Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: LucreziaPo    16/11/2010    7 recensioni
Tutto prende spunto da uno spoiler sulla 6x10 di Supernatural, ma il resto è frutto della mia immaginazione!
Un Dean geloso, un Castiel pieno di curiosità e...
Spero vi piaccia!
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel, Dean Winchester
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

JEALOUSY AND FIRST KISS

S'appoggiò al cofano dell'Impala, irritato.

Il freddo era pungente e gli s'infilava nelle ossa, ma non se ne curò.

C'erano troppi pensieri per la sua testa per tenerne conto.

Primo fra tutti il bacio.

Anzi, prima di quello Meg.

L'aveva sempre detestata, da bionda, da mora...anche se si fosse fatta pelata come una palla da biliardo o con i capelli color cerume l'avrebbe detestata.

Ma quel bacio era stata la classica goccia che aveva fatto traboccare il vaso.

Che fosse per un patto, un incantesimo, un gioco, non gliene fregava un accidenti.

Aveva baciato Castiel.

Aveva visto quel demone da quattro soldi infilargli la lingua in bocca e baciarlo alla francese ed aveva provato un sussulto mai provato prima nello stomaco.

Una sensazione di stizza profonda.

Gli era sembrato durasse un'eternità.

Ma prima che avesse avuto il tempo di prendere il coltello di Ruby e frapporsi tra loro, s'era staccata da lui ed era scomparsa.

Non aveva notato l'espressione basita di Castiel, era troppo concentrato sulla sua stizza.

Quel bacio l'aveva profondamente innervosito.

Non sapeva il perché, ma avrebbe voluto scaraventare Meg a miglia di distanza da lui, se avesse potuto, se non si fosse volatilizzata prima.

Ora il nervoso non accennava ad abbandonarlo, soprattutto perché era seguito da una domanda: perché si sentiva così?

Insomma, non aveva baciato Sam.

In quel caso essere arrabbiato sarebbe stato più che giustificato.

Suo fratello aveva giocato spesso con i demoni e con conseguenze sempre disastrose (vedi: loro separazione, litigi, apertura della Gabbia di Lucifero e via discorrendo).

Ma Castiel?

Perché arrabbiarsi perché Meg l'aveva baciato?

Perché, dopotutto?

Era come un fratello per lui, gli aveva salvato le chiappe dall'Inferno, aveva rischiato e lottato per la loro causa in comune...

Ma non poteva evitare di essere arrabbiato, per quanto fosse senza motivo.

Ripensava a quel bacio e sentiva il sangue ribollirgli nelle vene, inspiegabilmente.

Non s'accorse nemmeno che qualcuno lo stava raggiungendo da casa di Bobby, finché non avvertì il cigolio dell'Impala.

Di voltò e lo vide.

L'oggetto dei suoi pensieri.

Castiel.

E s'era seduto accanto a lui, sul cofano dell'Impala.

Gli tendeva un panino ed una birra.

“Sam mi ha detto di portarti questi. Non mangi da ieri a quanto pare.”

Fantastico!

Ora aveva anche il suo secondo baby-sitter personale!

Li accettò di malavoglia e solo dopo il secondo morso si rese conto di stare morendo di fame.

Cass lo guardò mangiare, lo sguardo serafico.

Dean sentiva il suo sguardo addosso e ne provava disagio.

Perché lo guardava?

Si voltò verso di lui e gli mancò il fiato quando, inaspettatamente, i loro occhi si incrociarono.

Verde nel blu più assoluto.

Dean deglutì in cerca di saliva, ma si ritrovò la gola secca.

Cosa stava succedendo?

“Sei irritato.”disse Castiel, tranquillo, come se stesse constatando la temperatura di quella sera.

“Mmm...”

“Perché sei irritato? Con me?”

“Perché ti sei appena slinguazzato un demone.”pensò Dean, ma non lo disse e pregò tutti i santi che conosceva che Cass non gli leggesse nel pensiero, se mai ne fosse stato capace.

