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Autore: Dani85    22/11/2010    6 recensioni
Non è la cosa giusta rivedersi, non lo è affatto.
Perché riportare a galla vecchie storie, ora che va tutto bene!?, che senso ha!?

Che sapore avrà rivedersi per Anna e Luca? Post Ddp10
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anna Gori, Luca Benvenuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È davanti casa di Luca, l'unico posto in cui si era detta e ridetta che mai sarebbe andata.
Eppure adesso è lì, davanti a quel cancello e stringe le mani attorno ai manici del passeggino della sua piccola in una morsa quasi dolorosa.
Non è la cosa giusta rivedersi, non lo è affatto. Perché riportare a galla vecchie storie, ora che va tutto bene!?, che senso ha!? Nessuno, ecco che senso ha! "Va bene così" è la frase che si ripete un paio di volte, per trovare la forza di girarsi e andarsene da lì. Ci prova ma non ci riesce, è come se qualcosa la tenesse bloccata lì ad aspettare...
Ad aspettare cosa!?
"Ad aspettare lui!" si risponde subito quando riconosce la sua risata in un'eco sommessa dal cortile del palazzo. Spinge leggermente il passeggino in avanti ed eccolo, lo vede. Ha un jeans e una maglietta a maniche lunghe e sta giocando a pallone. Le sembra così strano, eppure è proprio così: Luca sta giocando a pallone con un bambino che avrà sì e no una decina d'anni e che si diverte a correre intorno ad una giovane donna. È un'immagine serena ma a lei sembra incredibilmente sbagliata, come se i protagonisti di quella scena dovessero essere stati altri.
Si rende pericolosamente conto che, inconsciamente, ha sempre escluso anche solo il pensiero che anche Luca potesse essere andato avanti, in un senso o nell'altro! E Anna si detesta per quel pensiero, sa che è ingiusto, per lei e anche per Luca. È andata come andata e ormai non si può più tornare indietro.
Sospira e fa per andarsene ma un pallone rotola davanti a lei fermandosi contro le ruote del passeggino. Un ragazzino corre veloce a recuperarlo, lo afferra e si ferma a guardarla. "Scusi!" sussurra affannato con le guance colorate di rosso, "Oh figurati, non è successo niente... però non dovresti correre così in strada: potrebbe essere pericoloso!" sorride anche lei con un rimprovero da mamma, "È quello che gli dico sempre anche io!". Anna alza gli occhi ed incrocia immediamente quelli di Luca: è comparso alle spalle del bambino e nello sguardo sembra avere mille emozioni contrastanti. "Torna in giardino, Marco... Io arrivo subito!" si rivolge al bambino che si dilegua subito oltre il cancello e poi, rimane lì, davanti a lei.
Anna non ha bisogno di chiedergli chi sia, le è bastato sentire quel nome per capire tutto. Non sente Luca da più di un anno ma sa tutto della storia di Remo e Viola e sa che quel bambino è figlio loro. Le ha raccontato tutto Vittoria, l'unica con cui ha mantenuto un minimo di rapporto, le ha detto quanto sia stato difficile per Luca quell'indagine e le ha raccontato di come stia vicino a Viola e al piccolo Marco, dopo la morte di Remo.
"Ma non c'è niente tra loro, sono solo amici!".
Sì, Vittoria aveva aggiunto anche quella frase, come se ad Anna potesse far male anche solo immaginare il contrario... ma tanto non c'era motivo: lei è felice, ha un uomo che l'ama e una figlia. Per quanto importante, Luca è il passato. Se lo ripete, di nuovo, mentre sente i suoi occhi addosso e cerca di capire cosa sia rimasto di quel passato.
Forse niente o forse tutto.
"Ti trovo bene" è lui che rompe il silenzio mentre Anna si sforza di tornare lì anche con la mente, "Grazie, anche tu non stai male...". E di nuovo silenzio... Sono uno di fronte all'altro eppure sembrano lontani come non mai, sembrano non sapere neanche cosa dire. "Beh, cosa mi racconti!? È tanto che non ci sentiamo!" ma non appena la frase lascia le sue labbra, Anna se ne pente, sa che se non si sono più sentiti è perché lei ha voluto così e la risposta di Luca è una conferma, una dolorosa conferma "Sei tu che ad un certo punto non mi hai più nemmeno risposto al telefono...".
Lo dice piano ma la spiazza.
Ha ragione eppure non sembra arrabbiato, no, sembra triste! E a lei tornano in mente le tante sue telefonate a cui è riuscita a rispondere solo tramite una lettera. Pensa a quelle telefonate che avrebbe dovuto fargli quando ha saputo che avevano tentato di ucciderlo e che non ha fatto. E pensa, con un tuffo al cuore, a quel messaggio in segreteria, imbarazzato e impacciato, con cui lui le ha fatto gli auguri per la nascita della bambina ormai 5 mesi prima.
Non ha risposto nemmeno a quello.
E si sente in colpa perché mai come ora si accorge di averlo escluso completamente dalla sua vita, come se tutto quello che c'era stato tra loro non meritasse nulla, neanche un "come stai?" ogni tanto. Anna sospira e abbassa lo sguardo e non si accorge che Luca si è abbassato sul passeggino se non quando nota la sua piccola muoversi. Lei che non sorride mai a chi non conosce, a lui, chissà perché, regala un sorriso semplicemente meraviglioso. Un sorriso che lui ricambia lasciando che le sue piccole manine si stringano intorno alla mano con cui l'ha sfiorata in una delicata carezza. Ed ecco quello che poteva essere e non è stato, quello a cui forse ha rinunciato lei per tutti e due scegliendo una vita completamente diversa.
E qualcosa dentro Anna si spezza quando capisce che nulla è realmente cambiato in quel che prova per Luca.
E qualcosa dentro Anna si spezza quando si ritrova a pensare che sua figlia, invece che due chiari occhi azzurri, avrebbe potuto avere un paio di dolcissimi e malinconici occhi color nocciola.

Non pensavo, che bastasse così poco, per ricordare chi cercavo di dimenticare da tanto tempo

  
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