The Fullmetal Alchemist in:
Scar, il diabolico barbiere
di Fleet Street!

Personaggi:
Scar Todd;
Mrs Lust;
Edward Hope;
Winry Barker;
Alphonse Tobias;
Colonnello Mustang;
Messo Huges;
Riza Barker;
Greed Pirelli;
altri personaggi minori.

Avvertenza: a tutti i fan di Mustang, non è mia intenzione offendere il bel (bellissimo!) colonnello dandogli la parte del giudice, è solo non ce n’erano altri più adatti di lui e Huges ☺

Capitolo 1: Il barbiere

Era una calda notte di inizio primavera, un treno passava veloce nel paesaggio di campagna, alla sua destra si delineavano le luci di Central City dove era diretto.
Appoggiato alla ringhiera in fondo all’ultimo vagone il giovane Edward Hope, alchimista, ammirò la città dove intendeva finire il suo apprendistato (era troppo terrorizzato dalla sua maestra precedente, GULP!).
Era così felice per la sua prima visita alla capitale che iniziò a cantare.

Edward: I travelled through the world
beheld its wonders
from Xerses’ ruins,
to the mountains of the East,
But there's no place like Central!

Scar: No, there’s no place like Central...

Una figura sbucò dal nulla e fece quasi perdere l’equilibrio a Ed.

Ed: Ah! Signor Todd! La prego, non mi venga più dietro in questo modo! Mi farà prendere un colpo!

L’uomo, alto quasi due metri e con gli occhi cremisi, si avvicinò al ragazzo e guardò anche lui all’orizzonte.
Scar: Eccola qui- mormorò- Central City…
Ed: C’è qualcosa che non va, signore?- chiese preoccupato.
Avevano passato la maggior parte del viaggio insieme, e il giovane a suo malgrado si era affezionato a quell’uomo un po’ ombroso.

Scar rispose: You are short...
Life has been kind to you...
You will learn.

Ed: CHI SAREBBE LA PULCE ULTRAMINUSCOLA?!??!!
Se c’era una cosa che non poteva sopportare era che gli altri lo prendessero in giro per il suo metro e mezzo di statura.
Si avventò su Scar intenzionato a farlo a pezzettini con l’alchimia, ma quello, per nulla turbato, si limitò a tenerlo a distanza appoggiandogli una mano sulla testa e continuò a cantare.

Scar: There's a whole in the world like a great black pit
and the vermin of the world inhabit it
and its morals aren't worth what a pin can spit
and it goes by the name of Central.
At the top of the hole sit the previlaged few
Making mock of the vermin in the lonely zoo
turning beauty to filth and greed...
I too have seen the world and admired its wonders,
for the cruelty of men is as wonderous as the East
but there's no place like Central!

Mezzora dopo scesero alla stazione di Central City, vuota a causa dell’ora tarda.
Edward, a cui era passata la rabbia, si concentrò di nuovo sull’animo del compagno: aveva davvero uno sguardo amaro mentre osservava la città.
Il ragazzo capì che qualcosa lo turbava.
Ed: Signore?
Lui si riscosse come da un sogno.
Scar: Ti chiedo scusa Edward, ma non mi sento affatto sereno…
Ed: Era sembrato anche a me, posso sapere cosa vi turba tanto?
L’uomo rivolse lo sguardo ai palazzi che li circondavano; a poco a poco i ricordi tornarono su insieme a un fastidioso groppo in gola.
Ingoiò un paio di volte, ma non servì a farlo stare meglio.
Scar: Tra questi palazzi, una volta familiari, sento aggirarsi delle ombre…
Ed: Ombre?- il discorso stava prendendo una piega inquietante.
Scar:… Spettri…
Disse dopo qualche attimo di silenzio.
Ed: Di bene in meglio!
Allora Todd cominciò a narrare una storia, una storia di amore e ingiustizie, dove però non c’era lieto fine…
Scar: There was a barber and his wife
and she was beautiful...
a foolish barber and his wife.
She was his reason for his life...
and she was beautiful, and she was virtuous.
And he was nieve.
There was another man who saw
that she was beautiful...
A bastard colonel of the Army,
who, with a gesture of his claw
removed the barber from his plate!
And there was nothing but to wait!
And she would fall!
So soft!
So young!
So lost and oh so beautiful!

Ed: E la donna, signore, ha ceduto?

Scar: Oh, that was many years ago...
I doubt if anyone would know.

Ed: Ho capito! E’ stato il colonnello bastardo a farle quella cicatrice, vero?
Scar: Sì, piccoletto, è stato lui!
Ed: CHI SAREBBE PICCOLO?
In quel momento appare chissà da dove Zolf J. Kimbly, l’Alchimista Scarlatto.
Zolf: UN MOMENTO! Qui c’è un errore: quella cicatrice è opera mia! L’hai letto FMA n°15? Si capisce che sono io no?
Scar elimina il rompiscatole con la classica alchimia distruttrice.
Scar: Ahem, come dicevo (il cadavere sbatte a terra), sì, fu il colonnello a farmela, prima di imprigionarmi…
Ed: (che si è arrampicato su un palo della luce) …. Capisco….
Scar: Non sembri così tappo da lassù.
Ed: (conta fino a dieci per non avere un altro attacco di rabbia) Andrete a cercarla? Vostra moglie intendo.
Scar: Sì, e qualunque cosa succeda, la troverò, lei… e la bambina…
Ed: Le auguro buona fortuna…
Scar: Grazie, Edward, e dimmelo se riesci a diventare alchimista di stato… Per festeggiare ti farò la tua prima rasatura!
Ed: Davvero? ( con gli occhioni sbrillucicanti)
Scar: Certo, ma mi sa che dovremo mettere un cuscino sulla sedia, altrimenti non riuscirai a tenere la testa indietro…
Ed: COME SAREBBE A DIRE??!!!?
Scar: Spero ci rivedremo, Edward…
Ed: Io spero di no… Comunque, per scaramanzia, dove posso trovarla?
Scar: Se vorrai io sarò…- si girò verso le strade buie –In Fleet Street, probabilmente… Addio fagiolino.
Ed: Aspetti! Provi un po’ a ripetere chi sarebbe il fagiolino microscopico, eh?!!?!???
Scar lo ignorò e si incamminò canticchiando una canzoncina inquietante.

Scar: There's a hole in the world like a great black pit
and it's filled with people who are filled with shit!
And the vermin of the world inhabit it!