Una
vacanza in Francia, patria del bel Saint dell’Acquario nonché paese degli
innamorati per antonomasia, porterà Milo
e
Camus ad interrogarsi su profonde questioni esistenziali, ovvero…
Ma i Pinguini
Sono
Natalizi
?
Parigi 1°
Dicembre ore 20:00
:-Allora? Dove mi
porti adesso?-:
Chiese Milo saltellando
come un bimbo.
Camus sorrise.
Adorava vedere Milo in quello stato di ingenua meraviglia.
Quell’anno gli era
andata particolarmente bene: aveva il suo
ragazzo nella sua città, praticamente
tutto quello che gli serviva per rendere perfetto il suo Natale!
:-Guarda, in quella
via c’è un mercatino, ti va di andarci?-:
:-Certo!-:
Oltre al fatto di
essere entrambi fieri Saint della dea Atena, Milo e Camus condividevano una sconfinata
quanto infantile fascinazione per i mercatini natalizi.
:-Ma che carino
questo!-:
:-Hai visto quella
renna di peluche?-:
:-Hei, Camus,
guarda… un pinguino!-:
Camus si accigliò
improvvisamente.
:-Un… cosa,
scusa?-:
:-Ma sì, è un
pinguino! Ed è soffice da morire*!-:
Milo era
rapidamente regredito all’età mentale di quattro anni.
Aveva afferrato un pinguino
di peluche con sciarpa e cappello rossi, e lo faceva rimbalzare sotto il naso
di Camus con l’aria più felice del mondo.
:-Ma i pinguini non
sono mica natalizi! Cosa c’entra un pinguino con il Natale?-:
Ribatté Camus
scettico mentre cercava di evitare le beccate del peluche, che più che mosso da
Milo sembrava animato da una propria e malefica volontà.
:-Bè… c’entra
perché… è morbidoso, ecco!-:
:-Anche le foche
sono morbidose, però non sono natalizie!-:
Inizio di una
romantica schermaglia…
:-Questo è un
pinguino, non una foca, e ti assicuro che è la cosa natalizia più natalizia
che ho mai visto!
E poi, guarda, i
pinguini abitano al Polo Nord, quindi sono per forza natalizi perché sono
vicini di casa di Santa Claus!-:
Davanti ad una
difesa tanto testarda Camus roteò gli occhi infastidito.
:-Punto primo:
Santa Claus non abita al Polo Nord, ma abita a Rovanjemi, in Lapponia, ed in
ogni caso, caro il mio difensore dei pinguini, i tuoi amati pennuti
non abitano al Polo
Nord ma al Polo Sud.
La cosa più simile
ad un pinguino nell’emisfero Nord del pianeta era l’Alca Impenne**, e gli ultimi due esemplari si sono estinti nel
1852-:
Milo non aveva più
niente da ribattere e rimise il peluche tra i suoi simili.
<<<-- (Albero
di Natale)
Più tardi in camera
la questione pinguini sembrava ormai archiviata, anzi sostituita da occupazioni
più importanti.
:-Non dovresti fare
queste cose, lo sai, Camus?-:
:-Queste cose…
cosa?-:
Chiese Camus
fintamente ingenuo, la mano destra a bloccare i polsi di Milo sopra la testa ed
i fianchi premuti contro quelli di lui per spingerlo di più contro il muro.
:-Queste cose come
usare il tuo cosmo per… posso dire pomiciare?-:
Camus sorrise.
Attorno ai polsi di
Milo si stava formando uno spesso strato di ghiaccio.
:-Tecnicamente
invece posso, mon amour . Vedi, il
cosmo non può essere usato solo se ci sono di mezzo fini personali…-:
:-E vorresti dire
che non ti piace avermi così?-:
:-No… è a te che
piace-:
:-Touchè -:
Si arrese Milo, e
Camus continuò indisturbato il suo lavoro sulla camicia dell’amante.
:-Ah, a proposito,
Milo… ma i pinguini sono natalizi?-:
Che cosa?!
Da dove era uscita
quella domanda idiota nel bel mezzo della loro intimità?!
:-Camus… ma sei
scemo?-:
:-Tu rispondi e
basta. Credi che i pinguini siano natalizi?-:
Milo si dimenò
infastidito.
:-Sì, certo!-:
:-In questo caso…
io vado a farmi un drink. Ci vediamo più tardi, amore-:
E Camus se ne andò
lasciandolo incatenato al muro.
<<<--
Tornò dieci minuti
dopo con un cocktail dolce di whiskey e latte.
