Cling
Si rotolò sul divano dalle risate.
Rischiava di morire, non gli arrivava quasi aria nei polmoni.
“Rob, oggi tocca a te cucinare.”
Jude entrò nella stanza, per poi fermarsi sulla soglia quando notò Rob riverso
a terra, ormai con le lacrime agli occhi, perso in una risata divenuta quasi
silenziosa per la mancanza di fiato.
Inclinò la testa.
Sapeva che era fuori di testa, ma non fino a quel punto. Era troppo perfino per
lui scoppiare a ridere davanti ad un innocuo programma per bambini.
Si avvicinò, incrociando le braccia sul petto, per poi dargli un colpetto con
la punta del piede.
“Rob, sei vivo?”
Per tutta risposta, un dito si alzò a puntare lo schermo.
“Si, ho visto, ma mi spieghi cosa c’è di divertente in Sesame Street?” lanciò
un’altra occhiata al televisore. Era una vecchia replica, conosceva bene quella
puntata, Iris gliel’aveva fatta rivedere almeno mille volte perché era quella
in cui…
Sgranò gli occhi, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.
Oh, cazzo.
Raccattò il telecomando, gettato malamente accanto al corpo ormai senza vita di
Rob, e si affrettò a spegnere la televisione proprio mentre sullo schermo
appariva lui.
Non fece in tempo a dire “Cling*”, che lo schermo si oscurò, spegnendosi.
Rob tremava ancora silenziosamente, affondato nel tappeto.
Si lasciò cadere seduto sul divano, ancora scioccato.
Chiuse gli occhi e abbandonò la testa sullo schienale. Tra tutte le cinquemila
puntate di Sesame Street, proprio quella in cui c’era lui doveva andare a
trovare?
Un sussurro lo fece quasi saltare dallo spavento, costringendolo ad aprire gli
occhi di scatto.
“Judsie.”
A quanto pareva Rob era vivo e vegeto, contro ogni sua minima previsione.
Lo guardò serio, del tipo “Se mi scoppi a ridere in faccia ti tiro un cartone
sui denti” e attese che parlasse.
“Credo di non aver capito bene il significato di cling.” Fece vagare la mano
sui bottoni della sua camicia, guardandolo maliziosamente di sottecchi. “Potresti
rispiegarmelo?”
Jude lo guardò, serio.
Aveva riso di lui. Bene, non avevano nulla da spartire, per quanto lo
riguardava.
“Significa stringersi molto a qualcuno, ma credo che tu abbia capito
perfettamente.”
Scivolò da sotto la sua presa e si alzò dal divano, per poi tornarsene in
cucina.
Tempo un paio di secondi e avvertì Rob appoliparglisi sulla schiena.
Chiuse gli occhi, cercando di mantenere il controllo e non urlargli contro.
“Questo è cling?” lo provocò, mordicchiandogli il lobo dell'orecchio.
“No, questo è un tentativo di stupro.”
“Ma se ancora non ho fatto nulla.”
“No, ma l’intenzione c’è.”
“Bè, allora potresti diventare consenziente ed evitare così lo stupro.”
Si abbandonò contro di lui quando passò a mordicchiargli il collo.
“Allora?”
Si rivoltò nel suo abbraccio e riaprì gli occhi.
Quando Rob notò il suo sguardo brillare di malizia, seppe di aver fatto centro.
“Te lo spiego in camera da letto, il
significato di cling.”
Ringraziò mentalmente Iris per averlo costretto, a suo tempo, a partecipare al
programma.
Cominciò ad indietreggiare, spingendo Rob contro il corrimano della scala.
Premette le labbra sulle sue, sorridendo, per poi farsi tirare su per le scale
e rinchiudere in camera nel giro di qualche nanosecondo.
Quando Rob lo buttò sul letto, per poi aggrapparsi alla sua camicia, scoppiò a ridere.
“Questo è cling.”
*tradotto: aggrapparsi
Spazio autrice:
Non ho parole, dico solo: guardatevi questo e sbavate incontrollabilmente come
ho fatto io *^*
Cling
Non è bellissimo? xD
Scoperto prima per caso, mi ha mandato una botta di ispirazione, non potevo lasciarla
dov’era xDD