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Autore: kribja    14/11/2010    1 recensioni
Schero di una notte. Lei una ragazza costretta a cambiare spesso città, lui quello che credeva fosse il suo migliore amico.
Lei sicura di se, lui incerto della vita.
Storia di un passato che si intreccia con l'odierno in una notte magica: Halloween! Qualcosa rimasto in sospeso da troppo tempo, qualcosa che va concluso!!!
Buona lettura!!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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only

A long Kiss tonight


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"Fuori dal corpo e fuori di testa,
un bacio ai demoni dei miei sogni.
La sensazione è buffa, va tutto bene..."
Give Me Novacaine - Green Day


~

31 Ottobre..
Halloween..
La notte in cui, secondo la tradizione celtica, si celebrava la fine della "stagione calda" e l'inizio della "stagione fredda e delle tenebre". Una notte in cui celebrale e rendere grazie al Dio delle Tenebre: Samhain. Un rituale che, con il tempo e l'avvento di altre culture, è divenuto una semplice festa pagana in cui i ragazzini si travestono da figli dell'oscurità per abboffarsi di dolci.
E così, il rendere omaggio agli spiriti dei defunti è diventato un gioco!!

Ma per me, oggi Halloween, assumerà un nuovo significato. Sarà una notte di passaggio, in cui verrà chiusa una parte della mia vita che per troppo tempo è stata sospesa. Già lo so...
E tutto a causa tua, mio caro e vecchio amico.

Finalmente siamo riusciti a essere solo io e te, per una volta. Senza tutte quelle persone che oggi segnano il tuo mondo e quelle che ricondavano il mio.
Siamo solo io e te in questo grande parco misterioso, che con la sola luce della luna ad illuminarlo, sembra ancora più tetro e oscuro.
Siamo solo io e te su questa panchina come non succedeva da tanti anni.

In effetti è strano come io abbia vinto il mio imbarazzo, convincendomi a chiederti di uscire, nonostante siano ben dodici anni che ti conosco.
Perchè ci conosciamo da tanto, ma è anche vero che le nostre strade si sono separate troppo tempo fà.
Io in una altra città a kilometri da quella che condividevamo e tu, in un altro gruppo, tanto diverso dal nostro.
I motivi che ci hanno divisi sono tanti. I motivi per cui non ci siamo mai capiti pochi.

Eri il primo fidanzato della ragazza con cui condividevo tutte le esperienze, le prima a quei tempi.
Eri il ragazzo che veniva prima a parlare con me e dopo decidevi cosa fare.
Eri il ragazzo che credevo non avrei mai potuto lasciare andare.
Eri come mio fratello, il mio migliore amico, la mia metà maschile.

Ma questo era tanto tempo fà!
Tu e lei vi siete lasciati. Il tuo grande primo amore ti ha tradito per vivere nuove avventure trascinata da una tipa senza cervello.
Come darle torto? Aveva appena 16 anni e voleva scoprire che cosa c'era di reale, in quello che tutti chiamano periodo adolescenziale.
Sai che ancora oggi, il tuo grande amore, da a me la colpa della vostra separazione?
Perchè io sono andata via e voi due non avete avuto più il vostro perfetto intermediario.
Una persona che volesse bene ad entrambi e voleva solo vedervi felici.
Quella stupida ero io.
No, tu non lo sai, e non lo devi neppure sapere perchè questo riguarda me e lei, nulla più.

Tu, orfano di un'amore in cui credevi cecamente, ti sei tuffato in uno stile di vita che non condividevo all'epoca, che oggi vedo più chiaramente!
Hai fatto tanti errori e, forse, non ne hai pagato le giuste conseguenze.
Sei passato da una ragazza ad un'altra come fossero giocattoli, per poi impantanarti nella storia sbagliata che stai vivendo ora!
Eppure a me non interessano i tuoi errori, il tuo modo di vedere la vita, le nuove amicizie che hai fatto. Perchè, in quelle saltuarie volte che ti ho visto, ho scoperto un ragazzo che mi piace. Un modo di fare bello e spontaneo, certe volte anche annebbiato da agenti esterni.

