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Autore: _Lilli_    18/11/2010    3 recensioni
Il dolore e l'orrore, visto con gli occhi di un Assassino
Genere: Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altaïr Ibn-La Ahad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, questa è la mia prima ff in questa sezione... Sono felice di aver trovato altre persone che, come me, hanno la passione per questo splendido videogioco; finalmente mi sono decisa a scivere qualcosa anchio, dopo molte titubanze.
Ho scritto questa one-shot di getto, mentre ascoltavo Zombie dei The Cramberries.... questa canzone mi ha molto ispirarata, e spero che verrà apprezzata.
Ringrazio tutti in anticipo per aver speso del tempo nel leggere questo mio racconto. Sono ben accette anche le critiche, che nella vita non bastano mai.




 

Un bambino è lentamente preso
Un altro cuore materno che soffre
sta prendendo il sopravvento


Il suo sguardo acuto gli permette di vedere tutto intorno a se......Non gli risparmia il dolore e la sofferenza alla vista di quei corpi mutilati.
E' la violenza, la causa un tale silenzio.
Il silenzio,  indotto dalla paura e il timore dei "salvatori della Terra Santa", i Templari.....Una scia di sangue e morte viene lasciata al loro passaggio, a testimonianza della loro indole crudele e brutale.
Combattono e uccidono in nome di Dio, senza fermarsi, senza chiedersi se sia giusto o sbagliato quello che stanno facendo....
Evidentemente le richezze conquistate in battaglia valgono più della vita di un semplice mercante, della sua famiglia..dei suoi bambini....
Intorno a me vedo solo desolazione, case saccheggiate, i pochi sopravvissuti che raccolgono i resti della loro povera vita, straziati dalla perdita dei loro cari.
Legge terrore e paura nei loro volti sporchi di sangue, deturpati e contorti dal dolore.
Ragazze violentate e poi uccise, profanate nella cosa più cara che hanno al mondo, consce del fatto che ormai non avranno più, una vita normale. Padri costretti a scavare con le loro mani, la misera buca che ospiterà i corpi delle persone a loro care, che non ce l'hanno fatta.
Un’altra testa ciondola lentamente.....

- Mi credevo incapace di provare certi sentimenti, convinto di averli repressi nel profondo del mio animo, con la speranza di non aver mai a che vedere con loro. Perchè un Assassino che si rispetti deve essere immune ai sentimenti, deve andare dritto al suo obbiettivo, non può sbagliare....O morirà....-
Pensava Altair, mentre attraversava quella distesa di corpi esanimi, in groppa al suo fedele cavallo, bianco come la sua tunica, che lo distingueva...

La morte...già. Quante volte l'aveva vista, negli occhi delle sue vittime, che esalavano l'ultimo respiro. Ma la morte non perdona, come lui.... Spera, un giorno, di incontrarla, per mettere fine alla sua insulsa vita, fatta di sotterfugi, fughe, battaglie all'ultimo sangue...

- Quante volte ho sognato di passeggiare per le strade della città tranquillamente, godermi il sole che scalda il mio volto, ascoltare il vocìo del mercato o le onde del mare infrangersi contro gli scogli.....
No, quella non sarebbe mai stata la mia vita.
La mia esistenza la vivo nell'ombra, per non essere visto, per centrare meglio l'obbiettivo senza farmi scoprire.....Sono una lama tra la folla....-

Ormai la Confraternita fà parte di lui, è la sua famiglia.Non l'abbandonerà mai, perchè sa che fuori dalle mura di Masyaf non avrà un futuro, in fondo lui non è nessuno, solo un pezzo di carne da macello, da mandare in guerra contro i Templari, che vogliono impossessarsi della Terra Santa per i loro loschi scopi.
Spesso Altair si chiede se c'è davvero un Dio lassù, che si diverte alle loro spalle, gode nel vedere gli esseri umani trucidarsi a vicenda, vedere il dolore di una madre che ha dovuto dire addio al suo figlio, colpevole di essere innocente, di essersi trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato...

- Al Mualim ci ha insegnato a reprimere le nostre emozioni, perchè un Assassino deve agire in modo logico e distaccato, per questo ci hanno diviso dai nostri cari in tenera età, per non soffrire in seguito della separazione. Però mi è impossibile rimanere freddo e distaccato di fronte alle lacrime di una donna straziata dal dolore, degli anziani, degli Innocenti che chiedono solo di poter vivere in pace.
No, la guerra porta solo desolazione e morte....Non importa dove, nè quando, e nè se siano amici o nemici, alla morte importa solo di impossessarsi di un'altra anima, di portare scompiglio.-

L'Assassino si accorge di essere arrivato alle porte di Acri, dove avrà luogo il suo prossimo incontro con la Signora Morte, per adempire ad un altro capriccio del suo Maestro; la puzza dei cadaveri è insopportabile, e alcuni edifici portano i segni evidenti della tremenda battaglia....

Zombie.....si, gli abitanti sono degli zombie, incuranti di quello che hanno intorno a loro, vivono la loro vita come se fossero delle bambole di pezza che ormai non provano più nulla....
Incomincia ad arrampicarsi sulla torre più alta di Acri; osserva con aria seria e professionale lo spettacolo che si offre alla sua vista; ma è turbato quando finalmente spicca il volo, come un'aquila reale, sembra solcare il cielo. Il suo animo è triste, perchè si sente impotente, incapace di dare un'aiuto concreto a quella povera gente, troppo impegnato al fronte, per sconfiggere i Templari...In alcuni momenti prova odio verso di loro, accusandoli per aver rovinato la sua vita con la loro presenza indesiderata.
Ma poi si rende conto che essere un Assassino è una scelta, la strada che ha intrapreso, e che non può abbandonare, perchè sà che i nemici sono sempre in agguato, pronti a colpire ad una minima distrazione.

Sospira.....E' tempo di adempire ai suoi compiti, dimenticando tutto ciò che ha visto e vissuto sulla sua pelle....
Dà un'ultima occhiata e poi, con un'alzata di spalle, si dirige verso la sua vittima, con la speranza di aver alleviato, almeno per un pò, il peso che gli attanaglia il cuore.
   
 
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