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Autore: SummerRestlessness    22/11/2010    8 recensioni
Un'intervista a quel "vampirucolo" di Robert Pattinson...
Niente di impegnativo :P Succederà qualcosa di strano tra Robert e la sua intervistatrice?!? Questo "qualcosa" ci metterà più o meno di 30 capitoli per succedere? ;)
Ho messo OOC perchè non so come sia Robert in realtà (ma vah?!?) e quindi qualcuno potrebbe rimanere deluso da come l'ho immaginato io...
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo. Intervista

- Allora Mr.Pattinson… come va?

Era a dir poco strano pronunciare quelle parole e trovarmi in una situazione così simile a quella che avevo vissuto un anno prima. Un anno esatto, pensai.
Ero di nuovo seduta su una sedia scomoda davanti ad un attorucolo famoso in tutto il mondo. Io, che la sedia la trovavo scomoda forse non tanto per la sedia in sé, ma più per quei due occhi blu che non avevano smesso di togliermi il fiato. Non quando mi guardava così, mezzo divertito, mezzo provocante.
Eppure, non avrei mai pensato che in un solo anno sarebbero potute cambiare così tante cose.
- Bene – sorrise lui fin troppo compito e poi mi chiese a sua volta: - E a lei, come va?
Il suo sguardo si spostò per un attimo sulla videocamera alla sinistra del mio viso, puntata su di lui; poi, si posò con leggiadria straziante nel mio.
“Strano. A me va strano”. Sorrisi. – Bene, grazie.
Non era assolutamente vero, il mio stomaco stava facendo mille capriole.
Un po’ per lo sconcerto di vedere lui, Rob, che mi era stato così vicino, trattarmi con una fredda cortesia che non gli era naturale e che non era mai stata consona a noi due. Un po’ perché non avrei mai pensato che una cosa così stupida come fingere di essere due estranei mi avrebbe sconvolta così. E un po’ ancora, infine, perché mi rendevo conto che quella distanza che ora stavamo solo mettendo in atto non era poi così irreale.
Sospirai, temendo che capisse cosa pensavo, lui che con un solo sguardo riusciva a penetrare nella mia anima, lui che era sempre così attento ad ogni gesto delle persone che amava. Lui che non si sentiva mai all’altezza delle persone che amava, proprio come me.
Mi schiarii la voce: - Signor Pattinson. Lei è così giovane e ha già tutto: bellezza, soldi, fama… c’è qualcosa che non ha e che vorrebbe, in questo esatto momento?
Mentre formulavo la domanda, Robert aveva iniziato a guardarsi intorno con noncuranza: quando smisi di parlare però si voltò di scatto verso di me, gli occhi in fiamme ed il viso teso. In un primo momento pensai che fosse arrabbiato, anzi, inferocito. Poi però guardai meglio e quello che vidi nei suoi occhi che si erano leggermente scuriti non era decisamente rabbia.
- Te – rispose secco, con la voce ruvida. Come se questa non venisse dalla gola, ma da un luogo molto più profondo. Come se in quegli occhi non ci fosse ira, ma solo… desiderio.
Robert, fino a poco prima seduto sul bordo del letto matrimoniale con le mani incrociate sopra le gambe accavallate, si alzò ed in un lampo mi fu davanti. Di fronte a me, con il respiro sul mio.
- Te.
Ripeté quelle due lettere mormorandole piano come per assaporarle, prima di fiondarsi sulla mia bocca come per un’urgenza estrema. Poi, in realtà, si sciolse quasi immediatamente in un bacio che di urgente non aveva nulla: era lento e disarmante, era caldo e morbido, annebbiante e totalizzante.
Per poco non lasciai cadere la videocamera che tenevo ancora in mano: era stata un’idea sua quella di festeggiare una sorta di anniversario di noi due con una riproposizione di quello che era successo il giorno del nostro primo incontro: la fatidica intervista grazie alla quale ci eravamo conosciuti. Non avevo molto capito la ragione di quella messinscena, probabilmente per lui era come un rito catartico: mettere da parte tutto quello che c’era stato, tutto ciò che ci aveva divisi fin dall’inizio per ricominciare da capo, senza pesi sulle spalle.
Robert si staccò per un attimo da me di pochi centimetri, con il respiro corto: poi, si limitò a fissarmi intensamente, mordendosi il labbro inferiore, come se si fosse pentito di aver creato quella minima distanza tra di noi. Respirò forte, come per riprendere il controllo e mi offrì galantemente una mano per aiutarmi ad alzarmi dalla sedia. Feci appena in tempo a capire cosa volesse dirmi con quel gesto muto e ad appoggiare la videocamera ancora pericolante nella mia mano sul tavolino lì di fianco, che mi sentii sollevare da terra. In un attimo, Robert mi gettò sul letto, letteralmente.
E fu allora che capii tutto.
Era da un anno che ci conoscevamo ed avevo ancora i brividi quando mi guardava.
Era da un anno che ci conoscevamo e ancora non ne avevo avuto abbastanza di lui, mai.
Era da un anno che ci conoscevamo, certo; ma era da pochi giorni che stavamo insieme.
E non eravamo ancora stati insieme veramente, ma quella sera fu la prima volta.

N.D.Summer

Bene, rieccomi. Questo è uno dei due capitoli dell'epilogo che vi avevo promesso ed avviene pochi giorni dopo il capitolo precedente (quello del bacio Vero)... Spero si capisca tutto (il fatto che era uno scherzo, che loro stanno effettivamente insieme etc)! Quindi, sì, c'è ancora un altro capitolo sicuro e poi... non lo so! Per ora vi dico solo che la prossima volta sapremo (ehm, saprete! In questa storia mi sento anch'io lettrice, perchè si scrive da sola!) il vero nome di Jade! :D 

A presto, baci!

   
 
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