E adesso seduta su questa panchina con te vicino, con il tuo odore particolare che mi entra nel cuore ed il tuo calore affianco, tutti i pensieri sul giusto e sullo sbagliato vengono spazzati via da un'alito di vento,
Mi sorridi con quel tuo modo di fare cosi fanciullesco e puro che, per fortuna, non è cambiato. Mi guardi contento lasciando che la tua mano sfiori quei capelli corti spettinati resi lucidi dai raggi della luna che li baciano. Hai ancora una traccia rossa del trancio di pizza che abbiamo mangiato in centro poche ore fà, proprio vicino il labbro che continua a muoversi raccontandomi di una cazzata fatta con i tuoi nuovi amici che ti ha reso entusiasta. Mi piace vederti così allegro e spensierato, da quello che mi dicono i tuoi occhi sembra sia troppo tempo che non ti senti così.
Vorrei che tutti ti potessero conoscere come ti ho conosciuto io, che potessero vedere quando sei magnifico in ogni tuo aspetto, protettivo, insicuro e tremendamente giusto.
Si, perchè per me si giusto.
Eri il mio migliore amico e adesso non lo sai più, e tu lo sai perfettamente!
Hai smesso di esserlo quando ho dovuto cominciare a sapere della tua vita dagli altri, da quando ho conosciuto un'altro ragazzo e ho scoperto come si comporta un vero migliore amico.
Ma non te ne faccio una colpa, non potrei mai perchè, nonostante tutto, io ti vedo sempre innocente e non riesco ad attribuirti colpe.

Semplicemente le nostre strade si sono divise e tu, forse, covavi del risentimento nei miei confronti in quanto sono rimasta amica del tuo primo amore.
Te l'ho letto in faccia in quel nostro fugace incontro di un'annetto fà, quando non troppo casualmente, ci siamo incontrati in centro, tu reso allegro dall'alcool in circolo ed io, con i nostri vecchi amici -l'unico ricordo di questa città- e, dopo avermi abbracciato e riempito di baci le mie fredde guancie ridenti, mi hai chiesto come mai non ero con la mia amichetta. E l'hai pronunciato con tanto disprezzo da farmi stare male. Da far risvegliare l'orgoglio che brucia dentro di me. Perchè io non sono affatto l'estensione di quella ragazza che ti ha lacerato per prima il cuore. Io sono un mondo a parte. Io sono la terra di mezzo. Se condividiamo lo stesso passato, il mio presente ed il mio futuro cono completamente divisi e diversi da quelli di quella ragazza.

Eppure adesso non leggo nei tuoi begli occhi marroni nessuna insinuazione, sai che stai con me e basta. Che una volta finita questa serata non parlerò con lei di quello che è successo, che lo terrò stretto nella mia mente e vicino al cuore gelosamente. Magari la mia espressione indignata di quella volta ti ha fatto capire quello che non ti ho saputo dire a parole.

<< Quanto parti? >> Quando ti lascerai ancora alle spalle questa città e la sua gente?! So che mi sai chiedendo questo con lo sguardo tranquillo e sereno.
<< Domani mattina presto. >> Ancora una volta mi toccherà mettere da parte il capitolo inconcluso della mia vita  riguardante questa città.
<< Oh-oh e come mai non sei uscita con gli altri? >> Mi prendi in giro come uno stupido ragazzino, con un sorrisetto delizioso sulle labbra che porta alla formazione di quelle due fossette. Mi ricordi vagamente Peter Pan e io ne ero innamorata di quel fanciullo che non voleva crescere. Ma nel tuo aspetto nulla ricorda un bambino.
Barbetta incolta scura sulla pelle troppo poco abbronzata, capelli corti nei lati e più folti nella parte centrale come una spessa cresta disordinata alla cui estremità spunta un rastino di pochi centimentri, felpone rosse con sciarpone avvolto intorno al cappuccio per coprire il corpo alto e longilineo. Rispetto a quando ti frequentavo io, sei cosi diverso, sei cresciuto tanto!

<< Fai poco lo spiritoso bello mio!! Lo sai benissimo. >> Cerco di fulminarti con gli occhi miseramente, per lasciarmi andare poi in un sorrisetto dal cuore leggero. Non mi interessa nulla in questo momento.
Che tu abbia una fidanzata è superfluo.
Che io ho dato buca al tuo primo amore per stare con lte è superfluo.
Che noi abbiamo flirtato, neppure troppo velatamente, per tutta la serata è superfluo.
Sinceramente non mi sento una stronza nel comportarmi in questo modo nei confronti della persone che ci sono intorno perchè il capitolo tra me e te è aperto da troppo tempo, è come se avessi delle prerogative sulla tua persona, e poi la tua fidanzata mi stà pure antipatica!
<< Hai fatto bene. >> Sembra quasi che voglia darmi la tua approvazione sul mio invitarlo ad uscire, non ci faccio troppo caso, la mia natura libera deve essere messa a tacere per fronteggiare altre questioni più spinose.

