Storie originali > Azione
Segui la storia  |       
Autore: Vikk711    07/11/2010    0 recensioni
Una città di mare, due giovani uomini e il loro personalissimo senso di giustizia, una "famiglia" in cerca di redenzione. Il tutto condito da azione, sentimento, violenza, e strane domande esistenziali. Benvenuti al ristorante Buonviaggio.
Genere: Azione, Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il furgone di un corriere espresso,probabilmente usato per non destare sospetti, spuntò dalla strada che passava tra i magazzini 14 e 15, per poi proseguire ancora dritto per quella che costeggiava il 2 e l'1, dove si trovavano i nostri obbiettivi.
Mettemmo via il microfono direzionale, Alex recuperò il C4 dal cruscotto della macchina e la borsa con gli strumenti da interrogatorio dal sedile posteriore.
Uscimmo e ci dirigemmo velocemente all'incrocio tra i 4 capannoni, lui seguì il percorso del furgone appena passato, io prseguii tra il capannone 1 e 14, dirigendomi verso la parete esterna del primo.
Alla mia sinistra, si stagliava la costa. La fredda brezza notturna non calmava l'adrenalina che aveva cominciato a scorrermi nelle vene.
Estrassi la pistola dalla fondina sinistra, La impugnai saldamente con due mani, e percorsi velocemente la parete ovest dell'edificio.

Arrivato all'angolo mi inginocchiai, schiena al muro.
Inspirai profondamente l'aria di mare. Le mie mani smisero di tremare... Feci scivolare lentamente l'indice della mano destra sul grilletto, la mia impugnatura si fece più salda, sentii chiaramente il freddo del metallo che stringevo.
Quella notte avrei mandato un po' di gente cattiva all'inferno.

Diedi un occhiata oltre mia copertura.
Il furgone nero era Fermo davanti alla serracinesca del fabbricato, alzata abbastanza da far passare delle persone di statura media. A piantonare l'entrata, due tizi armati di carabina che, da bravi coglioni, stavano a guardare la trattativa all'interno

Mi lanciai verso l'entrata.
La mia corsa destò subito l'attenzione dei due tizi, Ma ancora prima che potessero tendere le armi verso di me, risuonarono le deflagrazioni dei proiettili.
Il primo lo colpii al cuore, il secondo, avendo tempo di aggiustare la mira tra uno sparo e l'altro, lo presi dritto in mezzo agli occhi.
Mentre la strada dietro di lui si chiazzava della sua materia celebrale, la sua caduta mi rivelava la figura di Alex, che si dirigeva come me verso l'entrata.


Ovviamente il rumore degli spari aveva attirato un altro uomo fuori dall'edificio che, sfortunatamente per lui, si voltò verso il mio compagno.
Mi dispiace che non abbia fatto in tempo a salutare il suo tratto intestinale.
Nel giro di un secondo venne proiettato verso di me dalla forza del colpo del fucile di Alex, scavato come una zucca ad Halloween.
«Buonasera!» Lo salutai cordialmente, mentre scavalcavo il suo corpo martoriato.

Lasciai la pistola con la mano sinitra e estrassi la seconda dalla fondina destra, quindi entrai nell'edificio a seguito del mio partner.
Il nostro era un metodo rozzo ma efficace.
Alex procedeva con una raffica a ventaglio con i suoi mitragliatori, in modo da uccidere, o quanto meno ferire chi non era abbastanza rapido da trovare una copertura. Piccoli spruzzi di sangue uscivano dai corpi di chi stava concludendo la trattativa al centro del locale. Era uno spazio
rettangolare, sovrastato circondato da una passerella sopraelevata sorretta da spesse colonne di metallo. accessibile dalla rampa di scale alla mia sinista, appena di fianco all'entrata. Dopo aver sistemato due tizi in fondo alla stanza con un paio di colpi ben assestati, urlai
«Io salgo, tu tieni quelli a sinistra, io ti copro le spalle da sopra!»
«Ricevuto, io ricarico.» Mi rispose, facendo scattare le sicure dei caricatori degli Uzi, per poi ripararsi dietro una colonna alla sua destra.

