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Autore: F l a n    22/11/2010    5 recensioni
In una giornata di pioggia, James T.Kirk riflette sul suo fallimento più grande; non esser riuscito a salvare la vita delle persone a lui più care.
L'unico ad esser rimasto al suo fianco è il suo miglior amico di sempre, il dottor McCoy.
(Kirk/Bones accennata)
[Partecipante alla Bingo Challange col prompt: 'Sbagliato']
[Dedicata a Maya per il suo compleanno, scusa il ritardo!]
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James T. Kirk, Leonard H. Bones McCoy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: I personaggi non mi appartengono, le situazioni descritte sono del tutto inventate e non guadagno nemmeno mezza lira da ciò che ho scritto.
Prompt: 'Sbagliato' per la Bingo Challange
Premesse importanti per la lettura della fanfic: come avrete sicuramente notato, questa fic è una What If, 'E se?'. Bene, l'idea è nata da un ipotetico fallimento di Jim sul pianeta Genesis, se non fosse riuscito a salvare Spock, subendo in più la perdita di suo figlio, avrebbe sicuramente perduto una parte di sé.
Il Jim di questa fic, per quanto breve, vuol'essere un Kirk distrutto, che sente il peso di vite che poteva salvare senza riuscirci.
Non saprei dare una collocazione temporale precisa da dopo quell'avvenimento, ma io all'incirca parlerei già di anni... contate che ciò avviene dopo il III film, io ho immaginato ciò che ho scritto come se fossimo a cavallo del V e VI, anche se naturalmente tutto ciò è vano, considerando che niente di quei film avverrà mai.
Spero che non vi risulti troppo 'strano'... aspetto qualche vostro parere :)


A Maya, per il suo compleanno!




Aspetti che le gocce di pioggia scivolino via dal tuo corpo; le senti cadere leggere sul tuo volto. Si confondono con le tue lacrime, e si asciugano lungo il tuo viso. Provi un nodo alla gola e tremila sensazioni; delusione, amore, sconfitta, rabbia.

Pensavi di poterti rialzare sempre da qualunque sconfitta, ma non da quello sbaglio. Avevi peccato d'impulsività e avevi sbagliato le tue mosse, pensavi di potercela fare da solo, ma non era andata come speravi.

"Jim, che ci fai qui tutto solo e sconsolato? Pensavo che ti fossi ripreso dall' esperienza su Genesis," senti la voce di Bones alle tue spalle, ti afferra con quelle mani dolci, mani che curano, mani in cui senti sicurezza e in cui riponi la tua vita ogni giorno.
"Speravo che la pioggia lavasse via i miei pensieri, sai, a volte ascoltarla mi rilassa..."
"Ma che sciocchezza, l'unica cosa che può succederti adesso è prenderti un bel raffreddore e direi che non è il caso, Jim."
"Che sarà mai, un raffreddore," rispondi, perso, non hai più niente che t'importi davvero, forse neanche la tua vita stessa.
"Non dire sciocchezze, alla nostra età tutto può aggravarci, non siamo più i baldi giovincelli di un tempo."
"Vorrei poterlo essere. Probabilmente un tempo avrei potuto salvare mio figlio e Spock. Bones, nella mia vita ho sempre pensato di recuperare tutto, ma loro... loro non posso più recuperarli. Ho sbagliato Leonard, ed adesso ne sto pagando il prezzo."
"Jim, non hai niente di cui rimproverarti, ci hai provato, non è andata come speravamo, ma non puoi crucciarti per tutta la vita. Non è così che avrebbe reagito il Jim Kirk che conosco."
"Non so se esiste più quel Jim, Bones."
Leonard ti poggia una mano sul petto, all'altezza del cuore.
"Io sono sicuro che esiste ancora, qui dentro. Jim, la vita è fatta di battaglie, di perdite, di vittorie, di gloria e dolore, tu lo sai meglio di me. Sono sicuro che sia tuo figlio che Spock non avrebbero voluto vederti in queste condizioni."
"Tu dici?" sorridi, mesto. Apprezzi il tentativo del tuo vecchio amico di sollevarti, ma dentro il cuore senti mattoni di cemento che pesano fin sopra lo stomaco.
"Sicuramente."
Abbassi il capo e senti il rumore della pioggia cessare pian  piano, non ti sei neanche accorto che Bones ti sta parando con un ombrello. Osservi le goccioline che colano dai tuoi capelli infrangersi a terra.
"Lasciami solo, Bones."
Leonard si sposta lievemente, ti afferra una mano e ti da il suo ombrello.
"Devi solo ricordarti, Jim, che finché io sarò vivo, tu non sarai mai solo."
Alzi il capo ed incontri il suo sguardo, ti bacia lievemente sulle labbra per poi allontanarsi subito dopo, con una camminata zoppicante ma forte.
Nel tuo cuore senti sorgere la voglia di vivere ancora; se non per te, se non per tuo figlio, almeno per lui.
Almeno per Bones.
   
 
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