Serie TV > Merlin
Ricorda la storia  |      
Autore: Mo Caffrey    12/11/2010    7 recensioni
Morgana china lo sguardo sulle proprie mani. Tremano leggermente e Morgana non sa come fermarle. Si è introdotta nella stanza di Uther con l’intenzione di ucciderlo, ma quella maledetta forza benefica che sembra proteggere i Pendragon l’ha fermata ancora.
.@*°*.. Buon Compleanno Egle! ..*°*@.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Morgana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciaooooo!

Sopresa! Questa è una ficcy di compleanno per Egle che oggi compie -non so se sono autorizzata a dirlo- anni.

Tanti, tanti auguroni tesoro!

Spero che la tua giornata passi benissimo!

Kiss kiss!


Noticina in ritardo: ^^'' effettivamente avevo dimenticato di dire che in questa fic Mordred è più grande che nel telefilm. Ormai ho letto così tanto di questa coppia scritta in questo modo, che quasi penso che sia canon! Quindi qui Mordred è il Mordred di Egle, che ha l'aspetto di Allan Hyde e che è più adulto!
Qui le spiegazioni ufficiali!

 

 

 

 

The rose of Camelot

 

Si abbassa il cappuccio del mantello e poi lascia cadere a terra l’indumento caldo e pesante con una calma innaturale.

Vorrebbe urlare o magari piangere, ma l’unica cosa che riesce a fare è rimanere lì seduta davanti alla toilette a rimirare il suo stesso viso imprigionato sulla superficie dello specchio. E’ pallido, molto più del suo usuale pallore. Deve aver perso peso per colpa della malattia, le guance sono lievemente scavate e gli occhi sono adornati da ombre scure. Si sente ancora debole, ma la rabbia continua a sostenerla.

Morgana china lo sguardo sulle proprie mani. Tremano leggermente e Morgana non sa come fermarle. Si è introdotta nella stanza di Uther con l’intenzione di ucciderlo, ma quella maledetta forza benefica che sembra proteggere i Pendragon l’ha fermata ancora.

Morgause deve essere così delusa da lei. Da lei e dalle sue mani che nonostante tutto continuano a tremare.

E’ stanca, Morgana. Talmente tanto che non riesce nemmeno ad alzarsi e raggiungere il suo letto. Risolleva di nuovo lo sguardo, ma lo specchio le regala l’immagine di due visi ugualmente pallidi. Il suo cuore manca un battito quando incrocia lo sguardo plumbeo dell’altro.
Non osa muoversi, non ha neppure il coraggio di riprendere a respirare per timore che lui scompaia all’improvviso.

“Mordred” le esce in un piccolo sussurro, mentre lui comincia ad avanzare verso di lei.
Dovrebbe impedirgli di farle visita. Se le guardie lo trovassero al castello, lo consegnerebbero ad Uther e lui lo condannerebbe a morte.

Socchiude gli occhi quando le dita di lui le accarezzano i capelli, scivolando abilmente tra quei fili di seta.

Morgana vorrebbe dirgli di andarsene, ma è troppo concentrata sulla sensazione delle sue dita tra i suoi capelli. Lente carezze le percorrono la schiena, è una sensazione intossicante, ma anche incredibilmente confortante. Se solo fosse possibile, resterebbe lì tutta la notte a farsi accarezzare i capelli da Mordred. Rabbrividisce come se avesse molto freddo quando lui all’improvviso smette, ma non ha abbastanza tempo per chiedersi quali siano le sue intenzioni, visto che Mordred la solleva tra le braccia. Lei si aggrappa al suo collo, mentre il suo cuore inizia a battere più veloce. E’ sul punto di dirgli di metterla giù, che è troppo pesante, ma lui sembra sorreggerla senza il minimo sforzo. Lo guarda in viso, sentendosi avvolgere dal suo sguardo solitamente gelido e distante.

