Melodia notturna
Sol, si, la, la, sol…
Ti blocchi, innervosito dalla stonatura delle note, e le cancelli dal pentagramma con furia.
Sono giorni che cerchi di scrivere una canzone, ma l'ispirazione è pressoché inesistente perciò finisci sempre col mollare tutto e ti ritrovi con il morale a terra.
Eppure non desisti.
Hai bisogno di distrarre la tua mente, a qualunque costo.
Perché ogni volta che il tuo pensiero accarezza la figura di lei, la tua concentrazione va a farsi fottere – cosa che non puoi permetterti -.
Ma è qualcosa di inevitabile perdersi in fantasie quando sei in pieno stordimento amoroso. {O.O}
Ed ecco che di nuovo lei fa capolino nella tua testa.
E la cosa ti infastidisce, più di quanto dovrebbe.
Senti un inquietante cigolio alla porta.
Non hai bisogno di voltarti per sapere chi è la conosci troppo bene.
Ti trattieni dall’impeto di spaccare il pianoforte nel momento in cui ti rendi conto di sapere tutto di lei.
Lei, lei, lei…
<< Ciao, Soul. >>
Quella voce ancora troppo fanciullesca e squillante per una ragazza di quindici anni riesce con quelle poche parole a farti perdere un battito.
La sua fottutissima presenza ti destabilizza, lasciandoti qualche secondo senza parole.
<< Ciao… >>
Neanche ti volti verso di lei, ti limiti a farle un cenno, hai troppa paura anche solo a vederla.
La senti avvicinarsi sino accanto a te, e si siede.
Trattieni il respiro per un attimo, cercando di tenere lo sguardo rivolto verso il basso.
Il suo profumo dolce ti colpisce in pieno, e fai violenza su te stesso pur di rimanere immobile, mentre un improvviso formicolio alle mani e alle labbra ti rende ansioso.
<< Che facevi? >> ti chiede, interrompendo quel silenzio insopportabile.
Una domanda più stupida non te la poteva fare, ma come puoi risponderle male, dopotutto?
<< Suonavo… o meglio, cercavo di comporre qualcosa di nuovo… >> Non la guardi negli occhi, non ci riesci perché la tua attenzione è catturata da qualcosa di più morbido e invitante.
Quelle dannate labbra.
<< E ci sei riuscito? >>
<< No… >> rispondi di getto, mentre lo strano formicolio alle mani si fa più insopportabile.
Rimane il silenzio, ma per qualche minuto o qualche secondo?
Infondo tu non lo sai.
Quando c’è lei il tempo si scandisce in modo diverso.
<< Ti posso aiutare in qualche modo? >>
<< Che ne sai tu di musica? >>, sei quasi cattivo e te ne penti subito, ma lei non sembra turbata, quindi ti calmi.
<< Ma siamo amici, no? Quindi è normale aiutarsi a vicenda… e io voglio farlo, in qualche modo… >>
Amici.
Amici.
Amici.
Sei solo un suo fottutissimo amico.
Tra di voi non c’è niente di più.
Ma perché doveva andare così?
Infondo l’amore tra Meister e Armi non era proibito… giusto?
La guardi negli occhi, e ti ci immergi, stanco di nascondere le tue sensazioni.
Vuoi fare quello che ti pare, adesso.
<< Maka, devo parlarti >>
Questa storia è nata così, dal nulla ... e sinceramente a non mi piace poi così tanto, ma visto che a chi l'ho fatta leggere è piaciuta molto ho deciso di pubblicarla.
Non ho pretese per questa storia, se volete ditemi che e pensate.Un bacio a tutti.