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Autore: phoebe91    14/11/2010    0 recensioni
Una ragazza che lotta per vivere,un ragazzo con una profonda ferita...che l'amore è tutto, è tutto ciò che sappiamo dell'amore!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1

 

La ragazza se ne stava seduta nella mensa,il piatto ancora intatto. Giocava timidamente con una delle due trecce che portava di lato. I suoi capelli erano raccolti dietro in una lunga coda che tratteneva i capelli lisci e di un bellissimo color nero pece. Aveva sempre odiato quei capelli,la sua pelle era chiara,pallida e il nero non faceva altro che accentuare il pallore. I suoi occhi erano verdi ma cambiavano tonalità a seconda della luce. Di fianco a lei c’era seduta una ragazza piuttosto bassina,riccia e castana,ma molto graziosa. I suoi occhi erano castano scuro e sembravano molto vispi,si guardava intorno curiosa cercando qualcuno.

<<  Vorrei sapere dov’è finito…Magari sta con qualcun'altra…  >> sbuffò gonfiando le guance indispettita <<  Sta tranquilla Mel,sono sicura che arriverà!  >> disse a bassa voce l’altra ragazza.

<<  Tu fai presto a parlare Cristal,non sei fidanzata…  >> non appena finì la frase,un ragazzo piombò di corsa accanto a lei stampandole un bacio sulla guancia <<  Scusami tesoro,perdonami!Quel vecchiaccio rinsecchito del professor Walter,mi ha trattenuto più del previsto!  >> il ragazzo era molto più alto di lei e aveva i capelli castano scuro,arruffati. Il suo fisico era molto atletico,spalle larghe e muscoli, la ragazza scompariva tra le sue braccia

<<  Va bene ti perdono, ma se vengo a sapere che sei stato con qualcun’altra passerai il giorno più brutto della tua vita…  >> il ragazzo fece una smorfia seccato, Mel iniziò a stritolargli la coscia con un pizzicotto <<  Ti cambio i connotati in modo che nemmeno tua madre potrà riconoscerti!  >> il ragazzo le fece un sorrisino dolorante <<  Sei dolcissima amore, non potrei mai tradirti!  >> Cristal rise a quella scena. Erano bellissimi insieme,pensava che lei non avrebbe mai potuto avere un ragazzo come lui,nemmeno diverso,non ne avrebbe avuto mai nessuno. Si intristì di nuovo,Mel se ne accorse e fece cenno a Dylan di allontanarsi un po’ <<  Guarda chi si vede al tavolo degli sfigati…la nostra piccola secchiona ammalata…come stai stamattina?Passato il raffreddore?  >> Cristal sbattè le palpebre… conosceva fin troppo bene quella voce. Alzò piano gli occhi,e si ritrovò davanti la ragazza bionda e favolosa,ma solo di aspetto… <<  Non ho mai avuto il raffreddore,Jess!  >> rispose seccata

<<  Per te carina,sono Jessica e basta…  >> rispose lei con una voce sprezzante,accanto a Jessica c’erano altre due ragazze,una portava i capelli sciolti con un codino sopra,castano chiaro, l’altra invece aveva i capelli corti,con un taglio scalato,neri.

<<  Ma perché non lasci perdere questa appestata e c’è ne andiamo via?! Ho una lezione da fare

io…  >>  sbottò quest’ultima.

<<  Sta tranquilla Samantha,mica vogliamo prenderla in giro, vogliamo solo fare quattro chicchiarere…Vero Jess?  >>

<<  Ma certo… Kristen ha ragione… volevamo solo fare quattro chiacchiere da buone amiche!  >> Jessica accentò in modo strano le ultime parole. Mel fece un finto sorrisino e poi disse <<  Perché voi tre tenere amiche,non le fate con le vostre nonne quattro chiacchiere, a questo tavolo non c’è posto per le galline!  >> le tre le fecero uno sguardo di sfida e se ne andarono indispettite. Dylan e Melissa si diedero il cinque <<  Sei grande tesoro!  >>

<<  Lo so!  >> Cristal era rimasta in silenzio…di nuovo…  Era da due mesi che aveva iniziato l’università,e non era mai riuscita e rispondere per le rime…A volte pensava che forse non avevano tutti i torti a prenderla in giro, vista la sua salute,che da quando era lì era solo peggiorata...aveva fatto tutto il possibile per nasconderlo a sua madre… ma per quanto avrebbe potuto farlo?

