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Autore: lampra    23/11/2010    7 recensioni
<< Ti si è sbottonata la camicia >>  disse maliziosa quando ormai era di fronte a me.
Afferrò con le sue piccole mani il bottone e lo rimise nell’asola con lo sguardo languido rivolto al mio.
Restammo per un momento interminabile a fissarci negli occhi cercando di resistere al forte desiderio di baciarci. Si avvicinò al mio orecchio e sussurrò:  << a proposito.. ti amo! >>
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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prima volta che posto qui su EFP!! one shot sulle riprese di breaking dawn in Brasile!! spero vi piaccia!   fatemi sapere che ne pensate  =D

Mi sembrava  fosse  passato  un solo giorno dall’inizio delle riprese del primo film della saga.
Il tempo scorreva  così in fretta grazie alla spensieratezza che neanche mi accorsi del passare degli anni. Perché di questo stavo parlando. Anni. Anni passati insieme a Kris. Anni in cui avrei potuto vivere nel massimo godimento insieme a lei ma questo ci era stato impedito dal fenomeno Twilight già dopo qualche giorno di set del primo film, crescendo sempre di più fino a diventare un interesse mondiale. Una prigione. O almeno lo era per me visto che mi era impossibile camminare per la strada senza essere attento a ciò che mi circondava, neanche fossi stato un criminale evaso di galera.
Anzi, in effetti era come se lo fossi.
D’altronde in comune avevamo la galera in cui vivevamo. Solo che lui era evaso, mentre io ancora no.
Questi pensieri erano del tutto scorretti da parte mia. Non si sputa nel piatto in cui si mangia. E io stavo infangando la saga di Twilight. Di solito i miei  pensieri erano di riconoscenza perché non avrei mai conosciuto Kristen se non avessi fatto quel fatidico provino ma mi capitava di fare pensieri maligni quando ero di pessimo umore.
Camminavo sull’asfalto con l’intento di raggiungere lei che stava parlando con Bill. Eravamo in brasile, la terra del sole, della samba.. e delle belle donne! Ero in Brasile e invece di godermi il luogo magnifico, lavoravo. Gran bella fregatura!
La raggiunsi e capii che stavano parlando della scena da girare.
Eravamo circondati da decine e decine di comparse che ballavano  animatamente la samba e con sottofondo una musica adatta a quella danza.
<< Dovete partire da là e camminate fino ad arrivare…  >> ,  Bill girò il capo e lo porse alla sua sinistra, indicando il luogo con la mano.
<< Là! Ovviamente il copione lo sapete quindi.. si parte dai! >>
Bill era sempre stato nervoso all’idea di dover girare Breaking Dawn. Diceva di sentirsi con il fiato sul collo e aveva sempre timore di fare qualsiasi cosa nonostante fosse lui il regista.
Arrivammo al luogo stabilito e la presi per mano nello stesso momento in cui  mi chiamò per nome.
<< Rob? >>
<< Dimmi Kris >>
<<  Dopo ti devo dire una cosa. >>  disse ridacchiando. Sapeva bene che odiavo quella frase perché la mia forte curiosità non mi faceva vivere serenamente i minuti che mi separavano da ciò che mi doveva essere detto.
<< Sei sempre la solita! >>  le dissi scherzando.
Le sorrisi un attimo prima di iniziare le riprese.
Presi Kris per mano e cominciammo a  camminare tra la moltitudine di ballerini di samba improvvisati accompagnati  da qualcuno un po’ più esperto.
In realtà non riuscivo a concentrarmi molto con tutto quel ballare e quella musica vigorosa.
<<  Ehi! >>  mi disse colpendomi  leggera la spalla per riportarmi dai miei pensieri al mondo reale, alle riprese del film.
Le strinsi più forte la mano e iniziai a recitare veramente calandomi nei panni di Edward Cullen in un secondo. Dopo anni ad interpretarlo, ormai quel personaggio era diventato parte di me.
La guardai negli occhi e mi accorsi che in quel momento anche lei era Bella Swan.
