08/11/2010
5 recensioniQuando canterai la tua canzone.
L’impatto con il mondo è sempre forte
per chi vorrebbe solo farne parte
e avere almeno due o tre cose certe
e avere un Dio che si diverte
Erano tutti lì. Un po’ ammaccati,forse, ma c’erano tutti.
Bonnie si guardava intorno sorridente , mentre osservava Elena e Stefan stare seduti abbracciati sul divano, Meredith seduta a terra che chiacchierava con il finalmente tornato Alaric e Matt che sembrava aver trovato la figura di una dolce e affettuosa nonna nella Signora Flowers. Anche Sage partecipava alla loro felicità, raccontando aneddoti con il suo accento francese, che rendeva il tutto più divertente. Damon era l’unica nota stonata in quel bel quadretto. Se ne stava lì, appoggiato al muro, osservando il nulla.
Tutti , o quasi , erano felici, anche Bonnie ,che riusciva a sentirsi bene semplicemente guardando la felicità altrui , perché considerava un miracolo il fatto che fossero tutti lì vivi.
Avevano sofferto Dio solo sa quanto. Avevano attraversato tutta l’autostrada che li portava all’inferno ed erano tornati indietro. Erano tutti un po’ provati, ma cercavano di non badarci.
Bonnie sentì la mano di Sage, che era seduto accanto a lei, cercare la sua. Lei , sospirò, e la strinse.
Non amava Sage, per lui non ardeva che un piccolo fuocherello, ma era davvero impossibile resistere alle sue avances ,tanto che Bonnie aveva deciso di cedervi. Era tornata dalla bocca della morte e aveva capito che non si poteva aspettare per sempre una persona che non ci ricambia.
Eppure, mentre Sage le stringeva la mano , si alzava e la tirava con se in un’altra stanza, lei non poté fare a meno di guardare Damon, come se potesse da un momento all’altro dire o fare qualcosa per fermare Sage, proprio come nei film. Invece, lui si limitò ad alzare gli occhi e a lanciarle uno sguardo vacuo, senza uno specifico significato, poi lo vide uscire di casa, lentamente, privo di espressione.
Sage la portò in cucina e chiuse la porta. Bonnie gli sorrise meccanicamente e , altrettanto meccanicamente, lo guardò negli occhi non appena lui l’abbracciò.
“ Sei bellissima, mon cherì.” Le disse lui, sorridendo.
Bonnie sorrise con più convinzione, cercando di non pensare a quante volte aveva desiderato che fosse Damon a dirglielo.
Sage , ad un tratto, le prese il mento con due dita, per guardarla direttamente negli occhi, e cominciò con un “ Bonnie, ma chere, ho pensato che se non ci si dichiara, non si può mai capire quale siano i sentimenti di qualcuno nei nostri confronti..”
A quelle parole, Bonnie si perse. Damon non lo sapeva, Damon non lo sapeva!
Doveva dirglielo, ma se Sage si fosse dichiarato prima che lei stessa lo avesse fatto con Damon, non sarebbe riuscita a non far soffrire Sage e allora .. avrebbe semplicemente lasciato perdere.
Guardò Sage negli occhi e poi guardò fuori dalla finestra.
Ma scegli tu fra botte e rime
e scegli tu fra inizio e fine
e scegli tu ma scegli tu per primo.
Bonnie si divincolò dalle braccia di Sage e uscì fuori dalla cucina, poi corse fuori. Stava piovendo.
Si guardò intorno, cercando di scorgere Damon da qualche parte nel giardino.
“ Uccellino, che ci fai qui fuori? Credevo che Sage ti stesse facendo la sua dichiarazione d’amore tutta in francese.” Fece divertito Damon, uscendo fuori dall’oscurità, che sembrava non essersi accorto della pioggia.
“ No.. Lui..” Non appena Bonnie lo vide , perse coraggio.
“ Lui cosa? Te l’ha fatta nella nostra lingua? Oh, beh, carino.” Damon non capiva l’improvvisa agitazione di Bonnie.
“ No, lui ..”
Damon , stufo, aggrottò la fronte e la guardò perplesso. “ Mi sa che ci conviene ripararci, ti stai bagnando tutta.”
“No, aspetta. Lui non c’entra. Devo dirti qualcos’altro.”
“ Se ci metti meno di un’ora okay, ma andiamo sotto il portico ..”
“ Ti amo.” Sussurrò, Bonnie, all’improvviso.
Damon fece cadere sul fianco la mano con la quale stava cercando di afferrare il braccio di Bonnie, per tirarla al riparo.
La guardò con gli occhi spalancati.
E quando canterai la tua canzone
e te ne fregherai di quanto piove
la urlerai in faccia a chi non vuole
e non sa sentire
“ Ti amo. “ disse Bonnie più forte. “ Ti amo!” urlò, iniziando a ridere, come se si fosse tolta un gran peso. “ Dio, quanto ti amo!”
Damon la guardava come se fosse preoccupato, come se temesse di dire o fare qualcosa.
Allora fu Bonnie a spicciarsi. Non credeva di essere mai stata più audace di così. A gran passi, accorciò la distanza che c’era tra di loro e , tirandolo per la maglia , lo baciò , assaporando la pioggia sulle sue labbra.
E quando canterai la tua canzone
la rabbia, l’innocenza, l’illusione
ti toccherà cantare l’emozione
che non sa nessuno
A quel punto, fu come se Damon riprendesse conoscenza. Strinse più forte a se Bonnie, le accarezzò la schiena bagnata e intensificò il loro bacio. Niente era mai sembrato più perfetto.
E quando canterai la tua canzone
la canterai con tutto il tuo volume
che sia per tre minuti o per la vita
avrà su il tuo nome.
(Quando canterai la tua canzone,Ligabue.)
Di solito non scrivo mai sotto le one shot ( e drabble , ecc) che pubblico, ma questa volta ho dovuto farlo.
Tengo a precisare che ringrazio tutti quelli che le hanno recensite (pochi,ma buoni) e a coloro che mi hanno aggiunto tra gli autori preferiti. Grazie di cuore. Comunque sia, sono stata c o s t r e t t a a scrivere questa song-fic! lo giuro! non è solo colpa mia! Ma ciò non toglie che sia davvero un obrobrio . Bene, chiusa parentesi. Chiara.