Restiamo un pò a crogiolarci in quel silenzio mistico che ci circonda. Dinanzi a noi le luci della città rendono tutto di un lieve giallo che, sin da piccola, mi hanno ricordato la Londra ottocentesca in cui Jack The Ripper vagava in cerca delle sue vittime, eppure con qualcosa di tanto diverso da quella lugubre ambientazione. Tra le cime degli alberi a pochi metri da noi, oltre la ringhiera dove appoggio i piedi, terminano gli edifici con il loro solito tetto spiovente, tipico di questa regione tanto fredda. Si possono distingue le strade dai palazzi che affiancano, mentre più in là, sull'altra collina, il nero delle strade di periferia con i serpentelli di lampioni ad illuminare il cammino. In lontananza si sente appena il rumore delle auto sull'asfalto, un lieve brusio di persone che parlano passeggiando liberamente a diversi metri dalla nostra schiena, dei bambini che urlano felici magari per le loro conquiste mascherate, il tutto sovrastato dalle raffiche di freddo venticello fine autunnale. Siamo talmente in pace con noi stessi, cosi immersi del bearci di questo spettacolo che neppure il freddo ci scalfisce, eppure io sono colta da un brivido che mi parte dal centro della schiena, tu te ne accorgi e, come se fosse la cosa più naturale del mondo, mi avvicina al tuo corpo, lasciando che le nostre gambe si intreccino, facendomi posare la testa sulla tua ossuta spalla e avvolgendomi in un caldo abbraccio. Non ispirare il suo buon odore mi è impossibile. Sai di fumo mischiato alla menta del suo dopobarba e la tua maglia profuma di pulito. Quello stesso profumo di pulito che ritrovavo puntualemente quando venivo a casa tua, mentre tua madre mi abbracciava lieta della mia visita.

<< Ti ricordi l'ultima volta che siamo stati cosi? >> La tua voce troppo vicina al mio orecchio e un tonfo al cuore.
<< Si, alle panchine del campetto prima che io partissi per Londra! >> Era stata una splendida, quanto strana, serata quella. Ero con il tuo primo amore e il suo noioso fidanzato che voleva andare via da quel luogo, che era il punto focale della mia permanenza in quella città, il luogo dei miei ricordi, quando annoiata ero andata a bere alla fontanella e ti vidi nel campetto tirare calci ad un pallone. Senza pensarci troppo entrai anche io in quella recinzione sorridendoti, non ti vedevo da minimo due anni e avevo dovuto sapere di te da altri, cosa troppo frustrante per i miei gusti.
Siamo stati su quella panchina in questa stessa posizione a parlare per più di tre ore, ignorando il resto, ignorando la notte che si faceva sempre più buia. Mi hai rassicurato sulle modalità di quel viaggio in Inghilterra che avevi fatto anche tu, mi hai raccontato la tua vita, hai voluto sapere della mia e, stupendomi non poco, mi hai chiesto di mia madre. Mi hai consolato e mi sei stato vicino come facevi prima. Hai ignorato la tua fidanzata che ci guardava male da dietro i palazzi, ho ignorato la mia amica che non voleva stessi con te.

<< Si stava cosi bene quella volta, sembrava essere tornati ai tempi d'oro. >> Sorrido compita e te ne rendi conto.
<< Perchè sghignazzi? >> Sembri quasi in imbarazzo.
<< Perchè li chiamo anche io i tempi d'oro! >> Ora ridi anche tu, lo sento tra i capelli che si scompigliano mentre il tuo alito li smuove.
<< Mi piaceva come eravamo, giovani, senza problemi, ingenui... >> Sembri perso nei ricordi, se mi girassi a guardarti sò che avresti il tipico sguardo vacuo di quando la tua mente è altrove. E sicuramente saresti preso da qualche tic magari all'occhio come fai sempre quando sei concentrato.
<< Tu non sei mai stato ingenuo! >> Mi è uscita spontanea la battutta e ti sento ridere ancora.
<< ...però adesso siamo cresciuti e siamo migliori vero?! >> Avverto quasi una nota di disperazione in quella domanda ma non capisco dove vuoi arrivare.

