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Autore: Alehael    17/11/2005    1 recensioni
In meriggio paesaggio, di lille e ginestre dipinto, come idillio d’ispirazione,il mio cuor ebbe avvinto ...
Genere: Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In meriggio paesaggio, di lille e ginestre dipinto,
come idillio d’ispirazione,il mio cuor ebbe avvinto,
ginocchi,sul terriccio posti, e occhi al cielo tesi,
dun’tratto da scompiglio d’errante,furono lesi,

Sussurrando,urlava e piangeva,
mentre ombra il corpo imprimeva,
dal lungo manto,il sangue colava,
e volto afflitto,lacrime esalava,

“Il Credo di vita,ti chiedo Signore,”
Benché odio al dannato hai impresso,
“ora felicità,dona al cuor,mio depresso,”

Incredula pazzia,le sua membra agitava,
lume immondo,i suoi occhi strapparono
e dalla vene flussi d’odio scorrevano,
mentre fiotti e fiotti,urla riducevano,

“Sia fatta tua,mio divino Signore,,
se eterno è il supplizio di peccatore,
celere fiamma sarò,ma di solo amore,
l’assenza, crudelmente, agognerò,”
  
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