LENTAMENTE UCCIDE

“Ci stiamo aggrappando al dolore perché è tutto ciò che ci è rimasto, ma non deve andare per forza così. Possiamo scegliere”.

Dolore. Era ciò che Blair provava in quel momento.

Un dolore così forte da dilaniarle il cuore e strapparle la carne in piccoli brandelli.

Dolore perché tutto ciò che amava non era più suo.

Aveva provato dolore nell’esatto istante in cui la mano di Chuck era venuta a contatto con la sua.

Calda e rassicurante. L’aveva stretta in una morsa gentile.

Ed i ricordi avevano improvvisamente preso il sopravvento.

Ricordi di lui, ricordi di lei quando c’era lui, ricordi di loro.

Perché riusciva ancora a vedersi Blair, al suo fianco.

Mentre gli teneva la mano sorridendo a qualche fotografo all’ingresso di qualche evento importante, o quando lo sorprendeva a guardarla, quando lo vedeva vagare con lo sguardo lungo la stanza affollata alla ricerca di lei e sorrideva, segretamente orgogliosa.

E ancora rivedeva loro due insieme, nel silenzio della loro stanza all’Empire.

Dolore, profondo e straziante.

Voleva solo riuscire a non provare più quel dolore, quel senso di inadeguatezza ogni qual volta si trovasse da qualche parte senza di lui.

Perché Blair aveva sempre saputo qual’era il suo posto, accanto a Chuck.

Lo sapeva da sempre, da quando l’aveva visto, piccolo ed indifeso presentarsi alla porta di casa sua chiedendo ospitalità per qualche ora mentre Bart litigava furiosamente con una delle sue tante ragazze.

Da quel momento, mentre sedevano entrambi in divano e Blair lo costringeva a vedere per l’ennesima volta “Vacanze Romane”, nel profondo del suo cuore era nata la consapevolezza che sarebbe sempre stato quello il suo posto, accanto a Chuck.

Per quello provava dolore in quel momento, mentre lui era dall’altra parte della porta, dall’altra parte del confine, non con lei ma contro di lei.

E con la mano saldamente ancorata alla maniglia desiderò poter aprire nuovamente quella porta, poter correre da lui e fermarlo, dirgli che lei lo amava ancora, come sempre, dirgli che non voleva che andasse via, pregarlo di restare accanto a lei.

Ma non poteva farlo.

Qualcosa glielo impose.

Il suo orgoglio, costantemente le ricordava quel tradimento, che lei ancora sentiva bruciare sulla pelle.

E di nuovo il suo dannato orgoglio vinceva mentre lei perdeva tutto.

E rimase lì, ferma in quella stanza a desiderare una fine diversa, mentre il dolore lentamente la uccideva.

Spazio autrice: Lo so, dovrei decisamente smetterla di scrivere stronzate del genere e magari concentrarmi sul libro di biologia malamente buttato sul mio letto, ma dopo aver visto la 4x06 non ho potuto farne a meno. La frase iniziale, come sicuramente già sapete, è di Chuck.  Ringrazio chi ha commentato la mia fanfiction precedente su GG. 

                                                                                    Alla prossima _EpicLoVe_