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Autore: BrokenApeiron    14/11/2010    1 recensioni
La pace, nel regno di Domino ed in famiglia, è tornata. Sky vuole sposare Bloom, e la festa si svolge al meglio. Ma re Oritel ha un pensiero fisso, che non riesce a dimenticare. Una frase. Un amico, o qualcosa di più..? Sul pairing Oritel/Erendor.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'Autrice: Allora... Iniziamo con le scuse. Io non volevo andare a vedere il film delle Winxs. Non volevo andarci.
Quando ero piccola ho visto un pezzo della prima serie, e lì mi son fermata. Adesso, all'alba dei miei anni molto lontani dalle elementari e medie, sono passata ad altro. Ai Pokémon, per esempio.
Ma le Winxs le avevo definitivamente lasciate. Due miei amici mi hanno obbligato ad andare con loro, e poiché Porco Rosso iniziava un'ora dopo, sono andata anche io.
Però non è stato del tutto tempo perso. Ho trovato una buona coppia: Oritel ed Erendor.

Le Trix lo avevano torturato.
Lo avevano torturato, maltrattato e quasi ucciso, solo per sapere cosa ne aveva fatto di quella maledetta clessidra.
Oritel sospirò, le foglie rosse del suo regno, Domino, che ondeggiavano calde alla brezza del vento. Sua figlia gli giunse alle spalle, gli saltò addosso, lo coccolò e gli diede un bacio sulla guancia, felice che il padre avesse nuovamente approvato il matrimonio con il suo Sky. Oritel sorrise, la strinse a sé, la rassicurò e la mandò da sua madre, che la aspettava per l'abito da sposa.
La guardò rientrare a palazzo, lasciandolo solo sulla terrazza, solo con i suoi pensieri.
Erendor...
Scosse la testa, toccandosi le tempie. Per tutti questi anni, non ha voluto dirgli la verità.
Una verità dura, crudele, ma giustificata dalle scelte che aveva. E quell'idiota si definiva un traditore, vivendo diciannove anni credendosi tale.
Abbassò lo sguardo, scuotendo la testa. Le cose dovevano cambiare.
Il matrimonio di Bloom e Sky fu come quello di una vera principessa: Sontuoso oltre ogni limite. Si svolse nel giardino del palazzo reale di Domino, in mezzo ai suoi alberi rossi. Tutte le celebrità della dimensione magica erano invitati, dai principi fino agli insegnanti delle scuole, streghe escluse. I regnanti di Domino non erano molto propensi ad invitare nuovamente chi aveva cercato di farli saltare in aria.
Oritel, vestito da un sontuoso abito, si aggirava per il giardino, cercando qualcuno con lo sguardo.
"Oritel, amico mio, che bello vederti!" Il re di Domino si girò, sorpreso. Le labbra si aprirono in un sorriso affamato.
"Che strano, Erendor, essere braccati da chi si cercava."
Il re di Eraklyon gli sorrise cordiale, offrendogli la mano coperta dai guanti eleganti. "Perché braccato, Oritel? Va bene che siamo in mezzo al tuo labirinto di siepi, ma non c'è bisogno di fare paragoni così forti!"
Oritel scoprì i denti, il sorriso che diventava quello di una volpe catturata dal cane da caccia. Gli prese la mano, stringendola nel solito gesto d'amicizia. "Io lo trovo perfetto, Erendor. Dopotutto, ho fatto ricrescere alte queste siepi apposta."
Il padre dello sposo sollevò un sopracciglio, aprì la bocca per cercare di dire qualcosa, ma la mano di Oritel lo spinse verso di lui, contro il suo petto.
Presto presto presto
Voglio sentirlo vicino
Voglio averlo mio

Alzò lo sguardo, cercando i suoi occhi, ma non riuscì a tenere aperti i suoi mentre qualcosa di caldo e umido percorreva il suo orecchio sinistro.
"O-Oritel?!" Il regnante ritirò la lingua, osservandolo soddisfatto.
"Sbaglio o hai ansimato, Erendor?" La voce melliflua, carica di erotismo.
Voglio averlo tutto per me.
"Oritel, ma tu, io... abbiamo moglie e figli!"
Nervosismo. La sensazione di qualcosa che scivolava sulla sua gola fece morire le frasi successive.
"Ho detto... sbaglio o hai ansimato, Erendor?"
L'interpellato deglutì, spaventato. "S... Sì." Disse veloce, senza sapere quale risposta lo avrebbe salvato.
"Allora non curiamoci di chi ci aspetta a casa, ma godiamo insieme di questo momento, amico mio."
Oritel aveva ripreso il suo tono amichevole, e l'altro sperò che la tempesta fosse passata, ma le dita del primo, curiosamente scivolate sui pettorali dell'altro, mandarono in fumo la speranza del re. "Oritel, dobbiamo... umh..."
Il respiro gli si mozzò in gola, le mani si strinsero sulla giacca dell'altro, mentre Oritel tirava con due dita quella sporgenza piccola e dura che si era formata sul petto dell'amico, che si notava da sopra i vestiti.
"Sssh, Erendor, non preoccuparti, ti proteggo io dalle streghe e fate cattive..."
Gli sussurrò ancora all'orecchio, una, due volte. Il padrone di Eraklyon sospirò, senza riuscire a reagire, gli occhi che saettavano da un occhio all'altro di Oritel, che lo guardava soddisfatto.
Le siepi del giardino, cresciute rigogliose, avevano nascosto i pomeriggi d'amore tra Marion ed Oritel, che avevano svelato, recise, la tenera dichiarazione tra i due sposi, quel giorno nascose, agli occhi di tutti, i sentimenti che il re di Domino provava, ormai da anni, verso il re Erendor di Eraklyon. Sentimenti che, alla presunta morte dell'amico, non era più riuscito a trattenere.



{ -Oritel, il tuo perdono ha reso questa vita degna di essere vissuta.
   
 
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