:-Allora… ti sono
mancato?-:
Gli chiese
malizioso.
:-No, sono rimasto
ad ammirare l’intonaco per tutto questo tempo! Adesso ti spiace sciogliermi?-:
Camus non lo
ascoltò.
:-Oh, scusa… adesso
suppongo di dovermi fare perdonare, no?-:
Tornò da lui
facendo le fusa e presto Milo dimenticò di essere offeso.
Gli sfilò la
cintura con una lentezza insopportabile, poi i pantaloni.
:-Mhhh… senti una
cosa… ma i pinguini sono natalizi?-:
:-Ancora?! Se pensi
di potermi ricattare ti sbagli! Sì, ora e sempre i pinguini sono e saranno la
cosa più natalizia che conosco!-:
Camus fece
spallucce.
:-In tal caso… io
vado a farmi una doccia-:
E lo lasciò di
nuovo.
<<<--
Si lavò con calma
fingendo di non sentire gli improperi che Milo gli indirizzava, poi tornò in
camera avvolto nell’accappatoio.
:-Oh, ciao! Ti sei annoiato
sena di me?-:
Gli chiese
malizioso.
Milo ringhiò
qualcosa di incomprensibile con gli occhi fissi sulla scollatura del suo
accappatoio.
Camus sorrise
ancora più malizioso: Milo in quelle condizioni era uno spettacolo fantastico,
e lui era l’unico a poterlo ammirare.
Gli si avvicinò di
nuovo ed appoggiò la schiena al suo petto.
:-Sei proprio un
bastardo stasera, lo sai, amore?-:
Gli sibilò Milo in
un orecchio, ma subito dopo la sua bocca scese avida sul collo e la spalla nuda
di Camus.
:-La cosa ti
dispiace?-:
:-Non proprio…
basta che la smetti di parlare di pinguini!-:
Camus sorrise e con
un movimento fluido si protese indietro ad abbracciarlo come Psiche abbraccia
Amore.
:-Allora, signor
Saint dell’Acquario… non vorresti liberarmi adesso?-:
:-No, non ancora-:
Torturare Milo in
quel modo era qualcosa di molto più eccitante.
Con una mano
slacciò l’accappatoio, che rimase sospeso schiacciato tra i loro corpi.
:-E dai… per
favore, liberami…-:
Povero Milo,
intrappolato in un dilemma filosofico!
Staccarsi da Camus
e permettere all’accappatoio di cadere o mantenere il contatto attraverso
quella sottile barriera?
:-Sì… tra poco ti
sciolgo… ma prima vorrei sapere se secondo te i pinguini sono natalizi-:
:-Ancoraaaaaaa??!!!!
Sì, dannazione! I pinguini sono natalizi!-:
Camus si scostò di
nuovo e l’accappatoio cadde ai piedi di Milo.
:-In questo caso
credo che andrò ad asciugarmi i capelli-:
E sparì di nuovo in
bagno.
<<<--
Ne uscì dieci
minuti dopo caldo e fragrante come una baguette
appena sfornata.
Più invitante che
mai.
Milo se lo mangiava
con gli occhi ed allo stesso tempo sembrava volerlo strangolare.
:-Sei ancora
convinto che i pinguini siano natalizi?-:
Gli chiese Camus
avvicinandosi tentatore.
:-E va bene, basta!
Hai vinto tu: i pinguini NON sono
natalizi!-:
Sbottò Milo.
Bandiera bianca.
Scacco matto. Resa incondizionata. Parcere
subiectis… ***
Camus lo sciolse
all’istante.
Si sarebbe
aspettato che Milo gli saltasse subito addosso, invece non fu così.
:-Tu lo sai che me
la pagherai per lo scherzetto di stasera…-:
Gli ringhiò mentre
si strappava di dosso la camicia.
Le labbra di Camus
si incurvarono rosse ed invitanti come mai.
:-Non vedo l’ora…-:
E Milo scattò
all’attacco.
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*Citazione
da “Cattivissimo me”
**Esiste
davvero! Anzi esisteva… potete controllare su Wikipedia!
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Eneide libro VI “Perdonare chi si sottomette”
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Cantuccio
dell’autore…
Konnichiwa
mina-san!
Questa
fan fiction è ispirata ad un dilemma che io stessa mi sono posta pochi giorni
fa, quando ho visto un pinguino in abito natalizio, poi, si sa, da cosa nasce
cosa…
Comunque
io sono dello stesso parere di Milo (prima della resa) : I PINGUINI SONO NATALIZI!!!
Ringrazio
in anticipo lettori e recensori
Makochan