Menti, dimmi una bugia.
Giurami l'eterno, col per sempre e con i mai.
Parlami per ore, senza mai tacere, ché il silenzio fa pensare e quell'odioso, piccolo tarlo scava incolmabili crateri nel legno tenero dell'animo che già, ormai, è un colabrodo.
Non lo voglio più ascoltare: al suo posto la tua voce dolce di velluto.
Menti, dimmi una bugia, ed io starò, ammirata e stupefatta, a mirare il tuo talento mentre, con parole su parole, costruisci la tua tela e la mia felicità.
Mi lascerò avviluppare, senza alcuna resistenza, dai tentacoli della tua illusione e – forse solo un poco soffocando – mi lascerò rinchiudere nella torre più alta del tuo castello, ma solo a patto che si muri la finestra.
Menti, dimmi una bugia.
Promettimi la luna, e sarà come se l'avessi in tasca: ubriacami col nulla più sano e genuino ed io chiuderò per sempre gli occhi su questo mondo triste e senza più nulla ad ancorarmi a terra, piena del tuo niente, volerò nel cielo fino a rubarla.
Menti, dimmi una bugia col tuo cinico cipiglio e, non temere, ché ho scordato gli occhiali sul comodino – lo scambierò per un sorriso dolce.
Tu che conosci la realtà e compatisci con sufficienza questa mosca ingenua che, con fede cieca, si è lasciata catturare dal miele nel tuo ghigno - menti, dimmi una bugia, ché non sopporto più questo puzzo di putrefazione.
Menti per convenienza, tu sai come va il mondo: il ragno vince.
« Quando impareremo a mentire allora diventeremo furbi. » dici da dietro la maschera giusto un attimo prima di divorarmi, e credi forse d'essere il cattivo.
Abbagliato dalla luce della sacra verità, non t'accorgi sprovveduto, che se vinci è solo perché ho deciso di lasciartelo fare: mi mangi solo perché mi lascio mangiare.
« No » dico, e ti guardo consumarti, giorno dopo giorno, sotto il peso della tua ragione « lo diventeremo quando impareremo a credere davvero nelle bugie. »
Il tuo vero ti distrugge, la mia nebbia d'illusione mi farà morir felice.
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CANTUCCIO MANZONIANO -
Duuunque.
In tutta onestà questa cosa non mi convince troppo, soprattutto la parte - diciamo - centrofinale.
È nata, all'inizio, come poesia, - anche se so che il termine riferito agli sgorbietti che partorisco è un po' improprio u_u - ma mi sono accorta di non riuscire a concetrare tutto quello che volevo dire in qualche verso e siccome l'idea di base mi piaceva abbastanza ho deciso di riprenderla e di trasformarla in questa roba qua. Che ne dite? Mmh?
Anche questa fanfiction partecipa all'iniziativa 2010: a year togheter , indetta dal Fanfiction Contest ~ { Collection of Starlight }, col prompt #157. « Quando impareremo a mentire allora diventeremo furbi. »
E basta, mi pare di aver detto tutto - passo e chiudo!