Mi lanciai sulla rampa, composta da ampi gradini di ferro.
Un gradino, tre, cinque, poi mi si parò davanti un grosso tizio che imbracciava quello che sembrava un fottuto M16.
Nella mia mente si formò l'immagine di un oggetto falliforme di esclusivo appannaggio maschile, che espressi ad alta voce nella sua forma volgare.
«CAZZO!»
Schivai per un pelo la raffica, che fece tintinnare i gradini, buttandomi verso il corrimano. Lanciai verticalmente la pistola che tenevo nella mano sinistra e mi appesi con tute le mie forze alla sbarra per non ribaltarmi oltre.

Fui un lampo. Drogato dall'adrenalina, chiusi un occhio e presi la mira con la pistola nella mano destra. Il proiettile seguì una traiettoria lineare dalla canna della pistola ai testicoli del bastardo che aveva tentato di ridurmi ad un colabrodo. Essi decorarono con una macchia degna del test di Roscharch l'angolo di parete su cui dava l'uscita della scala. Ripreso l'equilibrio, riafferrai al volo la pistola da cui mi ero separato,e corsi su per le scale, scaricandogli i caricatori addosso, mentre quello cercava inutilmente con le mani i gioielli persi.
Non contento, un paio di gradini prima della fine della rampa mi diedi la spinta per saltare e assestargli una poderosa ginocchiata sotto il mento. Questo lo spinse violentemente contro il muro retrostante, andando a produrre un armonioso "CRACK" quando vi entrò in contatto con la testa. Il fucile del bestione andò a sbattere con il calcio sulla parete sinistra, innescando una scarica che colpì al torace un altro tizio che stava accorrendo per farmi la pelle.
Che culo, dovevo pure ricaricare.

Rischiare di morire mi rende nervoso, e rimasi un attimo imbambolato.
Ma le bestemmie in aramaico antico di Alex mi fecero rinsavire. In effetti l'avevo lasciato sotto in mezzo a due fuochi. Buttai un occhiata e lo vidi che sparava all'impazzata dove poteva, trattenendo tutta la sala sotto copertura, ma appena doveva ricaricare si trovava sotto una grandinata di piombo.
Riparandomi dietro i pannelli che impedivano di cadere dalla passerella, cambiai velocemente i caricatori delle pistole.
«Prendili, Ti copro!» Diedi il via libera al mio compagno
«Era ora cazzo!»
Mi sporsi e capii che quelli dietro di lui erano troppi per tenerli a bada tutti insieme. Sparai diversi colpi lungo tutta l'ala d'estra dell'edificio, e mentre i bastardi si riparavano innescai due granate che lanciai verso il centro, arrivando poi di rimbalzo all'obbiettivo.
Non fecero in tempo ad accorgersi degli odigni che le loro urla vennero coperte dalle esplosioni. Esse causarono un violento spostamento d'aria, e deformarono le colonne che reggevano la passerella dalla parte opposta della stanza. Ancora una volta dovetti reggermi per sostenere le vibrazioni e non cadere di sotto.


Dopodichè, il silenzio.Scesi.
«AAAAAALEEEE TUTTO BEEEEEENE?» Urlai poco convinto, mentre mi guardavo intorno.
Una voce soddisfatta mi rassicurò «Tutto bene, tutto bene.»
Aveva la faccia di una persona in pace col mondo, e procedeva verso di me a grandi passi.
Dietro di lui vedevo allargarsi una grossa pozza di sangue. I cadaveri erano nascosti da delle casse di legno che avevano offerto una blanda copertura alla sua furia. Sorrideva sornione, e sinceramente non avevo voglia di vedere come aveva ridotto quei corpi.
«Non ne è rimasto vivo neanche uno?» Chiesi ad Alex
«Neanche uno. Mi sono fatto prendere un po' la mano, mi dispiace.»
«Non è un problema.» Conclusi. Certo, ci sarebbe servito per ottenere qualche informazione su chi stava a capo della baracca, ma erano tutte informazioni che avremo potuto reperire facilmente più avanti.
«Direi di far saltare tutto e andarcene a casa, che ne dici?»
Alex annuì «Nulla in contrario, ma della roba che ne facciamo?»
Mi voltai.
Al centro della stanza, su un carrello per il trasporto dei pacchi, c'erano almeno venti chili di droga.
Ovviamente la regola era sempre la solita.
«Si brucia tutto, senza eccezioni. Lo sai come la pensa il capo.»
Neanche il tempo di finire la frase, che dal nulla partì uno sparo.


   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Azione / Vai alla pagina dell'autore: Vikk711