Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: MelsAlien    14/11/2010    1 recensioni
Lei.
Quella fragile piccola umana, incontrata per caso.
Avevo deciso: sarebbe stata la mia vittima.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1


Ebbene sì.Bill Kaulitz, il cantante dei Tokio Hotel è un vampiro.
Nessuno lo sà.
Nè Tom, nè il resto della band.Nè i miei genitori.
Nessuno.Quando ho scoperto di essere cambiato mi sono arrangiato da solo, capendo, che la mia vita era cambiata, definitivamente.
Non sarei più stato il Bill che conoscevo.
Avevo capito che ero diventato un vampiro, senza che io, mi ricordassi qualcosa.



Avevo bisogno di sangue.Mi ero rinchiuso nella mia camera.
Ero un assassino. Contro il mio volere.
Ero diventato questo mostro.. quest'essere.Pensavo anch'io che fosse bella l'immortalità.
Invece... Adesso non lo penso più.
Inanzitutto per il fatto che devo uccidere delle persone.Mi devo nutrire del loro sangue.
Talvolta, quando mangio con gli altri, devo sforzarmi di mangiare una pizza, che prima amavo.
Adesso non ne sento più il sapore, e questa cosa la odio.
Gli altri per fortuna non hanno notato un mio cambiamento.


Corro per le vie di Berlino.Nessuno mi vedrebbe, sono troppo veloce.
Mi dirigo verso un parco, sentendo l'odore del sangue.
E' tarda notte, mi sembra strano che ci sia qualcuno, però meglio, almeno posso cibarmi.La vedo.
Comincio a camminare, alla velocità umana.
E' su un'altalena che si dondola lentamente, con lo sguardo rivolto verso il suolo.
Io sono a 200 metri da lei.
In un secondo sono proprio dietro lei, non si accorge delle mia presenza.Sento il suo respiro, inspiro il profumo del suo sangue.
Non resisto, mi avvicino ancora di più, e con un gesto veloce le sposto i capelli, apro la bocca e i miei canini escono.
Lei spaventata, non capendo che sta per succedere, mi guarda spaventata.
Troppo tardi, ho gli infilato il miei canini nel suo collo.
bevo, avidamente.
L'assenza del sangue mi aveva reso pazzo.Da giorni non bevevo.
Lei si aggrappa a me, io non bado a quello che fa, e continuo a saziarmi di quello che può offrirmi.
Lei, all'improvviso, alza debolmente il viso, io sentendola muovere la guardo.
Fisso quei suoi occhi.Verdi.
Mi stacco subito da lei, che stanca mi cade addosso.
Sono un mostro.
  
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