Estetismo Gotico
Tu mi chiedi, o uomo, con disprezzoperché vesto nero Morte.
Io replico,
il nero ha molteplici valori.
Vesto nero
perché avvolge il mio corpo
esile e pallido di donna
con la tenebra oscura della notte,
il nero del mistero, dell’oscuro,
e sì, anche di Morte.
Vesto nero e di pizzo
perché amo l’eleganza e la
memoria di tempi antichi
in cui donna e uomo vestivano di grazia.
Vesto nero
perché l’oscurità profonda
esalta la mia pelle bianca e
fa splendere l’anima mia
di candore e purezza.
Esalta la mia pelle bianca
come un cadavere nella tomba
giace, avvolto nel suo sudario immacolato
nella sua ultima dimora odorante di rosa.
Indosso abiti scuri e ho capelli lunghi,
neri, come tende di seta,
a ornare il mio viso da morta.
Capelli che sono piume di corvo,
uccello funesto ed elegante
che abita cimiteri e chiacchiera coi morti.
Tu dirai,
che simil tristezza e pazzia
è mai questa!
Questa, o caro uomo, è
il mio mondo di notte in cui celo
il mio essere oscuro.
E comunque, caro,
non solo vesto di tenebra:
unico colore, la bocca piena
e di velluto di rosa, si
schiude in un ghigno,
labbra color cremisi
che le colora di sangue come fosse la
bocca del Vampiro
dopo aver suggellato la vita del bambino.