano dall’unica persona che ti fa sentire in pace col mondo, che ti fa desiderare e credere che la vita valga qualcosa. Ed era altresì facile soffrire per molte lune, ricompensato poi dal sorriso di Merlino e dalla possibilità di sentire il mio nome dalle sue labbra.

Grazie Gwaine.

Anche questa volta non mi deluse, ed io accettai silenziosamente quella dolce, amara ricompensa.

Me ne ricorderò, Gwaine.

Mi accorsi tardivamente che il principe Artù aveva anticipato Merlino nell’avviarsi verso Camelot, ma non potei fare a meno di pensare che, forse, lui «sapesse». Qualcosa, nel suo sguardo e nel suo tono, sembrava volermi dire che comprendeva.
Forse, non dava così per scontato Merlino quanto invece s’impegnava a mostrare.







* * *



Le parti in corsivo sono riprese fedelmente dalla puntata ( Almeno, fedelmente dai sottotitoli che avevo io ^^ )
E' la mia prima fic su questo fandom e spero che vi piaccia!

Betareader: Damphyr

Lasciate una piccola traccia del vostro passaggio.
Un abbraccio
Elly

p.s. Ho modificato un'espressione: "alla ghiaccia" con "all'addiaccio", come suggeritomi nel commento di elyxyz. E' un termine più conosciuto e, inoltre, mi è sorto il dubbio che possa non essere italiano ma del mio dialetto >_>'' Per evitare errori, l'ho sostituito con quello ^^
   
 
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