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Autore: Akrois    22/11/2010    5 recensioni
- Che cos’era quello fratellone Spagna?- domandò la vocina cinguettante di Veneziano.
Spagna sorrise e Austria arrossì – Quello, Veneziano- disse sfiorandogli una guancia con il dorso della mano – si chiama “amore”. [Tentativo di Spaustria, dedicato in un modo veramente contorto a Frances]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Austria/Roderich Edelstein, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si chiama “amore”.

 

 

Nella sua perenne dignità, nella sua cortesia sempiterna, nel suo ordine di plastica, Austria era in grado di toccarlo senza farlo mai davvero.

 

Pensi che debba- deglutì, osservando quel placido viso di porcellana –spegnere la luce?

- Sarebbe il caso, sì.

 

Il sole della Spagna non l’abbronzava mai, i suoi cibi non lo facevano ingrassare, il suo vento non smuoveva i capelli. Austria era come una statua, perfetta, immobile e terrificante nella sua immutabile bellezza.

 

- Pensi che debba- strusciò un ginocchio sul lenzuolo bianco – chiudere le tende?

- Sarebbe il caso, sì.

 

Austria non imparava lo spagnolo, se non lo stretto necessario per farsi capire da lui senza ricorrere a gesti che l’austriaco considerava lesivi per la propria dignità.

 

- Pensi che- un dito scivolò sulle sue labbra e gli occhi violacei di Austria brillarono nell’oscurità.

 

Austria stava seduto al pianoforte e suonava quelle canzoni spagnole col viso rosso. E Antonio si avvicinava quatto come un gatto e si sedeva accanto a lui e cantava a bassa voce, lo sguardo perso nella luce di una finestra.

 

- Questa è- Austria deglutì a sua volta, sforzando il palato nella pronuncia di quelle sillabe ispaniche così diverse dalla sua lingua – nostra prima notte, sì?

Antonio annuì, il dito ancora sulle labbra.

 

Spagna sorrideva e lo baciava sulla guancia e rideva quando quella statua di marmo arrossiva e si portava una mano al viso e lo fulminava con lo sguardo.

- Sai, con quell’espressione sembri quasi umano. - diceva ridendo.

 

- Quindi noi- si fermò, togliendo il dito dal volto di Spagna – dovremmo

- Fare l’amore, sì. – completò lui, ormai contagiato dal morbo del “sì”.

 

Austria camminava al suo fianco, Veneziano stretto fra le braccia. La manina di Romano tirava il vestito del fratellino, come a volersi assicurare la vicinanza di questi. Spagna sorrise, prendendo la mano libera del piccolo Sud Italia e allungandosi per baciare Austria sulla guancia.

- Che cos’era quello fratellone Spagna?- domandò la vocina cinguettante di Veneziano.

Spagna sorrise e Austria arrossì – Quello, Veneziano- disse sfiorandogli una guancia con il dorso della mano – si chiama “amore”.

 

- Non è sesso?- domandò l’austriaco, che a quanto pare non aveva compreso nel suo vocabolario quel significato di “amore.

- Dopo potrai dirmi se questo è amore- sussurrò chinandosi su di lui nell’oscurità – o sesso.

 

 

 

 

Gli mise la fede in mano. La premette con il palmo candido contro il suo, stringendo il metallo caldo tra le loro mani.

- Allora, questa sarebbe un “addio”?- domandò Austria senza lasciare la sua mano.

- Sì.- Spagna guardò la mano tremante dell’altro e tirò su con il naso, sorridendo – Credo che non esista definizione migliore di “addio”.

Strinse la fede nella mano. Lo guardò e sorrise prima di voltarsi.

- Amore.- sussurrò l’austriaco. Spagna si voltò e fu sicuro di vedere una lacrima luccicare all’angolo del suo occhio destro – Quella sera si chiamava “amore”.

 

 

 

A.Corner___

 

Dedicata in un modo contorto a Frances, donna che non conosco e che per quanto ne so può essere un opossum marziano verde a pois rosa (se lo sei: ti adotto subito ♥), ma senza le cui fiction non avrei scritto questa.

Ergo, questa donna scrive così magistralmente che mi ha fatto venire voglia ci cimentarmi anche io in una Spaustria (SpagnAustria?Spustria?Spastria?). Questa è caccosa, ma farò di meglio. Intanto ci studio su.

E voglio scrivere quella dannata raccolta Spagna/Olanda ç.ç

Suggeritemi un titolo per una raccolta Spagna/Olanda!

(ah, devo rispondere ai commenti della storia precedente. Lo farò, lo farò. Nel caso non lo faccia: picchiatemi. In ogni caso, se Nihal the revenge passasse di qua sappia che è autorizzata a chiedermi qualunque cosa. Anche un rene. Quelli li svendo =ç=/)

 

Ah, se non capite la storia non fa nulla. Davvero, credetemi, neanche io la capisco più di tanto. Più che una storia è un pezzo d’arredo per il sito. Sedeteci sopra ed aspettate che sforni qualcosa di meglio.

   
 
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