A risvegliarla dai suoi pensieri fu la voce di Mel che le diceva che le lezioni stavano per riprendere. Il corso di Architettura finì alle sette di sera e dopo aver salutato i ragazzi Cristal attraversò la strada che la separava dalla casa dei suoi. Era una bella villetta bianca,non tanto grande,ma comoda. All’ingresso c’era una piccola veranda dove Cristal aveva messo un dondolo,nelle notti più calde si fermava lì a studiare. Aprì il cancelletto e aprì la porta entrando. Una donna fece capolino dalla cucina. Era una signora giovane,di media statura,aveva i capelli fin sopra le spalle,biondi,e degli splendidi occhi verdi. La madre di Cristal era sempre stata magra,e aveva un corpo da favola, quando aveva sedici anni partecipava a molti concorsi di bellezza,e aveva anche vinto molti premi,iniziando una brillante carriera come indossatrice. La ragazza aveva spesso invidiato sua madre,e poi lei aveva rinunciato alla carriera per starle accanto,e questo faceva terribilmente sentire in colpa Cristal…Anche se la madre non aveva mai dato a vedere nulla, sapeva bene quanto questo sacrificio le era costato <<  Ciao mamma…  >> Cristal le diede un bacio, la donna le scompigliò un po’ di frangia con la mano <<  Com’è andata oggi?  >>

<<  Benissimo grazie…Papà ha chiamato?  >>

<<  Si, e ti manda un bacio…purtroppo non credo tornerà nemmeno domani…ha troppo lavoro!  >>

<<  Capisco!  >>.

La ragazza andò a cambiarsi d’abito. La divisa dell’università era un vestitino a pieghe nero con il colletto bianco,tipo alla marinara, che lasciava trasparire un top. Il colletto era chiuso da un cravattino,anch’esso bianco. Le calze erano nere e arrivavano fino alla coscia. La divisa imponeva di portare delle scarpe con un tacco leggermente alto. Esattamente come per i suoi capelli,odiava quel colore,avrebbe tanto voluto essere bella come sua madre…Nel campo della moda il nero avrebbe dovuto snellire,ma a lei non piaceva affatto,perché metteva troppo in evidenza la sua carnagione dal colore innaturalmente pallido. Gettò la divisa sul letto e indossò un vestitino rosa, comodo,che lei adorava. Pranzò velocemente e poi tornò con la testa sui libri fino a sera,quando si addormentò sulla scrivania…

 

La sveglia iniziò a suonare fastidiosamente, Cristal alzò la testa dalla scrivania,le faceva male il collo. Dovette alzarsi per spegnerla,in quel momento entrò la madre <<  Buongiorno!  >> la donna si guardò in giro <<  Hai dormito vestita?  >>

<<  Già… >> ma poi la donna diede un occhiata al letto, perfettamente rifatto <<  Non avrai dormito sulla scrivania…  >>

<<  Mi sono addormentata…  >>

<<  Tesoro,lo sai che non ti fa bene dormire scomoda…hai bisogno di riposare la notte!  >>

<<  Lo so, ma adesso ho bisogno solo di un buon caffè…  >> la ragazza indossò la divisa e scese a fare colazione. Dopodiché attraversò la strada e si recò all’università. Mel stava camminando per il corridoio,sbadigliando.

<<  Buongiorno!  >>

<<  Ciao Cristal…  >> salutò debolmente <<  Hai una pessima cera stamattina…peggio della mia…  >> scherzò la bruna. <<  Molto spiritosa…stanotte non ho chiuso occhio…sono rimasta con Dylan al telefono…Nei dormitori femminili i maschi non possono accedervi…e Dylan è partito stamattina presto per un corso supplementare a Londra…  >>

<<  Ma dai…A parte che Londra non è lontana,tornerà presto no?!  >>

<<  Una settimana…  >> disse lei mugugnando. Cristal non potè fare a meno di ridere

<<  Lo trovi divertente?  >>

<<  Sei tu che mi fai ridere…appena ti stacchi un po’ da lui diventi depressa!  >>

<<  Ma è normale!Io e lui viviamo in simbiosi!Siamo come lo zucchero che si amalgama perfettamente al caffè…  >> Cristal rimase un po’ a riflettere <<  Ma non tutti mettono lo zucchero nel caffè!  >>

<<  E’ la prima cosa che avevo in mente,cosa pretendi alle sette del mattino?!  >> in quel momento la ragazza guardò l’orologio <<  Accidenti…sono già le sette e un quarto…sono in ritardo per il mio

corso…  >>

<<  Il professor Banner ne sarà lieto…  >> ironizzò Melissa <<  Cavolo…quello mi ammazza…ci vediamo in mensa!  >> Cristal scappò via. L’università era stra colma,e dovette stare attenta a schivare gli altri studenti per non investirne nessuno. Ad un tratto,mentre correva freneticamente,sentì un forte dolore sulla fronte e si ritrovò sbalzata a terra con i libri aperti sul pavimento. Quando aprì gli occhi dopo l’urto vide un ragazzo di fronte a lei…Era alto, aveva degli splendidi capelli neri che gli ricadevano sul volto,i suoi occhi erano incredibilmente profondi e blu metallici,quasi neri. Lui era davanti a lei,in piedi e la stava fissando,sembrava piuttosto infastidito <<  Dovresti guardare la strada quando cammini!  >> sbottò. Cristal iniziò a raccogliere  libri sparsi a terra,sotto gli sguardi divertiti degli altri ragazzi