Mentre avanzavamo per la strada,  guardavamo con visi colmi di serenità i ballerini di samba. Si avvicinò furtiva e mi lasciò un bacio all’angolo della bocca.
Stava per riprendere a camminare ma io, più scaltro e rapido di lei, l’afferrai  per i fianchi girandola verso di me e iniziai a baciarla con una mano sulla sua nuca e una sul suo fianco per trattenerla  e nel frattempo  lei mi cinse il collo in una presa stretta.
Furbo , ma soprattutto non previsto dal copione, lasciai scivolare la mano dal suo fianco fino ad arrivare al lato del suo  fondoschiena e lei in risposta, ci avrei scommesso che me l’avrebbe fatta pagare, mi morse un labbro.
A malincuore ci dividemmo e riprendemmo la nostra passeggiata anche se a me sembrava quasi più una sfilata.
In mezzo a  due ragazzi che ballavano uno di fronte all’altro scuotendo i bacini vidi passare frettolosamente  una ragazza dalla carnagione olivastra, molto probabilmente del luogo, che in un attimo si gettò addosso a me abbracciandomi e la sentii pronunciare un:  << grazie >> .
Colpito da quel ringraziamento che nessuno mi aveva mai posto per il solo fatto di avermi toccato - di solito ero abituato ad urli incomprensibili - , nonostante il brusco abbraccio e la contemporanea interruzione delle riprese, decisi di regalarle un gesto che per me era niente ma che per lei credetti sarebbe stato  un bel dono. Ancora abbracciato a Kris, come esigeva il copione, allontanai un braccio e cercai di circondare la ragazza nel tentativo di un goffo abbraccio e col sorriso le dissi:  << Grazie a te >> .
Un bodyguard afferrò la giovane donna in una morsa soffocante e la trascinò di peso lontana da noi e dal set cinematografico e intanto notai i suoi occhi continuare a guardarmi e ad essere illuminati mentre veniva disdegnosamente allontanata.
Sorrisi e mi accorsi che Bill ci stava facendo e gesto di continuare la ripresa. Evidentemente avrebbero tagliato la parte con la presenza della fan.
Al termine della scena girata eravamo di fronte al regista per sapere se dovevamo provare nuovamente qualche dialogo o l’intera scena ma lui disse che era perfetta e che aveva molto apprezzato la mia improvvisazione della mano sul fondoschiena. Disse che quel gesto avrebbe preparato le fan alla luna di miele. Sinceramente non capii molto la sua motivazione. Valli a  capire i registi!
Bill si allontanò andando dietro la cinepresa per controllare la situazione generale.  Mi avvicinai a Kristen  che intanto si era già tolta i tacchi. La sua per i tacchi era una vera e propria intolleranza.
Notando la mia presenza iniziò anche lei ad avvicinarsi a me con ai piedi un paio di sneakers.
<< Ti si è sbottonata la camicia >>  disse maliziosa quando ormai era di fronte a me.
Afferrò con le sue piccole mani il bottone e lo rimise nell’asola con lo sguardo languido rivolto al mio.
Restammo per un momento interminabile a fissarci negli occhi cercando di resistere al forte desiderio di baciarci. Si avvicinò al mio orecchio e sussurrò:  << A proposito.. ti amo. >>
Ma fui io il primo a cedere e fregandomene di Bill, della troupe, del film da girare, di Edward e Bella, dei fan, dei paparazzi, dei giornali scandalistici, imperterrito continuavo a baciarla fregandomene per la prima volta di tutto e di tutti.
Si staccò un momento da me e spaventata ma ancora con il fiatone dovuto al nostro incontro ravvicinato mi disse:  << Ci vedono! Ci sono appostati i paparazzi!  >>
<< lasciali guardare. Penseranno stiamo girando una scena. >>
E così anche lei incurante di tutto ciò che ci circondava prese l’iniziativa prendendomi per il colletto della camicia e incollando le sue labbra alle mie.
Non eravamo più  Edward e Bella.
Solo Robert e Kristen.

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