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Autore: Liy    21/11/2010    2 recensioni
Davanti a quella bara, Battler rimase muto.
Aveva così tanto da dire, così tanto da confessare e rimpiangere che rimase senza parole.
L'aveva persa due volte.
[Spoiler Ep5-7][BatoBea]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Battler Ushiromiya, Beatrice Ushiromiya
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo: Reverse Mirror
Personaggi: Battler, Beatrice.
Pairing: BattlerxBeatrice.
Rating: Verde.
Genere: Angst, introspettivo, missing moment.
Avvertimenti: One-shot, spoiler.

Note: ... Non chiedete che cosa sia o cosa significhi questa fanfic. Pioveva e ho scritto qualcosa: tutto qua! xD Non so che altro dire. Leggete pure...?
Ah, le ultime frasi in corsivo alla fine sono prese direttamente dalla novel.

Disclaimer: Umineko non mi appartiene, nyeh~

Reverse Mirror

 

Si sentiva morire.

Ogni respiro le procurava una fitta al petto e la vita la abbandonava lentamente (inesorabilmente), lasciando posto solo ad una stanchezza mai provata prima che la spingeva a chiudere gli occhi. “Dormi”, la supplicava il suo corpo mentre la vista s'annebbiava – un po' a causa di quell'improvviso bisogno di riposare, un po' per le lacrime che ancora le solcavano il viso. Una stanchezza sempre maggiore; aveva solo voglia di chiudere gli occhi, abbassare le palpebre, e lasciarsi andare... dimenticare tutto e addormentarsi – per sempre.

Rise appena, sconfitta.

Era stata stupida. Se lo meritava.

Se ne sarebbe andata, serena solo all'apparenza e turbata profondamente nella anima, con un dubbio atroce che la divorava: doveva esserci ancora qualcosa che potesse fare, doveva esserci un modo per fuggire da quel fato inesorabile e ottenere ciò che aveva sempre desiderato.

Il suo desiderio, quella promessa che sognava vedersi avverare... non poteva abbandonarlo così. “Combatti”, le diceva quella parte di sé ancora attaccata alla vita, quella parte che s'aggrappava alla flebile realtà annaspando e lottando con tutte le proprie forze. Quella parte di sé che, tuttavia, veniva schiacciata sotto l'enorme influenza di quella forza – o debolezza – che le sussurrava all'orecchio che ormai era troppo tardi e che protrarre oltre quella farsa era solo uno spreco di tempo e che le aveva rubato già tanta vita, fatto a pezzi tante speranze per poi gettarle in aria, lasciandole in balia di quel vento che era il loro gioco.

Si sarebbe lasciata tutto alle spalle: niente più sofferenza per lei, per tutti. Avrebbe dormito, si sarebbe abbandonata ad un sogno vuoto, privo di qualsiasi forma di felicità o di sofferenza. Sarebbe annegata in un mondo che nemmeno conosceva, ma che era sicura l'avrebbe liberata da tutte le insoddisfazioni e i suoi rimpianti.

La strega sarebbe stata rimessa a dormire per tutta l'eternità.

E, infondo, sarebbe stato meglio così - per tutti, per Battler in particolare -, pensò, abbracciando il corpo del giovane che era stato trafitto dalla sua stessa bontà di cuore – si era sacrificato per lasciarla fuggire, per dare una scappatoia alle streghe. Sciocco.

Sorrise ancora Beatrice.

Aveva gli occhi chiusi e le lacrime che le scendevano lungo il volto, rigandole le gote rosse e bagnando le labbra piegate in quella che pareva sempre più una smorfia di dolore e di rammarico.

Gli sussurrò poche parole all'orecchio, poi si accasciò su di lui e le forze la abbandonarono all'improvviso.

 

 

Quando Battler aprirà gli occhi, cercherà di abbracciarla e scoppierà in lacrime quando il corpo della donna si sbriciolerà davanti ai suoi occhi increduli e stanchi. Lotterà per difendere il loro gioco e per protrarlo.

La riporterà in vita e manterrà la sua promessa, ora conscio delle parole che aveva speso con lei.

 

 

Davanti a quella bara, Battler rimase muto.

Aveva così tanto da dire, così tanto da confessare e rimpiangere che rimase senza parole. Incapace di parlare mentre osservava Beatrice circondata da migliaia di rose dorate, bella come sempre, anche dopo che la morte se l'era portata con sé, il giovane rimase in silenzio.

Fissò solo gli occhi sul volto rilassato della donna che aveva amato e che ancora amava, contemplando.

Avrebbe voluto dirle quanto la amava in quel momento, stringerla a sé e sorridere con lei.

“...”

Ma nessuna parola, nessuna frase, lasciò le sue labbra serrate.

Parlare in quel momento era inutile. Beato non l'avrebbe sentito comunque, la sua voce non l'avrebbe raggiunta. Ecco perché continuò a pensare e formulare frasi che non avrebbe mai proferito, sperando che almeno il suo pensiero potesse sfiorarla e in qualche modo trattenerla al suo fianco.

L'aveva persa due volte... no, Beato in quel momento stava solo dormendo. Stava riposando stringendo il libro con la storia che Battler aveva scritto appositamente per lei. La sua unica storia per lei. La storia che non avrebbe mai letto nessun altro, la storia che nessuno avrebbe mai potuto negare o macchiare. La loro storia.

Sorrise Battler, schiudendo appena le labbra per parlare e chiudendole immediatamente, decidendo che no, non avrebbe detto nulla nemmeno “addio”. Le avrebbe dato solo la “buonanotte”, augurandole un buon sonno.

Fissò per un'ultima volta il volto della sua donna e quel sorriso che gli increspava le labbra sparì e tornò in un lampo, annullato per qualche istante da un dubbio.

Iniziò a sentire un prurito sempre maggiore agli angoli degli occhi e allora distolse lo sguardo da quell'immagine tanto bella quanto triste.

Scese dall'altare e si avviò insieme a Virgilia verso l'uscita, senza volgersi a guardare indietro.

Sarebbe tornato da lei di sicuro. Beatrice stava solo dormendo infondo ed era sicuro che quando si fosse svegliata, se non l'avesse trovato al suo fianco, si sarebbe arrabbiata con lui ed avrebbe protestato facendo quel suo tipico broncio che la faceva tanto sembrare una bambina viziata.

Rise a quel pensiero e, dopo aver ringraziato e salutato Virgilia, sparì.

Sarebbe tornato da lei, e l'avrebbe portata via di lì, lontano da quell'isola e da quel gioco.

 

...... Cosa accadrà a me...?”

Il gioco probabilmente sparirà... Ma ora, ho capito completamente la magia. Quindi, sarò in grado di portarti fuori da questo gioco... credo che quello fosse il tuo desiderio.”

Il mio... desiderio...?”

...... Il resto è un segreto. Attenderò il miracolo... che tu ricordi tutto ciò da sola.”

   
 
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