“Secondo Sam è per via di Meg. Non ti è mai andata a genio. Ma si è trattata solo di una collaborazione. Ora non la rivedrai più.”

“E tu sì?”pensò Dean, ma non disse nulla, limitandosi a bere la sua birra.

Cadde il silenzio.

“Dean, andiamo. Cos'hai? Sto provando quello che voi umani definite curiosità.

Sei irritato con me, vero? Cosa è successo?”

Castiel lo guardava, confuso.

Non riusciva a capacitarsi cosa fosse successo.

Un momento prima collaboravano e tutto il resto ed ora Dean faceva lo scontroso e non gli rivolgeva la parola.

Gli faceva...male.

E non ne sapeva il motivo.

“E' per il bacio? Secondo Bobby, quello ti ha dato fastidio.”

Dean sussultò nel sentirlo.

Bobby?

Che voleva dire? Cosa aveva capito che lui non aveva ancora afferrato?

“Beh, sì. Mi ha dato fastidio che ti baciasse.”

Cass lo guardò, mentre Dean evitava il suo sguardo.

“Perché? Era solo un patto e...”

“Non so perché, ok? Mi ha dato fastidio, smettila di farne una questione di stato!”

Cass lo guardò confuso.

“Che stato? Dean, ma cosa stai dicendo?”

Il cacciatore sbuffò.

Certe volte, molte volte, l'ignoranza di Cass in materie umane era a dir poco snervante.

“Aspetta...Meg ti piace?”

Dean lo guardò come se fosse impazzito.

Cosa?

“No! No, che non mi piace! Ma che domande fai?”

“Ed allora perché ti ha dato fastidio che mi baciasse?”

silenzio.

Poi:

“Ti piaccio io?”

Cadde il silenzio di nuovo, Dean si limitò a guardarlo senza parlare.

Non sapeva che dire, ma neanche Castiel d'altronde.

Gli piaceva Cass?

Certo che no!

Era assurdo pensarci!

Era folle!

Era...

Ed allora perché gli aveva dato fastidio il bacio se non gli piaceva?

“No. Non so perché mi abbia dato fastidio.”disse, in fretta.

“Se ti fa stare meglio, non bacerò nessun'altra ragazza.”promise Cass e Dean rise.

“Ok, mi sta bene!”

Si stava comportando da geloso.

“Sei geloso, vero? Mi hanno parlato di questo sentimento: la gelosia, ma non l'ho mai provato.”

Cass era davvero troppo chiacchierone quella sera.

L'innervosiva parlare dei suoi sentimenti.

“Non dovresti neppure. Sei un angelo, ricordi?”

Castiel lo guardava con un sorriso.

Quasi contemplandolo ed osservando i suoi movimenti.

Come se fosse un esperimento.

Vide Dean sorridere al suo sguardo e voltare il capo.

Per un momento, un rapido ed intenso momento, lo trovò irresistibile.

Trovò adorabile le fossette sulle guance quando sorrideva, il luccichio dei suoi occhi quando rideva, i capelli sempre scompigliati, le mani grandi e forti, infilate nelle tasche della giacca di pelle.

Si rese conto che tremava.

Sentiva freddo.

Lui, da angelo, non provava nulla.

Gli venne naturale portargli un braccio attorno alle sue spalle ed avvicinarlo a sé.

Dean sussultò a quella presa di posizione e lo guardò, ritrovandoselo vicinissimo.

Di nuovo quell'aridità in bocca, accompagnava, stavolta, dal cuore che batteva violentissimo in petto.

Erano vicinissimi e si sentì annegare nei suoi occhi blu.

Cass sentì il suo respiro sul viso, fresco, invitante.

Avvertì l'irrefrenabile voglia di baciarlo.

Non seppe perché, ma gli fu facile annullare la distanza, anche perché incrociò le labbra di Dean a mezz'aria.

Non aveva mai baciato nessuno prima d'ora.

Meg per obbligo.

Dean per...per tutt'altro!

Dean sussultò nel sentire le sue labbra vicinissime alle proprie ed annullò la distanza, d'istinto.