“Hai bisogno di riposare” le dice il ragazzo, portandola verso il letto.

Morgana non si ribella, abbandonando lo spirito intraprendente che l’ha sempre animata.
Pensa che per una volta è bello essere coccolata da qualcuno. Emette un debole risolino, carezzandogli leggermente la nuca con le dita.

“Perché ridi?” le domanda Mordred, sedendosi sul bordo del materasso con lei in braccio. Morgana si era aspettata che lui la lasciasse andare subito e invece il ragazzo non sembra avere la minima intenzione di metterla giù.

Morgana osserva il suo viso, memorizzando quei tratti con calma. “Niente” assicura, ma sa che lui non si accontenterà di quella risposta. Si morde nervosamente le labbra quando Mordred si limita a fissarla aspettando che lei prosegua. “E’ solo che non avrei mai creduto che tu mi coccolassi” si affretta ad aggiungere.

Il ragazzo rimane in silenzio e Morgana comincia ad aver paura di aver detto la cosa sbagliata e di averlo fatto arrabbiare.

“Forse mi piace farlo” dice lui alla fine, scostandole i capelli dietro all’orecchio.
Morgana incurva le labbra in un sorriso furbo, guardando il suo viso. Vorrebbe punzecchiarlo, vorrebbe fargli confessare che invece a lui piace molto prendersi cura di lei, ma sa che a lui non piacerebbe, così si accontenta di aspettare che Mordred la guardi di nuovo.

“Ti ho portato una cosa” dice il ragazzo, infilando una mano pallida al di sotto del suo mantello nero.

Morgana si sporge carica di aspettativa. Magari Mordred le ha portato un veleno o un manufatto magico, qualcosa che possa aiutarla ad uccidere Uther, ma quando il ragazzo fa riemergere la mano dalle pieghe del suo mantello, stringe tra l’indice e il pollice lo stelo di una rosa rossa.
Morgana osserva senza fiato i petali scarlatti, rilasciando rumorosamente il fiato. E’ magnifica nella sua assoluta perfezione.

Non ne ha mai viste di così belle, nemmeno nei giardini del palazzo curati dai tanti servi di corte.

“Mordred” le esce in un sussurro.
”Buon compleanno” risponde il ragazzo, porgendole la rosa.

Morgana la prende tra le dita quasi con devozione, portandosela poi alla punta del naso per inspirarne l’odore. Il suo compleanno è passato da qualche giorno ma a lei non importa. Abbassa le palpebre e si abbandona al profumo intenso della rosa. E’ intossicante, esattamente come il tocco delle mani e delle labbra di Mordred sul suo corpo.

“Non ci sono fiori in questa stagione. Come…” dice, prima di lasciar perdere. Si rende conto da sola che è una domanda stupida. Ha sempre odiato il fatto di essere nata d’inverno, per anni aveva fantasticato di poter festeggiare il suo compleanno all’aria aperta, nei giardini pieni di sole e di fiori. Mordred le aveva regalato uno spicchio di primavere in quel lungo e gelido inverno.

“E’ bellissima” sospira, tornando a guardare il ragazzo negli occhi.

Il suo sguardo la fa rimanere di nuovo senza fiato. Non aveva mai pensato che qualcuno potesse guardarla in quel modo, come se non volesse altro al mondo a parte lei.

“Tu lo sei” dice Mordred con sicurezza.

Morgana vorrebbe chiudere gli occhi, ma non riesce nemmeno a muoversi mentre lui avvicina il viso al suo. Percepisce il tocco leggero delle labbra di Mordred sulle sue, prima che le dita del ragazzo si insinuino tra i suoi capelli. Trema tra le sue braccia, ma è un tremore diverso rispetto a prima.

Non c’è più paura e non c’è più rabbia. Solo passione.

“Buon compleanno” bisbiglia di nuovo Mordred contro la sua bocca, prima di iniziare a spogliarla.

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: Mo Caffrey