<< Dipende da cosa intendi con migliori! Ora abbiamo problemi che dobbiamo risolvere da soli e ad ogni azione corrisponde una conseguenza che dobbiamo affrontare. >> Siamo semplicemente cresciuti e non c'è un essere migliori o peggiori, solo l'evolversi del nostro carattere e il modo in cui lasciamo che esso fuoriesca.
<< Sei più matura di quando non dimostri. >>
<< Che fai? Cerchi di comprarmi? >> Ironizzare è la cosa che mi riesce meglio in queste situazioni, pensavo che con il tempo questa mia caratteristica sarebbe sparita ma invece si radica sempre di più. E non so se è un bene o meno.
<< Era solo un complimento! >> Non hai riso e sei rimasto serio. Alzo la testa dalla tua comoda spalle, allontanando gli occhi da quel panorama di cui mi stò beando, per voltarmi verso di te. I tuoi occhi sono più scuri del solito e intensi, come poche volte li ho visti, spesso quando sei arrabbiato o una forte emozione ti colpisce. E sono cosi magnetici che non riesco ad abbassare lo sguardo o distoglierlo mentre capisco più da quelle due pozze nere che dalle tue parole.

Io sono andata avanti affrontando tutte le sfide che il destino ha voluto porre davanti i miei piedi, i continui trasferimenti, cambiare vita ogni volta che stavo per abituarmi, amici crudeli e approfittatori, i problemi di salute che mi circondano, le continue lotte di chi mi stà vicino, la profonda solitudine che cerca di insinuarsi dentro me, l'insicurezza ed il dolore. Eppure io ho combattuto e sono andata avanti, sono riuscita ad accettare il cambiare sempre città, sono riuscita a fare l'università che volevo, sono riuscita a crearmi una scarna ma resistente rete di amicizie. Sono cresciuta e continuo a farlo nonostante le sfide siano difficili e sempre maggiori rispetto ai momenti lieti. Nonostante gli errori e gli sbagli sono andata avanti.

E tu hai il timore di non essere riuscito a farlo nel modo giusto, perchè le sfide non le hai mai prese di petto ma cercando di aggirarle, per poi dover fare i conti con le catastrofi che ne conseguono. Hai il timore di non aver affrontato abbastanza. Ma non è così, ogniuno affronta i suoi tormenti come e quando deve.
<< Anche tu sei cresciuto ma in maniera diversa, sei maturato anche tu! >> Mi riesce cosi facile consolarti qui al caldo tra le sue braccia, ammaliata dai tuoi occhi, persa nel tuo profumo che sa di ricordi. Perchè tu sei stato inconsciamente il primo ragazzo con cui mi sono rapportata in tutto  per tutto. Se sono quello che sono oggi, lo devo anche a te. Alla tua comprensione, al tuo essermi vicino.

E non mi sembra tanto strano quando vedo una piccola luce brillare nei tuoi occhi e avvicinarti lentamente, forse troppo, al mio viso. Non mi sembra strano neppure quando le tue labbra si posano sulle mie delicatamente. La loro morbidezza è proprio come l'avevo sempre immaginato.
Non chiudo gli occhi e non lo fai neppure tu.
Voglio ricordare questo momento e i tuoi occhi marroni mi permettono di vederti l'anima e coglierne i pensiri.
Ricordo di aver letto da qualche parte che un bacio ad occhi aperti non è sicero, che non ci si lascia andare alle emozioni ma, mai come in questo momento, posso affermare con chiarezza che è una tremenda cazzata. Non lasciarsi andare è impossibile mentre le tue labbra diventano più intraprendenti con naturalezza. Il tuo sapore è ancora meglio di come lo avevo pensato, sa di ricordi, di freschezza e dolcezza.
Non mi stringi di più a te, siamo già praticamente incollati, ma non mi lascerebbe allontanare se solo io volessi.
Mi rendo conto che baciarti mi piace e che, forse, avrei dovuto farlo prima e chiudere questa storia.
Il nostro è un bacio che sa del passato, di amicizia.
Sappiamo entrambi che non cambierà nulla tra noi.
E forse proprio per questo diventa più profondo e passionale.
Chiudo gli occhi quando sento la tua lingua che si fa strada tra le mie labbra e il sapore si intensifica ancora di più.
Contraccambio il bacio con più passionalità, gioco con la tua lingua ripensando alla prima volta che mi avevi confidato di voler provare a baciare in quel modo, a baciare seriamente, e la mia risposta era stata una faccia un pò schifata dalla cosa.
Questo bacio è giusto.
Questo bacio è quello che ci saremmo dovuto scambiare da tempo.
Questo bacio è la fine di un capitolo.




~~~


Autrice
Questa one-shot è frutto di un piccolo schlero notturno.
Stavo pensando ad Halloween e ne è uscito questo, lo so che non c'è nessun collegamento tra le due cose ma mi è piaciuta!
I personaggi non hanno un nome, ma hanno un passato che ho cercato di condensare in poche righe.
Magari non condividerete le emozioni ma vi assicuro che sono sincere!
Vi ringrazio per aver letto e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate!!
Bye^^
   
 
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