Assaporò le sue labbra, sentendo il cuore battergli così violento in petto, BABUM BABUM BABUM, che per poco non se lo sentì scoppiare.

Le labbra di Castiel erano morbide e tenere.

Represse a stento la voglia di mordicchiargliele, ma Castiel non fu dello stesso avviso.

Sentì i suoi denti mordergli piano il labbro inferiore, per poi passare clinicamente a quello superiore.

Le labbra di Dean erano piene, così invitanti...

Castiel non sapeva cosa lo stesse guidando, ma sperava che non smettesse mai.

Era bellissimo baciare Dean, meglio di qualsiasi altra emozione mai provata prima.

Sentì la mano di Dean posarsi sulla sua nuca e rabbrividì quando le sue dita gli carezzarono i capelli.

Cosa gli stava succedendo?

Dean gli schiuse le labbra, rapito da quell'intensa emozione, così magica, così folle che l'invadeva da capo a piedi, senza dargli il tempo di capire, di ragionare...ma in fondo, chi lo voleva questo tempo?

Schiuse le labbra e sfiorò la lingua di Castiel con la propria.

Fu come se il mondo si fosse fermato.

Era magia, era emozione, era tutto.

Castiel rabbrividì intensamente quando la lingua di Dean sfiorò la sua e gli posò una mano dietro la schiena, stringendolo più forte a sé ed una dietro la nuca, affondandola nei suoi capelli.

Si baciarono a lungo, mordicchiandosi le labbra a vicenda, succhiandole con delicatezza, assaporando le loro bocche, vogliosi, passionali.

Si staccarono dopo parecchi minuti, annaspando in cerca d'aria.

Castiel accolse Dean tra le sue braccia.

Non tremava più dal freddo, ora, ma per la sorpresa, l'emozione.

I loro cuori battevano violentemente, incapaci di darsi un contegno.

Dean si passò una mano tremante sulle labbra.

Era stato un bacio a dir poco divino, oltre che inaspettato.

Cass gli cingeva ancora il corpo in un abbraccio, forse proteggendolo dal freddo, forse temendo che s'accasciasse dopo averlo quasi soffocato baciandolo...ma a Dean non importava.

L'aveva baciato.

S'erano baciati.

Castiel, d'altro canto, non sapeva che pensare.

Aveva trovato tenero che Dean si fosse ingelosito così.

Strano, ma tenero.

E poi s'erano baciati.

Nonostante non l'avesse mai fatto, era stato naturale per lui.

Le labbra di Dean era state così invitanti, così piene e sensuali, che si piegavano nel formare quello stupendo sorriso...

Si meravigliò dei suoi stessi pensieri.

“Allora, io ti piaccio? Osi ancora dirmi di no?”rise, sempre più curioso.

Aveva amato quel bacio, dato così d'istinto, ma voleva ancora sapere cosa provasse Dean.

Dean non disse nulla.

Cas gli piaceva?

Certo, quel bacio era stato divino, fantastico, sarebbe svenuto se l'avesse baciato ancora, ma...piacergli?

Era un suo amico!

L'aveva salvato dall'Inferno, avevano lottato insieme, avevano litigato, s'erano riappacificati, avevano cacciato, viaggiato e riso insieme...

Sarebbe stato difficile abituarsi ad una vita senza quell'imbranato di angelo.

Ma piacergli?

Poi incrociò il suo sguardo.

Lo guardava con una tale dolcezza, che non poté evitare di esserne rapito.

Piacergli?

Perché no?

Guardò Castiel abbozzando un sorriso, ma ne uscì una sorta di ghigno sorridente, mentre s'avvinava ancora una volta per baciarlo.

Stavolta era più che consapevole di ciò che stava succedendo.

Non s'accorse dello sguardo indagatore di Bobby, dalla finestra.

L'uomo ghignò, vedendo il suo ragazzo baciare senza pensarci il suo angelo.

Dopotutto era solo questione di tempo.

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: LucreziaPo