Spazio Autrice: Ringrazio le tre ragazze che hanno recensito, e spero che continueranno a seguire questa storia. Non so ogni quanto posterò un capitolo, ma lo studio mi impegna quasi tutto il tempo!!
Spero che il nuovo capitolo piaccia come il pimo. Buona lettura :)
- Capitolo 2 –
Sfrego le mani tra di loro cercando di farle riscaldare almeno un po’, presa dalla rabbia sono uscita senza guanti e cappello, e solamente con il misero giubbotto di pelle che non riscalda per niente, insomma sembro un piccolo ghiacciolo con il trucco sciolto e gli occhi rossi e gonfi!!
Beh più che ghiacciolo, mostro!! Mi fisso in una vetrina di un negozio di intimo, i capelli ramati non stanno un attimo fermi spostati dal violento vento, il viso di una carnagione chiara, molto chiara, con il naso e gli occhi di un castano spento di un rosso acceso, il primo per il freddo, e il secondo per le troppe lacrime versate!
Le commesse del negozio mi guardano stranite, le faccio un piccolo sorriso più finto di una barbie e riprendo a camminare per le strade con la testa bassa!
Due anni di amore, buttati nel cesso in un’ora, ma la colpa non è mica mia, lui nonostante i vari rimproveri ha continuato a farmi le corna, magari fosse sempre la stessa, ma no, cambiava ogni santo giorno, per un santo mese di fila!!
E come poco prima le lacrime scorrono copiose sul viso, abbasso un po’ di più il viso così che i capelli coprano le guancie sporche di nero e lacrime, una di esse mi si poggia sulle labbra, velocemente gli passo la lingua di sopra per farla scomparire!!
Entro nel primo bar che mi viene a tiro, e il calore del locale mi riscalda fino al midollo, è un piccolo bar con poche persone, le pareti sono di un verde slavato e alla cassa c’è una nonnina che sembra più morta che viva!!
Mi accomodo in un tavolino dietro a un separé, tolgo il giubbotto di pelle e lo poggio sopra il tavolo,poggio i gomiti sopra di esso e nascondo il viso li in mezzo, mentre mi abbandono a lacrime e singhiozzi amari!
Un ticchettio sulla testa mi fa alzare di colpo, e due occhi verdi mi guardano curiosi dall’alto, asciugo velocemente le lacrime e faccio un piccolo sorriso al ragazzo, che non è altro che Georg!
<< Ehi Geo, ma che ci fai qua?? Non dovresti essere alle prove??>>
Georg si siede nella sedia di fronte e toglie il giubbotto dal tavolo, si avvicina leggermente e toglie le lacrime che non vogliono smettere di scendere!
<< Le domande le faccio io!!! Cosa ci fai tutta sola qui..e soprattutto in lacrime?>>
<< Facciamo che io rispondo a una tua domanda…e tu rispondi alle mie!!!>>
Georg annuisce poggiando i gomiti sopra il tavolo e non togliendo gli occhi dai miei, non so il motivo, ma il contatto con i suoi occhi mi da una strana sensazione, non neanche come spiegarlo, di sicurezza forse?
<< Comincia tu allora! Che fai qua da sola? E soprattutto senza guardie del corpo?>>
<< Ho litigato per l’ennesima volta con Tom! Solo che adesso è finita per sempre…e sono scappata fuori!>>
Tolgo lo sguardo dal suo per strofinare gli occhi sperando che le lacrime non ricomincino a scendere, sobbalzo non appena una mano calda prende la mia gelida, Georg intreccia le dita a quelle mie,e scorre il pollice sul palmo della mano in segno di conforto!
<< Mi dispiace tanto!!! Purtroppo Tom delle volte ragiona con quello che ha in mezzo alle gambe, e non con il cervello!!!>>
Un piccolo sorriso mi si dipinge in viso dopo un intero pomeriggio passato a piangere e urlare, al mio sorriso il viso di Georg si illumina
<< Ti ho fatto sorridere, come sono bravo!!! Mi devono un premio per Mister Simpatia!!!>>
<< Grazie!! Sul serio, si prevedeva un pomeriggio fatto di lacrime e depressione!!!>>
<< Ma di nulla, a cosa serve lo zio Georg se no!!!>>
Mi alzo dalla sedia e sbilanciandomi un po’ afferro Georg dalle spalle e lo stringo a me in una sorta di abbraccio, lui dal canto suo passa solamente un braccio per la vita, un colpo di tosse ci fa fare un piccolo salto dalla sedia
<< Scusate non volevo spaventarvi, ma se non consumate non potete occupare i tavolini>>
Sbuffo sonoramente e prendo il mio giubbino dalla sedia, quando Georg mi prende da un braccio e mi fa sedere di nuovo sulla sedia
<< Due cioccolate calde!!! Magari con un po’ di panna sopra perché abbiamo problemi di cuore!!!>>
La ragazza appunta tutto e dopo aver lanciato un sorriso malizioso a Georg scompare dietro il separé, e come se per lui fosse normale, incomincia a giocare con una mia ciocca di capelli
<< Anche tu problemi di cuore??>>
Chiedo per spezzare il brutto silenzio che si era creato tra di noi, molla subito la ciocca di capelli e comincia a guardare dalla finestra con sguardo malinconico, ops toccato tasto dolente cacchio!
<< Diciamo che, la ragazza che mi piace, fa finta che non esisto!! A mala pena ci salutiamo!!>>
Che cosa orribile, questo tipo di ragazze non le tollero non posso trattare così un ragazzo, non posso ridurlo come pezze, certo all’inizio io e Georg, non andavamo molto d’accordo, anzi neanche ci salutavamo, ma con il tempo, tutto si è sistemato!
<< Ma che Puttana!!! Senza offesa…però non possono trattarti in questo modo!>>
<< Già non dirlo a me!!! Comunque bevi la cioccolata che ti porto a fare shopping!!!>>
E pronunciata la parolina magica gli occhi mi si illuminano, bevo velocemente l’ultimo sorso di cioccolata, metto il giubbino di pelle, e trascino Georg fuori dal bar!
<< Ehi uragano frena!! Sei sporca di cioccolato!>>
<< Dove??>>
Mi prende per il mento alzando il viso verso di lui, mentre passa l’indice sul labbro inferiore togliendo la cioccolata, arrossisco di botto non appena lecca la cioccolata dal dito!
<< Grazie!!!>>
<< Ma di nulla! Vieni andiamo….ti regalo qualcosa di carino!!!>>
Mi passa un braccio intorno alle spalle, e usciamo dal bar pieno di calore, e ci immergiamo nel traffico!