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Autore: elfin emrys    13/11/2010    6 recensioni
La piccola Aranel stava correndo per la radura. Quel giorno lei, Emrys e i suoi genitori erano andati a fare una passeggiata. Arthur non aveva molti impegni ultimamente e quindi aveva deciso di stare un po' con i suoi figli. La bimba sentiva il vento fra i capelli biondi. Chiuse gli occhietti azzurro cielo, lasciando che i raggi del Sole le accarezzassero la pelle bianca. Il fratello la inseguiva, a braccia aperte, come se volesse accogliere il paesaggio fra le proprie braccia e stringerlo forte. Il ragazzo stava ridendo, mostrando il proprio sorriso, tanto simile a quello del Re. Nonostante, infatti, i capelli neri, gli occhi come il mare e la carnagione pallida, il Principe assomigliava terribilmente ad Arthur. E quest'ultimo ne era fiero. Entrambi si fermarono sotto degli alberi a riprendere fiato, mentre lontano i genitori stavano camminando tenendosi per mano.
[Erede]
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Merlino, Nuovo personaggio, Principe Artù
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
- Questa storia fa parte della serie 'Erede'
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Possiamo tenerlo?

facente parte della serie Erede

 

NOTE:

Salve, bella gente! Ecco a voi una nuova storia della serie Erede! In realtà questa non l'avevo mai pensata: mi è venuta in mente oggi, dedicandolo al nuovo memrbo della mia famiglia... un piccolo cagnolino =) E' un amore... anche se è un vero puzzone -.-" Ma è ancora troppo piccolo per insegnargli qualcosa =( Per adesso dobbiamo tutti aspettarci qualche "regalino" improvviso -.-" Detto questo, spero che la storia vi piaccia =D Kissotti a tutte

 

La piccola Aranel* stava correndo per la radura. Quel giorno lei, Emrys e i suoi genitori erano andati a fare una passeggiata. Arthur non aveva molti impegni ultimamente e quindi aveva deciso di stare un po' con i suoi figli. La bimba sentiva il vento fra i capelli biondi. Chiuse gli occhietti azzurro cielo, lasciando che i raggi del Sole le accarezzassero la pelle bianca. Il fratello la inseguiva, a braccia aperte, come se volesse accogliere il paesaggio fra le proprie braccia e stringerlo forte. Il ragazzo stava ridendo, mostrando il  proprio sorriso, tanto simile a quello del Re. Nonostante, infatti, i capelli neri, gli occhi come il mare e la carnagione pallida, il Principe assomigliava terribilmente ad Arthur. E quest'ultimo ne era fiero. Entrambi si fermarono sotto degli alberi a riprendere fiato, mentre lontano i genitori stavano camminando tenendosi per mano.

-Chi arriva per ultimo...

-E' un brutto troll!

I due fratelli ricominciarono a  correre nella direzione opposta a prima, verso il padre e il papà** che, intanto, si stavano baciando amabilmente. Il petto della bimba si alzava e abbassava affannosamente, cercando di tenere il ritmo col fratello, un po' più grande di lei di età, ma non tanto di fisico. Lui la guardò, sorridendo furbo e orgoglioso, prima di superarla senza troppe cerimonie. Aranel lo guardò confusa per pochi secondi, prima di raccogliere la gonna fino alle ginocchia e correre fino a farsi scoppiare i polmoni. La bimba stava recuperando terreno, quando, improvvisamente e senza alcun preavviso, si fermò. Le orecchie leggermente più grandi del normale, ma che al contrario di quelle del papà stavano ben attaccate alla testa, avvertirono un leggero lamento, acuto e straziante. Emrys arrivò fino ai genitori, girandosi per vedere dov'era la sorella. La vide ferma davanti a un piccolo fosso, a fissare qualcosa al suo interno. Il Principe guardò il padre, che ricambiò lo sguardo perplesso.

-Aranel! Aranel!

Merlin cominciò a correre verso la figlia, che intanto gli faceva cenno con la mano di venire. Arthur e Emrys lo seguirono, curiosi. Quando i tre si fermarono davanti al fosso, videro la piccola che accarezzava contenta un cagnolino dal pelo nero. Doveva avere circa un mese. Il cucciolo stava leccando il viso della Principessa, che rideva. L'uomo moro la raggiunse, sorridendo e cominciando ad accarezzare il cagnolino. Emrys restò ancora con il padre, ma dopo poco anche lui cedette.

-Padre, possiamo tenerlo?

I tre andarono verso Arthur che, imperterrito, assisteva alla scena, sorridendo dolce. I tre sorridevano contenti, ma il loro sorriso fu troncato da un netto "NO!" di Arthur. A quel punto, Merlin lasciò il cucciolo ai figli e, preso il re per un braccio, lo condusse poco lontano. Arthur pensò di essere finito: Merlin sapeva che non poteva dirgli di no.

-Arthur, ti prego...

La voce del moro era quasi supplicante, insistente. Una mano si posò sul volto di Arthur. Lentamente quella stessa mano scese sul collo. Il co-Re*** avvicinò il proprio viso a quello del biondo.

-Ti prego... hai visto com'è carino? Dai, possiamo?

Le labbra del moro si posarono più volte delicatamente su quelle del biondo, che intanto chiudeva gli occhi, coccolato dalla sensazione di avere Merlin. Lentamente, le braccia del Re andarono a legarsi intorno alla vita del marito, spingendolo a sè. I bimbi sorrisero lontano: sapevano che il loro papà sarebbe riuscito ad ottenere di tutto dal biondo.

-Dai... sai... potresti avere una bella ricompensa, una che magari non provi da un paio di mesi... ma non solo per oggi... anche per qualche altro giorno a venire, quanto vuoi.

Le labbra di Merlin si incresparono in un sorriso astuto e malizioso, mentre quelle parole lasciavano la sua gola, con un tono di voce molto basso, quasi smielato, ma che lasciavano intendere molto. Arthur sospirò, mentre lo tirava di più a sè, cercando ancora la sua bocca, che sapeva così tanto di miele e di erbe. Il moro ridacchiò, si staccò da lui.

-Non ci provare. I bimbi sono là e non voglio che vedano: potrebbero rimanere traumatizzati.

-Va bene.

L'uomo lo baciò ancora, prima di lasciarlo andare. Entrambi andarono dai bimbi, sorridendo. Il biondo li guardò, fissò i loro occhi speranzosi... e annuì. I due bimbi esultarono, accarezzando ancora il cucciolo, che tremava fra le loro mani. Il piccolino mugolò, ma poi chiuse gli occhi e si lasciò andare alle coccole dei due. Aranel lo porse al Re, che lo prese in braccio. Sorridendo, andarono verso Camelot. Mentre Arthur sentiva il cagnolino rilassarsi fra le sue braccia.

 

 

 

 

 

 

 

AAAAAAH!!! MALEDETTO, MI HA FATTO I BISOGNINI ADDOSSO!!!!

 

 

 

 

*alla fine ho preso uno dei nomi che mi ha consigliato chibimayu

**ricordo che padre è Arthur e papà è Merlin. Serve a distinguerli.

***ricordo che il co-Re è Merlin


   
 
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