Kei cadde sulle ginocchia e una lacrima gli solcò il
viso,seguita da altre. Yuri se ne accorse e corse ad abbracciarlo
Yuri:Kei,hai…ascoltato tutto?
Kei fece un cenno affermativo col capo e Yuri se lo strinse
di più a se.
Poco dopo il medico li congedò e i due russi si diressero
verso l’auto. Kei continuava silenziosamente a piangere e Yuri gli circondava le spalle con un braccio.
A poco a poco Kei si calmò e smise lentamente di piangere.
Arrivato al castello Kei si rintanò in camera,dicendo di volere stare un po’ da
solo.
Si distese sul letto nella speranza di prendere sonno ma
pareva che il suo organismo fosse contrario. All’improvviso sentì la porta
aprirsi. Qualcuno lo prese per le spalle e lo voltò: Boris
Kei:Boris…cosa ci fai qui?Non dovresti essere a letto?
Boris:…Yu’ me l’ha detto…
Kei:Non riesce nemmeno a mantenere un segreto?
Boris:Non ti preoccupare,ne ha parla…
Si dovette interrompere a causa di alcuni colpi di tosse,dai
quali uscì del sangue
Kei:Cos…sangue?Questo è sangue?
Boris:Si,ma non ti preoccupare
Kei:Come mai?Non stai bene?
Boris:No…per nulla
Kei:Che cos’hai?
Boris:La tua stessa malattia,solo più grave. Mi avevano dato
due mesi di vita e ora me ne rimane solo uno
Kei:Mi spiace
Boris:Volevo dirti che ti amo,che sei la cosa più importante
con mio fratello…
Kei:Tu hai un fratello?Chi è?
Boris:Yuri. Stessa madre. Ma non sono venuto qui per questo.
Volevo dirti di non avere paura della tua malattia,va bene?Non fare il mio
errore…
Una lacrima gli rigò il viso aperto in un sorriso triste e
contemporaneamente sollevato
Kei:Non piangere…
Boris:Io non voglio morire,Kei,non voglio…
Kei:Tu non morirai,te lo prometto
Boris:Se dovessi morire,voglio portare con me una delle tue
cose più belle
Kei aprì la bocca per chiedere cosa,ma fu interrotto dal
bacio dell’amico.
Quando si staccarono si guardarono intensamente l’uno negli
occhi dell’altro
Kei:Ti prometto che ti aiuterò a guarire
Boris:Oramai io non ho più speranze,ma tu si,se ti farai
curare da medici specializzati
Kei:Se tu vieni con me
Boris:Non posso. Altrimenti Yuri lo scoprirebbe
Kei:Non lo sa?E come mai?
Boris:Non ho voluto faglielo sapere…
Kei:Hai paura di diglielo?
Boris:Si,molta. Lui non mi ha mai portato
rispetto,soprattutto quando ero malato
Kei:Ti aiuterò io a diglielo. Per ora vieni qui
Kei gli fece spazio nel letto e l’altro gli si sdraiò
accanto. Non passarono che pochi minuti che la porta si aprì di scatto,facendo
comparire Yuri
Yuri:Scusa,Kei,hai…Boris!
Kei/Boris:Yuri!
Yuri:COSA STAI FACENDO?
Boris:Nulla!Ho solo…
Yuri gli si avvicinò furiosamente,lo prese per un braccio e
lo buttò giù dal letto. Rialzatolo,lo voltò verso la porta e,messogli un
braccio dietro la schiena,lo trascinò in corridoio e lo ributtò a terra. Kei li
raggiunse sconcertato
Yuri:Allora,cosa stavate facendo?!?
Boris:Nulla di male!Te lo giuro!
Yuri:Dite la verità!Kei?
Kei:Non abbiamo fatto niente!
Yuri:Cosa ti ha detto questo stronzo?
Kei:Lascialo andare!
Yuri mise un piede sulla testa del fratello,facendogli
sbattere la fronte a terra.
Yuri:Forza!Chiedi scusa per quella che volevi fare!
Kei:Yuri,smettila!
Yuri:Perché dovrei?
Kei:Perchè sta male!Ha solo un mese di vita!