Le confessioni
di Bill Kaulitz:
Tutto
è bene quel che finisce da Dior.
Sì,
sono
io.
Il divino,
autentico, eccentrico, glamour, fighissimo Bill
Kaulitz, nonché cantante
pluripremiato e pluri-esaurito dei Tokio Hotel. Sì,
perché qualsiasi cosa
abbiano la faccia tosta di dire gli altri tre, quello che manda avanti
la
baracca sono io, per cui i premi e gli esaurimenti sono principalmente
i miei.
Secondo voi, se non facessi parte della band, il successo sarebbe lo
stesso?
No. Senza la mia bellissima voce e la mia truccatissima faccia questo
assortimento di “musicisti per caso” non avrebbe
né passato, né presente, né
futuro. Sarebbero totalmente out.
E questo
perché sono l’unico di questa band ad avere un
minimo di cervello in questa mia meravigliosa zucca.
Cosa intendete
con come
sarebbe a dire?
È
così: quei tre sono degli emeriti imbecilli. O meglio, due
di loro lo sono, Gustav è docile e si lascia inculcare in
testa da me idee
migliori delle sue. Ma gli altri due sono irrecuperabili signore mie.
A partire da
Georg e a finire con Tom. D’altronde sono una
coppia perfetta, direi quasi il prolungamento l’uno
dell’altro. Due corpi e
un’anima. Un neurone per due. Due cuori e una capanna.
Insomma, senza
andare per le lunghe, non mi stupirei di
trovarli a fare cose sconce in
camera
mia.
Avete
capito bene. Perché il caro Tomi sbaglia spesso stanza. E io
sono costretto ad
assistere, se pur per il breve lasso di tempo che passa
dall’aprire al chiudere
la porta, a scene che nemmeno i porno possono eguagliare.
E ho detto
tutto.
Oh, dimenticavo
di precisare che al momento ci troviamo
tutti in albergo, da qui deriva il mio terrore suddetto.
Comunque.
Parlando di
Hagen è un idiota piastrato, che oltre a Tom ama
i suoi capelli piastrati, la sua piastra e i suoi capelli e la sua
piastra e
così via fino alla fine del mondo. Amen. Non mi stupirei se
scoprissi che si piastra anche le ascelle. E
qualche altra
cosa.
Riguardo a Tom,
beh, è retorico, ma purtroppo per lui e
anche per me che lo devo sopportare, i geni che portavano con loro la
bellezza,l’intelligenza, la sapienza e la
virtù…No, cancellate le ultime due.
Dicevo, i geni
migliori sono passati tutti al sottoscritto e
direi che nessuno può metterlo in dubbio. Nessuno.
Quindi
è chiaro che Tom non sia capace di formulare un
pensiero qualsiasi, tranne quelli che gli arrivano dal
piano di sotto.
E vista la
provenienza, non sono pensieri puri e casti.
Povero Tomi,
sembra essere bravo solo in una cosa.
Twincesters,
non parlo per esperienza.
Ma se volete
saperlo da qualcuno, l’unico recapitabile al
momento è Listing. Sono abbastanza sicuro che lui ne sappia
più di chiunque
altro in questa materia.
Et donc, direi che
dopo questa dettagliata riflessione su quanto siano simpatici i miei
compagni
di band, penso che uscirò a fare un giro per negozi. Di nascosto. È
così eccitante!
Anche se
l’ultima volta non è andata come dovuto, ovvero,
sono uscito senza avvisare nessuno, neppure il mio nuovo cane da
guardia
(bodyguard) Johannes o John o come diavolo si chiama. Stava andando
tutto bene,
finchè delle fan mi hanno riconosciuto e appresso a loro se
ne sono avvicinate
altre ed altre ancora. Vanno bene gli autografi e le foto, ma quelle mi
volevano stuprare! Così ho dovuto chiamare aiuto e mi sono
fatto scoprire.
Accidentaccio!
Però
tutto è bene quel che finisce da Dior, no?
O qualsiasi
altro negozio di vera moda in cui
vengo assalito.
Torniamo a noi.
Sto uscendo dalla mia suite che, per
coincidenza o per volere del destino, è la 483. Ed ecco che,
con movimenti
felpati e vellutati ( sì, lo so, sono sexy) mi avvicino
furtivamente
all’ascensore. Questo si apre, magnificamente vuoto e io mi
ci ficco dentro.
Ce
l’ho
fatta!
Si aprono le
porte e di fronte a me c’è Big J.
Rettifico.
Figura di M.
Come rimpiango
Saki!
“
Bill, dove vai solo soletto?”- mi sorride smagliante.
Maledizione a lui e a David.
“ A
flirtare con la tipa della reception”- rispondo, acido.
“
Beh, mi duole informarti che è un
tipo”
Porcapupazzamaremmamaialafanciuccioamechesonounidiota!!!
“Direi
che allora torno da dove sono venutograzieciao”
E gli chiudo le
porte dell’ascensore in faccia.
Ecco. Mi spacco
il deretano tutti i giorni a mandare avanti
una band e poi non posso nemmeno concedermi il piacere di eccitarmi
davanti a
tanti negozi zeppi di cose belle che mi starebbero bene addosso!
Sigh!
Magari stasera
mi tocca pure vedere The Hills con Tom.
Prima o
poi controllerò che nella sua testa ci sia davvero un
cervello.