<<  Ti chiedo scusa, andavo di fretta e allora…  >>

<<  La mamma non ti ha insegnato che non si corre per i corridoi?  >> disse un altro ragazzo,Cristal lo fissò accigliata, poi si ricordò che era veramente tardi <<  Ti chiedo ancora scusa,ma devo andare,ho una lezione!  >> la ragazza corse via di nuovo. L’aula di Architettura era piuttosto lontana e le ci volle qualche minuto per arrivare,non appena entrò il professore smise di parlare,e lei si ritrovò tutti gli sguardi dei presenti addosso. Il professor Banner era un uomo di circa cinquanta anni e non appena la ragazza entrò la fulminò con lo sguardo. <<  Alla buon ora signorina Haward…  >>

<<  Buongiorno,mi scusi,non succederà più!  >>

<<  Lo credo bene,perché adesso signorinella,lei mi porterò un intera relazione sull’architettura Gotica in Inghilterra... e la voglio sulla mia scrivania per dopo domani!  >> Cristal maledicette se stessa. Si andò a sedere al suo posto senza proferire parola,sentiva solo le risatine di qualche altro alunno,divertito dalla sua punizione…

 

Mel trattenne una risata, 

<<  Non c’è niente da ridere Mel… Ho solo due giorni per fare un intera relazione,hai idea di quanto sia grande l’Inghilterra?Come diavolo farò?!  >>

<<  Dai tranquilla,ti aiuterò io…Vedrai che ci riusciremo!  >>

<<  Grazie…ma tu non puoi lasciare il dormitorio…  >>

<<  C’è la biblioteca ricordi? Facciamo così,io ti troverò tutto il materiale di cui ha bisogno,e poi vediamo di stendere una relazione insieme…  >>

<<  Lo faresti davvero?  >>

<<  Certo…siamo amiche no?!  >>

<<  Grazie…  >>

<<  Bene al lavoro gente…ci aspettano due giorni di fuoco!  >>

<<  Già…Sai una cosa?Stamattina mi sono scontrata con un tipo…Alto,capelli neri,occhi blu… carino,ma terribilmente antipatico!Sai per caso chi sia?  >> Mel cambiò immediatamente espressione

<<  Che c’è?  >>

<<  Non lo conosci davvero?  >>

<<  No…mai visto!  >>

<<  A volte mi chiedo dove vivi…Quello è Keith Russell…E’ il tizio più popolare di Cambridge…è entrato qui con ottimi voti…e ha un curriculum di tutto rispetto… Per non parlare della fila di ragazze che ha dietro!  >> Cristal fece un espressione disinteressata <<  Uno di quei soliti tipi con la puzza sotto il naso insomma!  >> Mel fece uno strano ammicco <<  Dammi retta Cristal…tu sei qui solo da pochi mesi,evita Keith e la sua banda…  >>

<<  Perché?  >>

<<  Non sono esattamente “bravi ragazzi”…  >>

<<  Ma tu hai detto che lui ha ottimi voti…  >>

<<  Si,ma non ti ho mica detto che ce li ha perché studia tanto…  >>

<<  Che vuoi dire?  >>

<<  Queste sono solo voci,ma si dice sia raccomandato dalla sua famiglia…Ha una buona posizione sociale…  >>

<<  E allora cosa c’è che non va?  >>

<<  Lui e la sua banda sono dei teppisti…ma ovviamente nessuno li può toccare…sai com’è,il crimine non paga…  >>

<<  E io che pensavo che queste storie fossero superate, siamo nel ventesimo secolo dopotutto!  >>

<<  Mia cara questo è il mondo…Ma l’importante è che tu gli stai alla larga,quindi niente più scontri!Ma adesso basta perderci in brodo di giuggiole, abbiamo del lavoro da fare…  >> Mel e Cristal lavorarono in biblioteca fino all’ora di chiusura e poi la ragazza tornò a casa. Sua madre era in vestaglia <<  Ciao mamma!  >>

 <<  Ciao tesoro,come ti senti?  >>

 <<  Un po’ stanca,ma dovrò lavorare per tutta la notte,il professor Banner ha deciso di affibbiarmi una ricerca sull’architettura Inglese perché ho fatto tardi alla sua lezione…e la vuole per

dopodomani!  >>

<<  Ma tesoro,lo sai che non devi stressarti,andrò a parlare io con questo professore e gli spiegherò la situazione!  >>

<<  No mamma…per favore…non voglio sentirmi… diversa!  >>

<<  Tesoro…ma tu non sei diversa… sei solo un po’ più fragile di molte persone!  >>

 <<  Certo…Non voglio che tu fai nulla, promettimelo!  >>

<<  Ma Cristal…  >>

<<  Promettilo!  >>

<<  D’accordo,ma se vedi che non ce la fai,per favore tesoro lascia perdere…un cattivo voto non è importante quanto la tua salute!  >>

<<  Va bene, ora vado in camera mia,buona notte!  >>

<<  Buona notte!  >>…

 

Cristal si chiuse in camera sua a lavorare per tutta la notte…sapeva già che sarebbe sicuramente crollata…ma lo voleva fare lo stesso, doveva dimostrare a se stessa,e forse più agli altri,che poteva farcela…

  
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